Recensione: OWC Thunderbolt 2 Dock, un solo cavo per 12 porte

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Anche se esistono portatili come il MacBook, dove l’unica possibilità di connessione cablata è affidata alla singola USB-C, chiunque lavori con il computer sa che le porte non sono mai abbastanza. Si inizia con un disco, poi un secondo, magari un lettore di memorie, un HUB per le pendrive da tenere sul davanti, un microfono, un DAC… insomma, non si finisce più. La maggior parte dei Mac, sia portatili che da scrivania, possiedono un discreto set di connessioni, solo che nei desktop si trovano sul retro e nei MacBook si perde praticità se si devono attaccare e staccare continuamente diversi cavi. Il bello delle porte multi-standard, come la suddetta USB-C 3.1 oppure la Thunderbolt, è che con un singolo cavo possono “contenere” diversi formati, i quali comprendono anche audio, video e rete.

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Dopo svariate ricerche in merito quelli Thunderbolt, ho concluso che il migliore in termini di struttura, quantità, qualità e distribuzione delle porte fosse il Dock di OWC. Questo è specifico per la Thunderbolt 2, grazie alla quale riesce a fornire ben 12 porte con un unico cavo. Ciò può essere utile come espansione per un iMac, un Mac mini o un Mac Pro, ma dove può veramente fare la differenza è per il portatili. Immaginate di avere un MacBook Pro 13 o 15″ sempre con voi e di lasciare a casa un bel monitor grande, dischi di archiviazione, cavo di rete e varie periferiche, tutte collegate al Dock di OWC e pronte per entrare in funzione attaccando un singolo cavo Thunderbolt al vostro computer.

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Un altro potenziale vantaggio di questi prodotti, almeno per quanto riguarda la prima generazione, è che consentivano di emulare le porte USB 3.0 nei Mac che non le possedevano. Oggi non è più una cosa utile perché tutti Mac dotati di Thunderbolt 2 hanno già le USB 3.0. Inoltre va considerato che seppure si possa fisicamente collegare ad una porta Thunderbolt 1, questa ha la metà della banda a disposizione e non funzionerà a dovere. Giusto per verifica l’ho provato su un iMac del 2011, che aveva solo USB 2.0, ma usando quelle 3.0 di questo Dock i dispositivi venivano continuamente scollegati.

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Nei suoi 23 x 9 x 2,7 cm, l’OWC Thunderbolt 2 Dock comprende 5 porte USB 3.0, uscita ed ingresso audio, Firewire 800, Gigabit Ethernet, HDMI con supporto ai 4K e una Thunderbolt 2 in cascata. La maggior parte di queste connessioni sono disposte nella parte posteriore, in modo da non avere fili sulla scrivania, mentre 2 delle 5 porte USB 3.0 sono sulla destra, così da avere un accesso rapido per collegare al volo una pendrive o un disco esterno portatile.

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Inoltre la connessione Thunderbolt porta con sé anche la DisplayPort, per cui è possibile collegare fino a 2 display aggiuntivi. La struttura esterna è tutta di robusto metallo, mentre le aree superiore ed inferiore hanno una gradevole copertura di plastica nera lucida. Il dispositivo ha un trasformatore esterno, non molto ingombrante, a cui si collega un tradizionale cavo di alimentazione.

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Usando questo Dock con il Mac Pro mi sono trovato molto bene, ma in verità non ne ho apprezzato pienamente le funzionalità. Il mio computer ha già una buona dote di connessioni e l’unica che effettivamente mi mancherebbe è quella Firewire, che però ottengo con un più semplice adattatore creato da Apple collegato su una delle 6 porte Thunderbolt che ho a disposizione. Alla fine avrei solo 5 USB 3.0 in più, che sono certamente comode, ma sol per quello è infinitamente più economico un HUB USB. Il vero vantaggio di un Dock di questo tipo l’ho potuto apprezzare con il MacBook Pro 13″, in quanto lo si può trasformare in una postazione completa da scrivania in un attimo.

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Facendo giusto uno dei possibili esempi, possiamo collegare 2 dischi USB 3.0, 1 HUB USB 3.0 in cascata per periferiche meno rilevanti, le cuffie, un microfono, un mixer o un disco Firewire, la rete gigabit, un monitor 4K. Con questa configurazione rimangono libere 2 USB 3.0 laterali, da usare per pendrive o ricarica, ed una Thunderbolt 2 da usare in cascata per qualsiasi altro dispositivo compatibile, con un set RAID. Le possibilità sono davvero infinite con 12 corte a disposizione.

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Conclusione

Come i tanti prodotti di OWC che ho avuto modo di provare nel tempo, anche questo Thunderbolt 2 Dock è semplicemente strepitoso. La qualità costruttiva, l’affidabilità e la comodità di questo Dock è incredibile, anche perché non necessità di nessun driver per funzionare. Ho trovato anche molto indovinata la disposizione delle porte, perché ne ho visti diversi in cui ve ne sono molte sul fronte e sui lati, mentre qui la maggior parte sono nascoste sul retro, come è giusto che sia. Le poche che si trovano a destra vi sono per un motivo, giusto per quei dispositivi che non staranno sempre connessi. A tal proposito l’unico piccolo neo, per quanto anch’esso non imputabile al prodotto ma alla tecnologia in uso, è che le porte USB supportano la ricarica fino ad un massimo di 1.5A, per cui non è possibile caricare un iPad grande ma solo effettuare lo scambio dati. Il prezzo sul sito del produttore è di $219, che non includono né tasse né spedizione, ma si trova anche su Amazon.it per 299€.

PRO
+ Ottima costruzione
+ Ben 12 connessioni a disposizione
+ Intelligente disposizione delle porte
+ Molto veloce grazie alla Thunderbolt 2.0
+ Non richiede installazione di driver
+ Supporta il daisy chain (ha una ulteriore Thunderbolt 2 in cascata)

CONTRO
- Le USB 3.0 ricaricano solo a 1.5A
- Non include il cavo Thunderbolt

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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