Samsung Otto: il prototipo che copia Amazon Echo e lo antropomorfizza

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Pur se non ancora disponibile in gran parte del mondo, Amazon Echo ha già dimostrato le sue potenzialità. Negli USA è un prodotto molto richiesto e pare anche particolarmente efficiente. L’azienda di Jezz Bezos ha fatto centro con questo dispositivo ed è stata la prima ad emancipare l’assistente virtuale dallo smartphone e dal computer, concedendogli una propria totale autonomia. Samsung, che mi azzardo qui a definire azienda con tanta tecnologia e poche idee, ha ben pensato di clonarlo, presentando nella conferenza per gli sviluppatori il prototipo Otto (via Engadget).

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Come da tradizione per la casa coreana, non si sono limitati a copiare ma hanno cercato di migliorare. Migliorare, però, nel loro vocabolario significa “aggiungere cose”, in questo caso una videocamera, un display ed un motorino. Il tutto è però finalizzato ad un’idea, ovvero quella di umanizzare il dispositivo. Samsung Otto ha un design vagamente antropomorfico, con quella che sembra una testa e due occhi disegnati sullo schermo. Alla base vi è una specie di collo,che gli consente di muoversi in tutte le direzioni e persino di ballare a ritmo di musica.

La camera integrata, non presente nell’Amazon Echo, ha prevalentemente funzione di riconoscimento dei volti e di sicurezza, mentre il display può essere usato anche per mostrare informazioni, come le previsioni del tempo. Alla base di tutto, però, c’è sempre un assistente virtuale, al quale poter chiedere cose semplici, come appunto il meteo, oppure di controllare vari dispositivi smart presenti in casa. Attualmente è solo un prototipo e non vi è neanche l’accenno di una possibile data di commercializzazione, tuttavia, copia o no, ammetto di nutrire una certa simpatia per questo Otto.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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