La storia sembra destinata a ripetersi, al punto da risultare quasi prevedibile in alcuni casi. Con Apple, e più precisamente con Steve Jobs al comando, abbiamo assistito ad alcune decisioni molto controverse, tra cui le più note sono probabilmente l’abbandono prematuro del floppy disc in luogo dei CD e delle porte seriali e parallele sostituite dalle USB. Ormai e storia vecchia, ma molte altre occasioni simili si sono presentate in anni più recenti e quasi tutte sono state fortemente criticate in prima battuta, salvo poi divenire lo standard per l’intero settore. Questo non significa che Apple ha sempre ragione, ma che si è meritata quantomeno il beneficio del tempo.
Ricordate il polverone che si creò quando venne presentato il primo iPhone con un browser non compatibile con Flash? Nel 2007 il plugin di Adobe era presente nella maggioranza dei siti web, anche perché allora non si potevano creare animazioni ed effetti così facilmente con CSS o JS, quindi era una scelta obbligata per chi voleva distinguersi. Gli utenti non la presero affatto bene, così come i web designer, e i concorrenti colsero la palla al balzo per ottenere un po’ di visibilità: “noi siamo più bravi di Apple e vi facciamo usare Flash”. Ma la storia tende a ripetersi e il tempo ha dato ancora una volta ragione alle scelte di Jobs, che si è anche esposto in prima persona motivandole nella lettera aperta “Thoughts on Flash”.
Flash non è affatto morto, è uno degli applicativi più usati nell’animazione 2D, come spiegavo nella mia comparativa delle penne di iPad Pro e Surface Pro 4. Non è un caso, infatti, che più di recente Adobe abbia deciso di metterlo da parte in luogo del nuovo Animate CC, con un’intelligente operazione di rebranding. Su OS X sono in molti che hanno già completamente eliminato il plugin, ma questo rimane integrato all’interno di Chrome anche se non lo installiamo. Google ha però annunciato la strategia HTM5 by default, che porterà ad avere Flash disabilitato entro l’anno. Non sarà ancora una eliminazione radicale, ma, essendo l’opzione predefinita, l’effetto si estenderà rapidamente. Considerando che Chrome è ormai il browser più usato, è facile immaginare che il 2017, ovvero a 10 anni dal primo iPhone e dalla scelta di Jobs, la sua visione sarà completamente avverata.