Data da ricordare: Chrome ha superato Internet Explorer

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Il browser web è probabilmente il software che usiamo di più. Specialmente sui computer, dove la maggior parte dei servizi hanno il loro sito ma non sempre un’app nativa come su smartphone. Meno di un anno fa Internet Explorer aveva ancora il predominio di questo mercato, con una percentuale che superava la maggioranza assoluta (54% a giugno del 2015). Le cose sono cambiate molto in fretta, perché Windows Central ha appena riferito che Chrome ha superato il browser di Microsoft. Si tratta di un passaggio storico piuttosto rilevante, certificato dall’autorevole Net Market Share. Il grafico di seguito evidenzia come i due trend siano stati in perfetta contrapposizione negli ultimi mesi, fino ad arrivare all’inversione del primato proprio a fine aprile.

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La diffusione di Internet Explorer, che in questo caso pare includere anche le quote di Edge (che comunque non appare in lista), è passata in 10 mesi dal 54 al 41,35%, un crollo davvero repentino che è andato tutto a vantaggio di Chrome, salito dal 27 al 41,66%. Anche Firefox ha perso qualcosa, con un andamento decisamente più stabile ma comunque in lieve flessione. Nell’ambiente tecnologico sono decenni che si sottolinea l’inadeguatezza di IE e i numerosi aggiornamenti di versione non hanno potuto contrastare la diffusione di un browser più efficiente e completo come Chrome. La stessa Microsoft ha deciso di gettare la spugna per Explorer, cercando di ricominciare da capo con Edge su Windows 10, ma al momento l’azienda si trova in una difficile posizione. Pur mantenendo indiscussa la leadership in ambito desktop, le sue grosse lacune in quello mobile le hanno fatto perdere il ruolo di influencer. Le vecchie generazioni non trovano motivi validi per preferire Edge, ancora limitato e immaturo, mentre le nuove neanche lo considerano. IE è ormai in pensione, ma per il nuovo browser sembra quasi impossibile invertire questa tendenza. Sì è piuttosto snello è veloce, ma l’esperienza d’uso è stringente e manca di caratteristiche importanti come le estensioni. Di questo passo, tra pochi mesi avremo una nuova egemonia.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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