Google I/O 2016: la terza Preview di Android N porta il supporto alla realtà virtuale

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Di Android N conosciamo ormai molto, visto che Google ha deciso di anticiparne la presentazione a marzo. Tra le novità principali già note troviamo la modalità split-screen per utilizzare due applicazioni contemporaneamente e un centro notifiche ridisegnato con possibilità di effettuare risposte rapide senza aprire l’app di riferimento. Dopo due Developer Preview, oggi è stata annunciata la terza, definita dall’azienda ormai vicina alla stabilità per l’uso quotidiano.

androidndaydream

Due sono le novità principali dell’anteprima numero tre. La prima è relativa al supporto per la realtà virtuale, con la creazione della piattaforma integrata Daydream. Soddisfatte determinate caratteristiche hardware (non meglio precisate per ora), il dispositivo con Android N una volta posto nel visore VR offrirà un’interfaccia utente dedicata, con app ottimizzate su una sezione speciale del Play Store e utilizzabile con diversi metodi di input: vocale, rilevamento dei movimenti effettuati e controller fisici, che si prevede saranno simili a prodotti già esistenti come il Siri Remote. Una volta che Daydream entrerà nella sua fase commerciale in autunno, arriveranno dispositivi certificati da numerosi produttori, in primis HTC, LG, Samsung e ZTE. Bocche cucite in Google sull’eventuale approdo di un visore Nexus a svolgere un ruolo di riferimento.

La seconda miglioria è relativa agli aggiornamenti. A partire dalla Developer Preview 3, Android sarà in grado non solo di ricercare update in automatico, ma anche di scaricarli e installarli, senza che l’utente venga mai richiamato né interrotto. L’installazione verrà dunque completata al primo riavvio del dispositivo, un po’ come in scala minore accade a Chrome durante ogni salto di versione (e proprio il browser è stato l’ispirazione per questa modalità sul robottino verde).

Novità che arrivano, novità che se ne vanno, pure: come emerge dalle note di rilascio, le scorciatoie da launcher verranno rinviate a una versione futura di Android. Ciò dà due conferme: una è relativa alle indiscrezioni pubblicate da Recode alcuni giorni fa, con quella seguente che dopo tanta ambiguità da parte di Google chiarisce una volta per tutte che le scorciatoie avranno bisogno di schermi con rilevamento della pressione esercitata, esattamente come su iPhone 6s e iOS 9.

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La nuova Preview è già disponibile al download, anche in modalità OTA, per i dispositivi registrati all’apposito programma Beta. Benché Google affermi di aver raggiunto un buon grado di stabilità, occorrerà ancora qualche mese e il completamento del ciclo previsto di 5 anteprime per vedere Android N nella sua forma finale. Ad eccezione di HTC che ha già garantito l’aggiornamento per One M9, A9 e 10, si dovrà attendere per sapere meglio quali saranno i dispositivi non-Nexus destinati a ricevere N. A proposito, quale sarà il suo nome definitivo? L’azienda vuole che siano gli utenti a decidere, con la creazione di un nuovo sito dedicato in cui è possibile esprimere un proprio suggerimento. Unica condizione: che inizi con la N.

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Image from AndroidPolice.

 

Non strettamente legata a N, perché è disponibile a ritroso sino a Jelly Bean 4.1, ma interessante da accennare in chiusura di questo articolo è la nuova funzionalità Android Instant Apps. Se tra i risultati delle ricerche su Google compare un sito o un servizio che dispone di applicazione dedicata, essa sarà resa immediatamente disponibile via cloud all’utente per il tempo necessario a completare l’azione desiderata, come ad esempio la lettura di un articolo o l’acquisto di un bene. Una via semplice ed efficace che farà certo contenti molti, non più costretti a installare e disinstallare app utili solo per una singola occasione.

Non abbiamo però finito ancora la nostra copertura della Google I/O… Manca ancora un articolo. Restate ancora su queste pagine.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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