Recensione: Xiaomi YI Smart Car, la dashcam economica per tutti

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Fabrizio Milanello, Alessandro Rodolico, Antonio D'agostino, Andrea Armellin, Alberto Bailoni, Antonio Chiumiento, Francesco Polieri.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Torniamo a parlare di Xiaomi, ma questa volta per un prodotto poco diffuso dalle nostre parti. Si tratta di una dashcam, ovvero una videocamera per l’auto, che fa parte della linea Yi. È simile alla precedente Action Cam della casa (recensita l’anno scorso), ma ha tutta una serie di caratteristiche adatte a questa destinazione d’uso. L’idea di fondo è quella di avere una sorta di scatola nera visuale di tutto ciò che accade, utile ad esempio in caso di incidente. In alcuni paesi le dashcam sono molto utilizzate e la Russia è forse quello in cui si trovano nella percentuale maggiore dei veicoli su strada. Possono servire per scopi personali o aziendali, ma a noi interessa prima di tutto il lato geek.

xiaomi-dashcam-1

Nella confezione troviamo la camera, un supporto a ventosa, un caricatore da accendisigari ed un lunghissimo cavo microUSB. C’è una batteria integrata, ma la sua durata è davvero esigua, per cui l’uso avviene essenzialmente collegata all’alimentatore. Questo possiede due porte, cosicché se ne abbia sempre una libera per lo smartphone, ma è ovviamente compatibile anche con caricatori di terze parti, tra cui se ne trovano a 4 o a più porte. Inoltre è possibile, anche se non propriamente indicato, l’uso attraverso una batteria USB portatile.

xiaomi-dashcam-3

Le possibilità di installazione sono due: o si attacca e stacca all’occorrenza oppure si fa fissare il cavo da un elettrauto, che lo farà passare intorno al parabrezza e giù fino all’accendisigari, similmente a come si farebbe per un impianto vivavoce. In teoria penso si potrebbe effettuare anche un collegamento interno con un trasformatore, ma ammetto di non essermi informato a dovere. In effetti non mi ispira tanto l’idea di mantenere la dashcam sempre visibile, per cui di solito la installo all’occorrenza, specie durante i lunghi viaggi.

xiaomi-dashcam-2

La struttura è molto semplice e la ventosa è di ottima qualità, con un fermo che consente una installazione e rimozione istantanea e sicura. Sul retro della Yi Smart Car troviamo un display da 2,7″ e quattro tasti per registrare, entrare in modalità riproduzione, modificare le impostazioni e accendere/spegnere. Il comportamento di base è molo semplice, perché la dashcam registra praticamente tutto da quando accendiamo l’auto e riceve la corrente. Il display mostra ciò che inquadra fino al raggiungimento del tempo di standby impostato (1/5/10 minuti oppure sempre attivo), poi si disattiva e fa vedere data e ora. Non dovremo preoccuparci neanche di spegnerla, lo farà da sola dopo un breve periodo senza alimentazione.

xiaomi-dashcam-4

I video che cattura sono in formato MP4 e ognuno ha una durata di 3 minuti (455MB). Memorizza di continuo nella cartella Movie fino a saturazione della microSD, che deve essere almeno di classe 10. Andando avanti verranno automaticamente cancellati i file più vecchi, un po’ come si fa nei sistemi di sorveglianza. C’è però anche un giroscopio che riconosce eventi di eccessiva dinamica, ad esempio brusche frenate o impatti, salvando dei video di circa 15 secondi nella cartella EMR.

xiaomi-dashcam-5

Da Cina a Internazionale

Il modello che ho preso io era cinese con possibilità di attivazione della lingua inglese, ma ho preferito modificarlo per installare il firmware internazionale. Il procedimento è semplice, quindi non farò un articolo dedicato ma lo elencherò in semplici passi:

  1. Localizzare il numero di serie del dispositivo nell’adesivo alla base, sotto il qrcode, e trascriverlo in un documento di testo semplice dal nome “sn.txt”, sostituendo le lettere CN con quelle US
  2. Creare un file vuoto dal nome “engmode” (senza estensione)
  3. Copiare i due file sulla microSD e inserirla all’interno dell’alloggiamento
  4. Collegare la dashcam ad un alimentatore tramite cavo microUSB (non al computer)
  5. All’accensione si vedrà un meno ad elenco, scendere fino alla voce “8. Exit” e confermare con il tasto di registrazione
  6. Entrare nelle impostazioni ed effettuare un factory reset (l’icona a forma di file con la freccia curva che gira in senso antiorario)
  7. Spegnere la dashcam e scaricare il file FWCARC10.bin da questa pagina
  8. Decomprimere e mettere all’interno della microSD (in cui si devono cancellare i precedenti file sn.txt e engmode) aggiungendo nuovamente l’estensione bin (in pratica il file ritornerà ad avere lo stesso nome dell’originale ma non sarà compresso e peserà di più, circa 9MB)
  9. Inserire la microSD nella dashcam, sempre alimentata, ed accenderla
  10. Aspettare che il LED termini di lampeggiare, entrare nel menu e formattare la microSD per evitare di eseguire una nuova installazione del firmware ad ogni avvio

yi-car-1

L’abbinamento via Wi-Fi e le impostazioni

La YI Smart Car (o comunque si chiami, visto che ogni sito le dà un nome diverso) funziona già così senza nessun settaggio, ma possiamo modificare qualcosa nelle impostazioni o collegarci ad essa via Wi-Fi. L’app da scaricare è Yi dashcam, la quale inizia con un lungo tour guidato delle caratteristiche e delle opzioni principali.

yi-car-2

Si passa poi all’abbinamento, che si concretizza attraverso il collegamento dello smartphone alla rete wireless creata dalla camera. Oltre ad avere una preview di ciò che viene inquadrato e la possibilità di revisionare i video sulla microSD, possiamo definire da qui tutti i settaggi.

yi-car-3

La qualità di registrazione video può essere di 1080p a 30/60fps oppure a 1280p a 30fps. Si può disattivare la cattura dell’audio, cosa che ritengo sensata anche per una questione di privacy dei passeggeri, e definire la soglia di attivazione del Gsensor. Io l’ho lasciata su medio, ma ho notato che ha rilevato dei momenti di allerta per delle semplici buche e non ha invece riconosciuto una frenata molto brusca fatta in autostrada. In tutti i casi la dashcam memorizza tutto continuamente, per cui è impossibile che si perda un evento importante nell’immediato. C’è anche la possibilità di premere sul pulsante di registrazione manuale per mettere da parte un video di circa 20 sec, che ne include 10 precedenti alla pressione (quindi funziona anche per salvare un’attività appena accaduta).

yi-car-preview

È possibile avere il timestamp su ogni video e il logo Yi in alto a sinistra oppure attivare ADAS. L’Intelligent Driver Assistant dovrebbe monitorare la distanza di sicurezza rispetto l’autoveicolo davanti o la deviazione dalla carreggiata, ma il rilevamento non è al 100% affidabile e non è compatibile con i video a 60fps, quindi ho preferito non utilizzarlo. Ecco un brevissimo video per giudicare la qualità di registrazione.

Conclusione

I file MP4 catturati dalla Yi Smart Car sono di qualità abbastanza buona, sicuramente sufficiente allo scopo e con una visuale molto ampia. Precisamente l’obiettivo ha un angolo di campo di 165° e luminosità f/1,8. Visto l’hardware in dotazione, non ho trovato un motivo per cui non potesse funzionare anche da Action Cam, ma il firmware e l’attacco al contrario (in cima e non in basso) lo rendono impossibile. Sarebbe stato bello poter scegliere dalle impostazioni in quale modalità utilizzarla, ma così Xiaomi avrebbe potenzialmente venduto un dispositivo in meno. Comunque la prova è stata molto positiva, con qualche tentennamento lato software che non preclude minimamente il raggiungimento dello scopo cui è adibita. Come per la maggior parte dei prodotti di Xiaomi, abbiamo un dispositivo semplice, ben disegnato e con un prezzo davvero competitivo. Al momento la Yi Smart Car si può comprare per soli 54,79€ su GearBest, grazie ad un’offerta che terminerà il 29 maggio.

PRO
+ Buon obiettivo, ampio e luminoso
+ Facile da installare
+ Funzionamento a configurazione zero
+ Video di qualità più che sufficiente
+ Pratico alimentatore con due porte USB + lungo cavo per alimentazione
+ Prezzo vantaggioso

CONTRO
- Come per le action cam, la qualità scende la notte

DA CONSIDERARE
| È un po’ noioso togliere e mettere ogni volta se non si vuole lasciare sempre in vista
| A meno di non passare dall’elettrauto, rimarrà un cavo semi-volante
| Peccato non poterla usare anche come action cam

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.