Sblocco del bootloader di Xiaomi Mi5 da Mac OS X e installazione ROM italiana

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Ho iniziato ad interessarmi davvero a Xiaomi solo di recente, quando ho avuto modo di provare lo smartphone Mi4c (recensione). Questo non ha fatto altro che confermarmi le ottime qualità del brand, che offre un bel design ed una buona qualità a prezzi assolutamente concorrenziali. Il Redmi Note 3 mi ha convinto meno, ma non vedevo davvero l’ora di provare il nuovo Mi5. In realtà le cose non sono andate secondo i piani, perché l’ho ricevuto 2 mesi fa ma non sono riuscito ad usarlo. È arrivato con quelle classiche ROM non ufficiali, modificate per avere una parvenza di italiano, anche se poi moltissime parti rimanevano in inglese quando non in cinese. L’app telefono funzionava male, il GPS non agganciava, insomma, non era davvero il caso di recensirlo. Almeno non per come io intendo la recensione. Ho dunque iniziato la procedura per sbloccare il bootloader e installare un firmware alternativo da Xiaomi.eu, ma quello con l’italiano ha tardato molto ad arrivare. Inoltre ho incontrato un paio di intoppi, non complicati, ma che non ho potuto analizzare bene per carenza di tempo.

xiaomi-mi5

Questa settimana mi sono beccato una brutta influenza ed ho passato 2 giorni quasi completamente al letto. Ne ho quindi approfittato per rispolverare il bellissimo Mi5 e per portarlo finalmente allo splendore cui era destinato. Questo significa, lo anticipo per chi stesse aspettando, che nei prossimi giorni pubblicherò anche la recensione, subito dopo quella del Huawei P9 che è già in fase di test. Come per gli smartphone precedenti, descrivo di seguito la procedura che ho seguito per sbloccare il telefono da Mac, la quale è basata su miei esperienze personali e su alcune ricerche online. Preciso che nessuna di queste si è dimostrata adeguata nel mio caso, ma sommando le varie informazioni sono arrivato a soluzione. Per correttezza ne segnalo comunque i link: unlocking bootloader from XDA, remove encryption from XDA, come installare ROM su Mi5 di MIUI ita, ROM per Gemini di Xiaomi.eu (che, ricordo, si avvalgono dell’ottimo lavoro di MIUI.it per la localizzazione). Prima di proseguire è d’obbligo precisare che le operazioni qui descritte sono sempre potenzialmente rischiose per il dispositivo, quindi ci va il classico disclaimer che recita più o meno così:

Qualora procuriate danni non potete ritenermi responsabile degli stessi e, soprattutto, ricordate che il produttore ed il venditore potrebbero rifiutarsi di fornirvi la garanzia in caso di problemi.

Un requisito fondamentale è quello di avere sul Mac i tools per la piattaforma Android. Se non li avete già consiglio l’installazione tramite homebrew, che si risolve con queste due righe di codice da eseguire sul Terminale:

[code]
/usr/bin/ruby -e "$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/master/install)"
[/code]

[code]brew install android-platform-tools[/code]

A questo punto arriva la parte noiosa, ovvero lo sblocco del bootloader. La procedura è in realtà semplicissima, ma bisogna richiedere l’autorizzazione direttamente a Xiaomi. Se l’avete già ottenuta per un precedente terminale potete saltare questo passaggio, perché rimarrà attiva sul vostro account anche per gli altri, in caso contrario potrebbero volerci anche 10/15gg di attesa. Avendo già spiegato tutto per filo e per segno in occasione dello sblocco del Redmi Note 3, eviterò di ripetere la pappardella con tanto di screenshot, ma riporto comunque i passaggi in modo sintetico:

  1. Recatevi all’indirizzo https://account.xiaomi.com/ e completate il vostro profilo, associando anche la SIM
  2. Verificate di aver messo lo stesso account Xiaomi sul Mi5 e poi controllate che il dispositivo vi compaia nell’elenco sulla pagina https://i.mi.com/
  3. Accedete su https://unlock.update.miui.com/ e compilate il form di richiesta sblocco usando il traduttore di Google (perché dovete scrivere in cinese)
  4. Dopo circa 10gg riceverete un SMS di conferma, ritornate sulla pagina https://unlock.update.miui.com/ e dopo il login avrete la possibilità di scaricare il tool

Il tool si trova anche altrove, ma è inutile usarlo prima di ricevere autorizzazione perché non funzionerebbe. È anche l’unica cosa che richiede Windows e, soprattutto, non funziona con cavi che non siano quello originale. I passaggi da eseguire sono i seguenti:

  1. Verificate di aver effettuato il login del vostro Mi account sul Mi5
  2. Avviate MiFlashUnlock.exe sul PC ed inserite i dati del vostro Mi account
  3. Avviate lo smartphone con “power + volume down” finché non esce la scritta Fastboot
  4. Connettete il dispositivo al computer e cliccate su Unlock

Se avete seguito tutti i passaggi correttamente, riceverete un messaggio verde che recita “Unlocking Success”. A questo punto potete scaricare i file che serviranno per completare tutta la procedura:

xiaomi-mi5-unlock

Sul Mi5 accedete alle impostazioni / informazioni sul dispositivo e tappate 7 volte sulla versione MIUI, attivando così la modalità sviluppatore. Collegate lo smartphone al Mac, nelle notifiche scegliete modalità trasferimento file e non quella di ricarica, lanciate il Terminale e scrivete:

[code]adb devices[/code]

Vi apparirà un codice con scritto unauthorized, mentre sul MI5 dovrete autorizzare il Mac spuntando l’opzione per ricordare questa scelta in futuro. Sempre con lo smartphone collegato eseguire il comando:

[code]adb reboot bootloader[/code]

Aspettate che appaia la maschera del fastboot sullo smartphone e poi eseguite il flash della TWRP e del boot. Considerate che io metterò solo i nomi dei file nei comandi, ma questi devono contenere il percorso reale. Il mio consiglio e di scaricare temporaneamente tutto sul desktop in una cartella Mi5 e poi di trascinare i file sulla finestra del Terminale nel punto in cui vi serve il loro percorso, che apparirà senza che voi dobbiate scriverlo manualmente.

[code]fastboot flash recovery TWRP_gemini.img[/code]

[code]fastboot flash boot boot_gemini.img[/code]

Terminato il tutto, premete il tasto power premuto finché non si spegne il dispositivo e poi entrate in modalità di recovery tenendo premuti “power + volume up” (liberate un istante dopo che appare il logo Mi). Qui dovrebbe apparirvi la richiesta di una password, premete su Cancel, poi su Wipe e infine Formata Data. Esatto, dovrete cancellare completamente il contenuto dello smartphone se il suo contenuto è criptato.

Il problema però è un altro, ovvero che il touch potrebbe non funzionare. A me è successo, ho aspettato 10 minuti come avevo fatto con il Mi4c, ma non è bastato. Alla fine ha ripreso a funzionare dopo un completo riavvio normale del dispositivo, spegnimento e nuovo ingresso in modalità recovery. Per cui se non vi dovesse funzionare il touch, provate anche voi a fare così.

Subito dopo aver formattato, entrate nel menu Advanced e abilitate ADB Sideload (spuntate anche le voci per cancellare la cache). Lo smartphone entrerà in modalità di attesa e dal Terminale del Mac, che sarà rimasto collegato al Mi5 (sempre con il cavo originale), potete inviare l’aggiornamento con questo comando:

[code]adb sideload update.zip[/code]

Da notare che ho scritto pe semplicità update.zip, ma in quel punto voi dovrete avere il nome del file .zip dell’aggiornamento scaricato da Xiaomi.eu, completo del suo percorso. Come ho già detto poco sopra, scrivete adb sideload, lasciate uno spazio, e poi trascinate l’icona del file dal Finder sul Terminale, vedrete apparire il nome completo. Attendete il completamento dell’operazione e poi riavviate tenendo premuto il tasto power. Scollegate il cavo USB-C e aspettate qualche minuto affinché si completi la procedura del primo avvio. A questo punto avrete il terminale con i servizi Google, la lingua italiana, alcune residui potenzialmente utili delle app MIUI e tutti i servizi funzionanti. Purtroppo non si riceveranno gli aggiornamenti OTA perché Xiaomi li deve ancora abilitare, ma non è necessario eseguire tutta questa procedura le volte successive, basterà eseguire gli aggiornamenti dall’app Updater copiando le nuove ROM nel cartella /downloaded_rom all’interno del telefono.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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