Agli utenti Apple non piace l’idea del nuovo MacBook Pro

Dapprima ci fu l’abbandono del floppy disk, poi del lettore CD/DVD ed ora, stando a quanto emerso qualche giorno fa, sembra che Apple sia in procinto di puntare tutto sulla porta USB-C per i futuri MacBook Pro. Infatti, i leak emersi dalla catena di montaggio mostrano uno chassis unibody con sole quattro porte del nuovo standard. Per quel che mi riguarda, la ritengo la nuova scommessa di Apple che, come sempre, farà scuola: a ben pensarci, infatti, la diffusione USB-C è la cosa migliore che potesse accadere per l’espansione del mercato dei laptop e non solo.

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Infatti, oltre a poter collegare una pletora di accessori al proprio computer, è possibile anche ricaricarlo (almeno teoricamente) da qualsiasi angolazione, senza dover far fare al cavo giri complessi, sfruttando la presa di corrente più vicina indipendentemente dalla sua posizione. Inoltre, è possibile usare caricabatterie standard e powerbank con lo stesso cavo per ricaricare tutti i dispositivi in nostro possesso. Se poi si pensa che anche il nuovo standard Thunderbolt 3 utilizza lo stesso form factor di USB-C, con cui, peraltro, assicura la compatibilità, si può facilmente comprendere l’elevata flessibilità del nuovo standard.

Dunque, perché gli utenti Apple sono insorti sui social al sol pensiero che Cupertino potesse presentare un MacBook Pro con quattro porte USB-C? Secondo quanto riportato da Cult Of Mac, la ragione sarebbe da ricercarsi negli (odiosi) adattatori: come in tutti i periodi di transizione, è necessario dotarsi di essi e, nella fattispecie, sarà necessario ricorrere almeno a quelli USB-C/USB-A (sono ancora pochissimi gli accessori pensati e prodotti con una nuova porta nativa), USB-C/Thunderbolt (o DisplayPort), USB-C/VGA o DVI ed USB-C/Ethernet. Inoltre, con l’abbandono del lettore di schede SD incorporato nel MacBook Pro, sarà necessario portarsi dietro anche un dispositivo ad hoc, stanti anche i prezzi elevati per le SD con supporto Wi-Fi. Infine, sembra quasi che Apple voglia rinnegare se stessa abbandonando il MagSafe.

Per gli utenti pro, l’imporre l’uso di quattro porte USB-C appare quasi uno sgarbo da parte di Cupertino, vista la quantità di adattatori che bisognerà avere sempre con sé per usare i propri accessori, siano essi fotocamere, scanner, stampanti o altri. Per quanto la tecnologia sia in continua evoluzione ed Apple sia stata sempre precursore del settore, questa volta la paura di chi lavora nel settore pro è che l’azienda possa fare il passo più lungo della gamba e USB-C non possa sopperire all’abbandono di tanti, troppi standard in un solo colpo. Del resto, chi compra un MacBook lo fa consapevolmente e per sue scelte personali, chi, invece, indirizza i propri capitali su un MacBook Pro lo fa per esigenze di lavoro che, spesso, non collimano con l’evoluzione tecnologica. Se i nuovi MacBook Pro saranno presentati il prossimo 13 giugno al keynote inaugurale della WWDC 2016, si potrà tastare meglio con mano l’umore degli utenti e vedere se, a questo giro, Apple abbia compiuto un triste passo falso oppure no.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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