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Inizio molto scoppiettante per questa WWDC 2016. Aiutati anche dal fatto che ci sono stati pochi leak nei mesi precedenti, Tim Cook e Craig Federighi hanno mostrato sul palco un rilascio sorprendentemente ricco, forse addirittura fin troppo in certi ambiti. Decima versione, dieci novità principali. Andiamo a vederle nel dettaglio.

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La prima vede un robusto rinnovamento della schermata di blocco e del Centro di Controllo. Le notifiche hanno un nuovo aspetto a forma di card, con la possibilità di effettuare azioni o rispondere anche a dispositivo bloccato. In maniera simile a quanto già avviene nel mondo Android, basterà alzare l’iPhone o l’iPad per attivare il display e visualizzare tutte le notifiche ricevute.

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I widget sinora confinati al Centro Notifiche ora prendono forma pure tramite la pressione 3D Touch, aggiungendo informazioni rapide insieme alle scorciatoie. Anche il Centro di Controllo cambia, con un design fluttuante e non partendo dal basso: benché disposte in modo più ordinato, le impostazioni disponibili sono però rimaste sostanzialmente le stesse, ad eccezione di alcune aggiuntive di cui parleremo più avanti e visibili in determinati contesti.

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La seconda novità rilevante di iOS 10 riguarda Siri. L’assistente virtuale compie un importante passo in avanti grazie all’apertura agli sviluppatori di terze parti. Quasi neanche a dirlo, l’SDK è chiamato SiriKit. Praticamente ogni tipo di app, a partire dalla messaggistica, potrà essere integrato con Siri, che fornirà tutto il necessario supporto a compiere operazioni con la sola voce.

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Le competenze di Siri si estendono anche alla terza miglioria, avvenuta in QuickType. La tastiera assume comportamenti predittivi sinora visti in altre concorrenti: è in grado di adattarsi allo specifico contesto d’uso, suggerire svariati elementi (email, numeri di telefono, date o orari liberi nel calendario, luoghi, indirizzi fisici, ecc.) e cambiare in corso la lingua qualora l’utente passi ad utilizzarne un’altra (ad esempio, dall’italiano all’inglese e poi viceversa).

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Al numero 4 c’è Foto. L’applicazione ha ricevuto parecchi interventi, volti a renderla molto più competitiva nei confronti della potente rivale made in Google. Sono presenti algoritmi avanzati di riconoscimento per luoghi, oggetti e volti presenti nelle singole foto, che permettono sia l’organizzazione automatica degli album sia una ricerca più efficace tra le immagini presenti nell’iDevice.ios10-27

La nuova scheda Memories è sempre a cura principale dell’algoritmo computerizzato. Sempre in scia a quanto già possibile in Google Foto, vengono creati album contenenti foto e video (inclusi quelli creati automaticamente sulla base delle immagini caricate) sulla base degli eventi avvenuti. L’utente potrà intervenire in maniera manuale personalizzandoli e modificandoli; inoltre sarà possibile condividere il risultato finale coi propri contatti.

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A metà percorso, la quinta novità riguarda Mappe. Interfaccia ridisegnata e arrivo di funzionalità smart, anche qui al fine di alzare il livello della competizione con Google. L’app rileverà i percorsi effettuati più di frequente e li renderà disponibili a vista per entrare subito in modalità di navigazione; sarà in grado di suggerire itinerari pure in base agli eventi già programmati nel calendario, facilitando operazioni come la prenotazione di ristoranti o taxi. Sarà possibile cercare punti di interesse oppure ricevere notizie sul traffico anche quando Mappe sta agendo come navigatore. Tutte le novità si rifletteranno su CarPlay, per cui è inoltre prevista la possibilità di visualizzare i cambi di direzione direttamente sul cruscotto dell’auto (se sarà supportata tale feature).

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Al sesto posto arriva Apple Music. Nemmeno in questo caso manca un aspetto totalmente rivisto, con elementi più chiari, sia testuali che grafici. Gli interventi apportati sono volti a migliorare la fruibilità dell’app, che nella sua incarnazione corrente non ha riscontrato promozioni unanimi. Come previsto dai rumor, la scheda Connect scompare e quella Novità diventa Browse. Le altre tre, Libreria, Per Te e Radio, non cambiano invece nome. Sono supportati i testi nelle canzoni già provenienti dal catalogo in streaming, rimuovendo la necessità da parte dell’utente di inserirli a mano nei file salvati nella libreria locale.

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Si passa a News per la settima novità. Non ci sono notizie su un eventuale approdo dalle nostre parti, ma nei paesi anglosassoni in cui è disponibile si godrà di un nuovo aspetto, anche qui rivolto a migliorare l’usabilità generale dell’app. Dalla vecchia Edicola torna l’opzione per sottoscrivere abbonamenti a pagamento alle testate che prevederanno tale modalità. News notificherà inoltre l’utente sulle principali notizie fresche di pubblicazione.

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Chi utilizza sistemi di domotica avanzati apprezzerà di certo la funzionalità numero 8. Con iOS 10 arriva infatti una nuova app, denominata Home. Integrata con HomeKit, agirà come un pannello di controllo per i vari dispositivi connessi (lampadine, sorveglianza, porte, ecc.), permettendo di azionarli nonché regolarne le impostazioni principali. Alcune opzioni rapide verranno inoltre integrate col Centro di Controllo, rendendole disponibili pure lì.

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La nona introduzione riguarda le chiamate. Verrà integrata via cloud una segreteria telefonica, comprensiva di registrazione vocale. Una nuova API permetterà ai servizi che effettuano chiamate VoIP, sia di vocazione prettamente privata come WhatsApp e Skype sia aziendali come le soluzioni Cisco, di integrarsi con l’app Telefono. Molto interessante anche il riconoscimento avanzato dei chiamanti che permette di identificare in modo rapido possibili telefonate promozionali.

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La decima ed ultima novità maggiore è Messaggi/iMessage. In termini di funzionalità, l’app è stata davvero stravolta, forse rendendola persino eccessiva. Ci si può fare davvero di tutto, concorrendo in modo diretto con Facebook Messenger e la prossima Google Allo. All’interno delle conversazioni sarà possibile vedervi direttamente link, video ed altri contenuti. Le emoji avranno dimensioni tre volte maggiori e la tastiera QuickType integrerà meccanismi di predizione dedicati, anche proponendo le “faccine” in sostituzione di intere parole.

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Alla maniera dell’Apple Watch, sarà possibile scrivere messaggi disegnando le lettere a mano libera. Le animazioni dei singoli messaggi potranno essere stabilite prima dell’invio al fine di dare maggiore o minore enfasi a quanto detto; altri effetti grafici vengono visualizzati in caso di eventi particolari (per esempio un compleanno, in cui sono mostrati palloncini colorati a schermo). Ai messaggi ricevuti si potrà rispondere anche attraverso una delle 6 reazioni rapide. Foto e video caricati saranno personalizzabili con annotazioni, disegni e i famosi sticker. I più attenti alla privacy apprezzeranno la modalità Inchiostro Invisibile, che rende un messaggio visibile solo effettuando un determinato gesto e per brevissimo tempo. Ancora una volta ricalcando quanto già permesso da alcune rivali, Messaggi potrà essere espansa con plug-in di terze parti, da scaricare tramite App Store.

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Ovviamente, iOS 10 non è solo questo. Altre novità minori comprendono la possibilità di collaborare tra più utenti sulle note, il raggruppamento per conversazione in Mail, la modifica delle Live Photos e l’affiancamento in split screen di due istanze di Safari. Sul fronte privacy arrivano la crittografia end-to-end e controlli più granulari per l’accesso ai dati personali da parte di ogni singola applicazione. Per l’Italia, da segnalare la presenza di nuove voci maschili e femminili per Siri e l’introduzione di dizionari bilingue.

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Sul fronte sviluppatori, oltre ad affinamenti alle API e la possibilità di sfruttare molte delle nuove funzionalità nei loro prodotti, si segnala una piccola apertura alla creazione di software anche sugli stessi iPad. Siamo ancora lontani dal rilascio di una versione dedicata per iOS di Xcode, ma la nuova app gratuita Swift Playgrounds consentirà di sperimentare in libertà con la recente versione 3.0 del linguaggio di programmazione Apple, introducendo anche i novizi che potranno imparare le nozioni base e seguire lezioni passo-passo.

Una delle grandi novità non menzionate durante il keynote, ma di estrema importanza è la possibilità di disinstallare svariate app di sistema. La lista è davvero nutrita, comprendendo quasi tutte le app precaricate:

  • Borsa
  • Bussola
  • Calcolatrice
  • Calendario
  • Contatti (solo su iPhone)
  • FaceTime
  • Trova i miei amici
  • Home
  • iBooks
  • iCloud Drive
  • iTunes Store
  • Mail
  • Mappe
  • Memo Vocali
  • Meteo
  • Musica
  • News
  • Note
  • Podcast
  • Promemoria
  • Tips
  • Video
  • Watch

Escludendo per ovvie ragioni di legame hardware le app Fotocamera e Telefono, così come Impostazioni, le uniche due non presenti nell’elenco sono Foto e Safari. Chissà che pure queste non vengano rese disinstallabili in una delle prossime Beta di iOS 10. A questa novità si lega in modo stretto la disponibilità delle medesime app sullo Store, pronte non solo al recupero nel caso le si rivoglia ma anche passibili di aggiornamenti separati dal sistema operativo stesso. Una mossa desiderata da molti, vedendo quanto già avviene su Android con le app Google, e opportuna in un’ottica di rilasci più rapidi per specifiche app, in termini di nuove funzionalità e soprattutto bugfix.

iOS 10 arriverà in autunno, come da tradizione per i sistemi operativi Apple da qualche tempo. La Beta per gli sviluppatori è disponibile da oggi, mentre quella pubblica seguirà a luglio. Per quel che riguarda i dispositivi supportati, c’è un po’ di mistero. Secondo la diapositiva ufficiale mostrata durante il keynote, saluteranno la truppa dopo anni di onorata militanza tutti i dispositivi con SoC A5: iPhone 4s, iPad 2, iPad 3, iPad mini di prima generazione e iPod touch di quinta. Una pensione ben meritata, se si paragona a quanto accade su altre piattaforme dove la longevità è decisamente più bassa (salvo ricorrere al mondo delle ROM) e considerando pure quanto già la versione 9 li avesse messi a dura prova.

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Se però si va sulla pagina del sito Apple dedicata alla preview, vengono mostrati tutti i terminali sopra menzionati ad eccezione del 4s. Chi avrà ragione? Federighi o il webmaster? Il sospetto che sia un errore viene aumentato dalla mancanza sul Developer Center dei file IPSW per l’installazione manuale. Vedremo se Apple effettuerà rettifiche o rilascerà iOS 10 per i dispositivi mancanti. In ogni caso, per tutti gli altri prodotti dotati di SoC dall’A6 in poi, il supporto continua senza alcun dubbio.

AGGIORNAMENTO 14.06.2016:

Questione risolta. Come sospettato, i dispositivi con SoC A5 sono stati rimossi dalla lista del sito Apple. Niente iOS 10 per loro, dunque.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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