Secondo quanto riportato dal The Wall Street Journal (via 9to5mac), Apple avrebbe chiesto a Bob Mansfield di guidare il progetto “Titan”, relativo alla tanto chiacchierata Apple Car. Mansfield era andato in pensione dopo aver guidato la realizzazione di diversi progetti, come il MacBook Air, l’iMac e l’iPad, negli anni in cui Steve Jobs era alla guida della società. Anche se non aveva mai avuto un ruolo mediatico forte, negli ultimi anni aveva percorso un graduale disimpegno dalle gerarchie di One Infinite Loop, passando nel 2012 dal ruolo di SVP of Hardware a SVP of Technology, per poi cambiare ancora nel 2013 verso una mansione più di consulenza tecnica che dirigenziale (in questa nuova veste pare abbia contribuito anche allo sviluppo di Apple Watch).
Naturalmente, questo ritorno in un progetto così importante per il futuro della società non è stato ufficializzato da Apple, data la “segretezza” dietro le operazioni, ma stando a quanto riferito al WSJ da alcuni dipendenti molti dei manager coinvolti in “Titan” adesso rispondono a Mansfeld. La notizia giunge dopo l’indiscrezione circolata nei giorni scorsi secondo cui il progetto della Apple Car starebbe subendo dei rallentamenti e la cui finalizzazione sarebbe stata rimandata dal 2020 al 2021.
La scelta di richiamare una persona come Mansfield dal pensionamento potrebbe avere una doppia lettura. Da un lato, infatti, sarebbe interpretabile come un segnale di debolezza, nel senso che allo stato attuale Apple non avrebbe al suo interno un’altra figura di esperienza equivalente per poter gestire un progetto in stato di crisi; dall’altro potrebbe riflettere l’indice dell’interesse, degli investimenti e delle forze che l’azienda sta mettendo in campo per portare sul mercato, nel miglior modo possibile, il primo veicolo made in Cupertino.