Recensione: Minix Neo C, l’hub USB-C portatile più completo che c’è

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La porta USB-C si sta diffondendo con discreta rapidità in ambito mobile, mentre tra i computer è ancora difficile da trovare. Io ho imparato ad apprezzarla con il MacBook Retina, dove di certo si avvertono i limiti di una singola porta ma si ha la comodità di poter ricaricare ovunque il computer portandosi un semplice cavo standard. Inoltre si può piazzare una dock station in casa o in studio ed ottenere tante porte e alimentazione collegando un unico cavo, cosa che non è possibile con gli altri MacBook. Sul Pro Retina 15″, ad esempio, devo usare sia il cavo Thunderbolt che il MagSafe per ottenere lo stesso risultato.

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L’hub Minix Neo C è il più completo che io abbia trovato tra quelli per il mobile, senza andare su soluzioni con trasformatore e spina. Questo è disponibile in due versioni che differiscono solo per l’uscita video: HDMI 4K per una e VGA FullHD per l’altra. Entrambe si trovano su un lato lato lungo, vicino alla USB-C che funziona sia per la connessione di dispositivi che per veicolare l’alimentazione e la ricarica della batteria del MacBook.

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La costruzione di questo hub è certamente tra i suoi punti di forza. La struttura, per quanto sia molto leggera, è caratterizzata da un blocco unico di metallo con aperture precise in corrispondenza delle porte. Non ci sono cedimenti o incertezze, è davvero eccellente da questo punto di vista. Sul lato corto si trova la porta Gigabit Ethernet, elemento che più di tutti differenzia il Neo C dagli altri hub più economici.

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Sull’altro lato lungo si trovano invece due USB 3.0, slot microSD ed SD. Le porte non sono molto spaziate ma neanche troppo vicine, ma avrei preferito averne una per lato al fine di limitare possibili intralci. Connessi tutti gli elementi possibili, ecco il risultato:

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La porta Ethernet è l’unica che richiede l’installazione di driver (questo il link), ma poi viene regolarmente riconosciuta dal MacBook come la ASIX AX88179:

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Ho fatto diverse prove con l’hub Minix Neo C, così come con tutti gli altri testati negli ultimi mesi, ed ho raggiungo la conclusione che il MacBook 2015 (non ho ancora provato il 2016), fatichi ad alimentare correttamente tutte le porte che la USB-C consente di ottenere. In realtà se noi colleghiamo l’hub e poi aggiungiamo uno per uno diversi elementi in cascata, tutto funziona regolarmente. I problemi si presentano con le connessioni e sconnessioni future, perché capita che non vengano riconosciuti tutti o parte dei dispositivi. Se intendiamo sfruttare tutte le porte in contemporanea converrà quindi collegare anche l’alimentazione, che consente di stabilizzare l’efficienza e le prestazioni dell’hub.

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Conclusione

Il bello del Minix Neo C è che sostituisce praticamente ogni porta di cui potremmo aver bisogno. Ethernet, USB, HDMI, USB-C e persino SD e microSD, ognuna con il suo slot. Possiamo portare con noi solo lui ed essere consapevoli di avere tutte le possibilità di collegamento necessarie. Senza alimentazione regge discretamente bene ed eventuali limiti sono dovuti al MacBook. Capita infatti di dover scollegare e ricollegare alcuni device, se non riconosciuti, e perfino di riavviare il Mac in alcuni casi, ma è un problema che si ha anche con gli altri hub in commercio. Sulla scrivania, invece, dopo aver messo un cavo USB-C di ricarica, possiamo affidargli molto più carico con un buon grado di sicurezza. Peccato che il cavo di connessione al portatile sia così corto, altrimenti avrebbe potuto sopperire egregiamente anche ad esigenze di postazioni fisse, dove è preferibile avere tutti i cavi nascosti dietro il monitor. Il prezzo di 89€ su Amazon è un discreto deterrente, ma se consideriamo la sommatoria dei dispositivi che servono per avere tutte queste porte, credo che il vantaggio di un prodotto unico e compatto possa fare la differenza.

PRO
+ Piccolo e leggero
+ Costruzione eccellente
+ Ricchissimo di connessioni
+ Adatto sia in mobilità che sulla scrivania
+ Uscita HDMI 4K
+ Porta Gigabit Ethernet
+ Slot microSD ed SD dedicati

CONTRO
- Prezzo elevato

DA CONSIDERARE
| Non sempre i dispositivi vengono riconosciuti al primo colpo (ma succede anche con gli altri hub su MacBook)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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