Che non ci troviamo davanti al migliore anno dell’iPhone, lo sappiamo già. Negli ultimi mesi il dispositivo Apple ha tirato il freno, concedendo terreno a una Samsung più agguerrita che mai e che compete non solo in termini quantitativi. L’arrivo del modello SE, in attesa della nuova generazione top di gamma, non ha tamponato il calo delle unità vendute. Questo è almeno ciò che traspariva dalle trimestrali. Guardando al solo mese di giugno, però, gli ultimi dati rilasciati da Kantar mostrano una situazione decisamente più incoraggiante.
Dei 5 mercati europei principali, in tre presentano una ripresa delle quote di mercato, con robusti incrementi rispetto allo stesso mese del 2015. In Gran Bretagna molto del merito va proprio all’iPhone SE, che ha venduto leggermente più del 6s e ottenuto il primato rispetto gli altri smartphone in commercio. Italia e Spagna registrano invece flessioni, seppur non esagerate; nel nostro Paese, possiamo notare come nel giro di un anno Android abbia assistito a una forte crescita, ottenuta grazie all’approdo di tanti ex-utenti Windows, su cui ritorneremo in finale del post. Anche negli USA iOS torna a crescere e anche qui deve parte del risultato a SE. Ma non è stato il più venduto: a prendersi la medaglia d’oro è stato proprio il 6s, che ha battuto la strenua concorrenza del Galaxy S7. Permane segno negativo, invece, in Cina e Giappone. Nel primo in particolare, come prevedibile, Huawei e Xiaomi stanno aumentando sempre più il loro consenso nel mercato interno, grazie a dispositivi ben riusciti su tutti i fronti.
Dati che in quel di One Infinite Loop non faranno di certo festeggiare, visto che delle aree di perdita ci sono, ma trasmettono quantomeno maggiore tranquillità su un settore che non ha davvero voltato le spalle all’iPhone come si pensava. Più semplicemente, come già osservato in altri articoli, sembra attendere da Apple qualcosa che faccia nuovamente scoccare la scintilla. Un’opportunità che non sembra invece essere concessa a Windows: perdite secche ovunque, eccetto il Giappone, dove solo di recente la versione Mobile ha debuttato e una spinta iniziale è più che comprensibile. Ma parliamo di piccole realtà locali, come NuAns, Freetel, VAIO (ormai da tempo fuori l’orbita Sony); i grandi nomi rimangono e probabilmente rimarranno ancora molto freddi. Il tonfo più poderoso del sistema Microsoft è proprio qui in Italia, nazione considerata a lungo beniamina. Il celebre app gap prosegue e, in generale, il progressivo disinteresse che da Redmond si percepisce verso il mercato smartphone consumer non contribuisce a far sperare in miracolose riprese. Il duopolio Android-iOS potrà quindi dormire sonni tranquilli anche in futuro.