Ad inizio anno abbiamo testato il Redmi Note 3, uno smartphone economico che si è rivelato al di sopra delle aspettative. Xiaomi non lascia passare un mese senza una nuova presentazione ed oggi è il turno del suo successore, ovvero il Redmi Note 4.
La somiglianza con il precedente è tanta, ma vi è una maggiore cura costruttiva. A differenza del 3, che aveva un frontale completamente piatto ed un retro arrotondato, il 4 presenta un vetro 2.5D sul davanti ed un profilo più squadrato sui lati, con un taglio che rende il design più teso e slanciato. Le dimensioni rimangono sostanzialmente analoghe dato il display da 5,5″ Full HD, ma l’hardware fa un corposo balzo in avanti. Invece del SoC Helio X10 abbiamo l’X20, che offre prestazioni superiori del 60% con frequenza operativa di 2,1GHz e dieci core. La GPU è la Mali T880 MP4 da 700MHz.
Sul retro troviamo il sensore d’impronta ed una fotocamera da 13MP con doppio flash LED, mentre lo speaker è stato riposizionato sul basso per non essere offuscato quando si poggia. I dettagli tecnici sul sito del produttore non sono moltissimi, ma sappiamo che vi saranno due modelli, uno con 2GB di RAM e 16GB di storage e l’altro con 3/32GB, entrambi con Dual SIM e possibilità di espansione con microSD (o l’una o l’altra cosa). La batteria è stata leggermente incrementata, da 4000 a 4100 mAh, facendo immaginare un’autonomia eccellente visto che risultava essere già buona sul precedente.
La struttura fullbody in metallo occupa 151 x 76 x 8.35mm e pesa 178g, per cui non è un dispositivo ultra sottile o particolarmente leggero, ma le specifiche sono molto interessanti per il prezzo. Si prevede infatti circa 160€ per quello da 16GB e 220€ per quello da 32GB, anche se bisognerà attendere qualche settimana prima che questo si stabilizzi.
Nero con retro grigio scuro oppure bianco con retro oro o grigio chiaro, sono le tre colorazioni disponibili, mentre a livello di OS monterà Android con la nuova MIUI 8, che proprio ieri ha raggiunto la prima versione stabile ufficiale nella sua variante global.