Recensione: Morefine M1S, il PC Stick sempre in tasca a meno di 100€

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Per quanto Apple ci stia facendo sudare con gli aggiornamenti hardware dei Mac, non ho mai preso seriamente in considerazione l’idea di un passaggio a Windows o Linux (e derivati). Tuttavia in questi due mondi si assiste ad una maggiore sperimentazione, dettata dalla varietà di produttori e dalla loro esigenza di emergere e differenziarsi dalla concorrenza, ed è una cosa che attira il mio animo geek. Molto spesso i tentativi di fare qualcosa di diverso finiscono per rivelarsi fallimentari, ma da appassionati di tecnologia non possiamo ignorarli. Mi viene in mente la promessa di Continuum di Microsoft, un’idea bellissima ancora lontana dall’essere effettivamente utile. Una delle cose che mi è sempre mancata in casa Apple è la possibilità di un mini computer a basso costo (hackintosh esclusi), utile per un media center o una postazione snella destinata ad operazioni basilari, come navigazione internet o redazione di documenti. Un tempo usavo un Mac mini collegato al TV per questo scopo, ma alla fine ho optato per un iMac 21,5″ che funge da server web/plex e postazione d’appoggio per la famiglia, mentre in salotto c’è la Apple TV. Questa è molto comoda per la fruizione di contenuti, e sottolinea la tradizione Apple di realizzare dispositivi ad hoc per ogni esigenza, ma se ci guardiamo intorno esistono soluzioni più flessibili ed economiche.

Forse ricorderete che Jobs, parlando di netbook, disse che non sapevano come costruire un computer da $500 che non fosse un bidone. Ma le cose cambiano in fretta in questo mondo e le affermazioni passate vanno prese con le dovute cautele. Dopotutto, a voler essere pignoli, si potrebbe asserire che il MacBook del 2015 sia un bidone in termini di prestazioni (non è una critica, io l’ho amato e lo possiedo tutt’ora), eppure costa ben più di $500. Va detto inoltre che l’attuale Mac mini parte da 569€ e non sono tanti, ma andando a guardare l’hardware viene effettivamente da piangere: HDD meccanico, 4GB di RAM e Intel Core i5 da 1,4GHz di quarta generazione (Haswell). Siamo d’accordo, è sempre un Mac, per cui è una macchina efficiente e realizzata in modo ineccepibile, tuttavia offre troppo poco per quello che costa e costa troppo per essere considerato come acquisto aggiuntivo, da buttare sotto il TV o portare in vacanza.

Compute-Stick

I mini PC/Nuc non sono una novità, ma al CES del 2015 Intel ha presentato qualcosa di ancora più azzardato, ovvero i Compute Stick. Non si può certo dire che siano stati un successo, sono in pochi a conoscerli e ancora di meno ad averli acquistati, ma l’idea di avere un computer quasi completo nelle dimensioni di una chiavetta è certamente intrigante. Non immaginatevi proprio una pendrive (anche perché oggi ce ne sono di piccolissime), ma quello che ho provato io misura solo 11 x 4 x 1,3 cm. L’architettura scelta inizialmente è stata la Atom, ma sappiamo che Intel l’ha successivamente abbandonata, per cui i nuovi modelli in arrivo saranno dotati di più performanti Core M. Tuttavia questo si traduce in un aumento del prezzo, infatti il modello Intel STK2m3W64CC costerà circa 400€, mentre il più economico con Atom Z3735F, 2GB di RAM e 32GB di storage si compra attualmente con 120€. Ovviamente le prestazioni sono ben diverse, ma se ritorniamo a pensare all’idea originale, di semplice navigazione web e fruizione di contenuti, non si rimarrà delusi. Il problema dei primi esemplari e, più in generale, di questo tipo di soluzioni fanless, è che le prestazioni si riducono sotto stress, quando la temperatura aumenta ed entra in gioco il thermal throttling. Per questo motivo sulle versioni migliori si trova – per assurdo – anche una piccola ventola, il cui apporto risulta incredibilmente utile.

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Scegliendo i modelli di Compute Stick di marche secondarie, ma sempre realizzati con hardware Intel, si riesce a risparmiare parecchio. Io ho trovato su Tinydeal il top di gamma Morefine M1s ad un prezzo inferiore del più scadente marchiato dal chip maker di Santa Clara. Sotto la sua leggera scocca di policarbonato si trova un Atom X5 Z8300 Cherry-Trail quad-core da 1,44GHz (che sale fino 1,84Ghz), 4GB di RAM DDR3 e 64GB di memoria eMMC.

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A sinistra una porta USB 2.0 e a destra una USB 3.0

A completare la dotazione troviamo Bluetooth 4.0, Wi-Fi 802.11 b/g/n (dual band), una porta USB 2.0, una USB 3.0, lettore microSD e, naturalmente, l’uscita video HDMI. L’alimentatore si collega di lato ed arriva con l’adattatore per la presa italiane.

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La prolunga HDMI consente di attacarlo nel verso che si preferisce

Nella piccola confezione si trova anche una prolunga HDMI, corta ma utilissima per posizionare il “PC” in verticale, senza occupare spazio in profondità dietro il TV. Il sistema operativo installato è Windows 10 Home, che arriva con le sole lingue inglese e cinese. Scegliendo la prima si ha poi la possibilità di aggiungere l’italiano, seppure Microsoft sembra si sia data da fare per rendere l’operazione complicatissima. Per ottenere tutto il sistema con la nostra lingua, Cortana inclusa, ci si perde un sacco di tempo e si deve passare da almeno 3 menu diversi e scaricare contenuti aggiuntivi che vanno ricercati manualmente. Mi è capitato di eseguire questa procedura più di una volta e mi stupisco sempre di quanto sia illogica e confusa. Non bastava un singolo menu per la scelta con i download aggiuntivi proposti in automatico? Dopo aver risolto, però, mi sono accorto che la licenza di Windows non era più valida, evidentemente perché legata al paese e al suo idioma. Per fortuna ne avevo già una, altrimenti sarei stato costretto ad acquistarla (anche se molti risolvono con il classico Toolkit).

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Porta microSD e Micro-USB per l’alimentazione

Collegato l’alimentatore Micro USB alla corrente elettrica (ma ho visto che funziona anche con le batterie portatili), si inserisce il connettore HDMI sul TV e il gioco è fatto. Almeno così potrebbe sembrare, ma in realtà servono dispositivi di input. Tastiera e mouse con filo non li ho neanche presi in considerazione, mi sembravano una scelta paradossale vista la destinazione d’uso, ma ho deciso di evitare anche quelli Bluetooth. Ho infatti notato che Windows non “aggancia” immediatamente all’avvio questi device, per cui la prima configurazione del PC non si riusciva ad eseguire.

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Rii Mini i25 – Air Mouse

Prima ancora di perderci del tempo, ho deciso di utilizzare come unico controller l’Air Mouse Rii Mini i25 (recensione) che avevo già in casa, perché questo si abbina da solo col suo ricevitore USB e funziona fin dal primo attimo di accensione del computer, consentendo anche l’accesso all’UEFI (vi si entra con Esc). Le opzioni qui non sono molte, ma si può impostare una password, selezionare l’ordine di avvio ed attivare l’accensione automatica alla connessione dell’alimentazione.

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Superati questi due scogli ho iniziato ad usare il Morefine M1s e ad eseguire qualche benchmark. Poco sopra l’ho chiamato un computer “quasi” completo, ma in realtà le limitazioni effettive non sono tantissime. Certo le prestazioni rappresentano un netto spartiacque, tale per cui non si potrà adoperare per carichi di lavoro pesanti, ma il problema più fastidioso che ho riscontrato è un altro. Sulla porta USB 3.0 non digerisce memorie che richiedono molta energia. Non ho trovato ancora un metodo preciso per capire cosa vada e cosa no, perché ad esempio una pendrive come la Lexar Jumpdrive S23 lo manda in tilt (si connette e sconnette all’infinito), mentre la più piccola Jumpdrive S45 USB 3.0 da 128GB funziona a pieni giri senza alcun problema. Ritengo sia un problema di alimentazione, per cui escluderei la possibilità di connettere HDD meccanici, specie quelli autoalimentati, mentre un SSD portatile come il Lexar DD512 funziona alla grande.

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Dopo alcuni giorni ho sostituito l’Air Mouse con il più completo Rii Mini i28 One, sempre con layout italiano, che ha più tasti a disposizione, una forma adatta per la scrittura a due mani, un piccolo trackpad e il microfono integrato, che viene riconosciuto da Windows e funziona perfettamente con Cortana senza dover installare nessun driver. Inoltre ha un’uscita jack da 3,5mm a cui si possono collegare cuffie o auricolari. Ma torniamo a parlare del PC Stick, che io ho “farcito” utilizzando tutte le porte a disposizione. Ho inserito una microSD da 64GB che va proprio a filo, la già citata pendrive da 128GB nella porta USB 3.0 e il dongle wireless dell’Air Mouse in quella 2.0. Non ho dunque porte libere, ma ho un totale di 256GB di memoria, riuscendo ad archiviare diversi dati senza problemi.

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Rii Mini i28 One – Air Mouse + Morefine M1S

Dal punto di vista delle prestazioni, lo Z8300 è sostanzialmente equivalente al Z3735F, ma va un po’ meglio sulla grafica. Io l’ho usato su un TV UHD, che ha pilotato egregiamente a risoluzione piena, con caratteri al 200% e frequenza di refresh massima di 30fps (gestendo anche valori intermedi e decimali). In alternativa si può optare per il Full HD fino a 60fps che è un po’ più fluido. Tutto dipende dalle caratteristiche dello schermo e dalle proprie preferenze. Ma cosa ci si può fare con un computer del genere?

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Prestazioni su Geekbench 3 e della memoria interna da 64GB

Per prima cosa è molto molto interessante la sua estrema portabilità. Occupando un solo piccolo scompartimento in una borsa o zaino, possiamo avere con noi un computer fatto e finito: basterà un qualsiasi TV, monitor o proiettore dotato di HDMI per essere operativi. Volendo non serve neanche l’alimentazione se si possiede una buona batteria portatile. Io l’ho usato sul TV di casa a mare questa estate, ma negli spostamenti l’ho avuto sempre con me e l’ho adoperato anche nelle stanze degli hotel in cui ho pernottato.

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Tutto l’armamentario occupa davvero pochissimo spazio, sta anche in un borsello

Gli impieghi sono praticamente infiniti avendo un sistema operativo desktop e devo dire che ci si può fare un po’ di tutto con esclusione dei giochi. Ovviamente quelli semplici girano, ma non gli si può chiedere di più. La mia personale destinazione d’uso è stata mista, con prevalenza di navigazione web “familiare” dal divano, controllo posta e social network, ma soprattutto l’ho trasformato in un server multimediale.

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All’inizio pensavo fosse impossibile, ma invece è riuscito a reggere tranquillamente anche Plex, servendo i contenuti fino al Full HD in modo fluido sulla rete Wi-Fi. Non ho potuto provare con i 4K, ma la resa è stata al di sopra delle aspettative, effettuando anche transcodifica con il burn-in dei sottotitoli.

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La piccola ventolina si è dimostrata molto silenziosa, al punto che non l’ho mai avvertita, anche nei momenti di massimo carico. Ovviamente con l’Air Mouse non è che ci si muova alla velocità con cui si potrebbe su una scrivania con tastiera e mouse tradizionali, ma l’ho provato anche in quel senso e la risposta è più che sufficiente. Per vederlo in crisi ho dovuto mandare in esecuzione Geekbench e avviare contemporaneamente due video di YouTube su due diversi browser (Chrome e Edge), costatando un calo del clock dopo circa 15 minuti, che lo ha fatto scendere fino ad un minimo di 0,86GHz.

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Bisogna proprio metterlo sotto stress per vedere una riduzione del clock

Senza un benchmark in background, la ventola svolge bene il suo lavoro e il thermal throttling quasi non si avverte. Ovviamente tutto questo vale per usi adatti ad un computer del genere, perché non è proprio il caso di installarci Premiere e tentare un montaggio video. Qui siamo nel regno della fruizione audio/video, navigazione, creazione documenti, ecc.. ma se bisogna modificare un po’ una foto ci si riesce senza problemi. Altri possibili impieghi sono la videoconferenza, piazzando una webcam sopra il monitor, oppure per le presentazioni, che si riescono a controllare divinamente con un dispositivo come l’Air Mouse.

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Conclusione

Personalmente vedo il Morefine M1S come un jolly, un dispositivo che si acquista con un piccolo sforzo e che può tornare utile in mille circostanze. Io l’ho usato addirittura come server, ma può essere anche un ottimo client, rendendo smart un vecchio TV. Non vi piace Windows? Potete installarci Linux o magari Remix OS. La cosa bella è che ci si può fare di tutto, il limite è solo l’immaginazione. Ad onor del vero anche le prestazioni sono un limite, perchè escludono alcuni impieghi avanzati, ma finché si tratta di gestire file, internet e multimedia, si viaggia sereni. Il prezzo di questo interessante PC stick è di 94,36€ su Tinydeal, cifra davvero contenuta in relazione alla comodità offerta.

PRO
+ Dimensioni molto compatte
+ Buona dotazione di RAM e memoria
+ Piccola ventola silenziosa per limitare il thermal throttling
+ Pratica prolunga per connetterlo senza occupare spazio dietro il TV
+ Monta sistemi operativi x86 completi (Windows, Linux, ecc..)
+ Si alimenta via Micro-USB
+ Comodissimo da portare in giro ed attaccare al volo su monitor, TV o proiettori
+ Ottimo prezzo

CONTRO
- Non riesce ad alimentare tutti i dischi esterni (ok con pendrive ed SSD)
- Windows 10 non è originale e con licenza italiana

DA CONSIDERARE
| Consiglio l’acquisto di un AirMouse Wireless (non Bluetooth) per un controllo rapido
| Le prestazioni sono contenute, ma valide per il prezzo in gioco

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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