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In un evento appena tenutosi a New York, Sony ha svelato la nuova A6500. Chiarisco subito che, secondo le mire dell’azienda, questa va a posizionarsi sopra la recentissima A6300, ragione per cui loro non la considerano una sostituta ma un modello a parte. La differenza è anche sottolineata dal prezzo, che sarà di 1700€ per il solo corpo. È migliorata in diversi aspetti, lo vedremo a breve, ma il punto è che e sempre la stessa A6xxx. La chiamano una “linea di fotocamere”, ma difficilmente chi ha acquistato la A6300 da febbraio ad oggi sarà contento di questa novità, e non avrebbero tutti i torti considerato che la precedente ha solo 6 mesi di vita. Periodo nel quale è stato anche difficile trovarla, per giunta. C’è chi è riuscito a comprarla proprio un paio di mesi fa, perché era il top dell’APS-C di casa Sony, ed oggi si ritrova con un nuovo modello che è più top del top. Per non parlare dei negozianti che hanno provato a farne ingenti scorte per evitare di rimanere a secco, ed ora non è detto che riusciranno a venderle (e allo stesso prezzo).

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A6000, A6300 e A6500 a confronto

Ecco di cosa parlavo nel mio articolo di oggi sulle discutibili politiche di prodotto di Sony. Sarebbe bastato progettare un corpo leggermente diverso, magari più ampio per meglio sopportare il peso dei suoi obiettivi, con la doppia ghiera che ci stanno facendo agognare, un doppio slot SD di memoria e un battery grip per aumentare l’autonomia, chiamarla A7000 e tutti sarebbe stati contenti. E invece no, ci troviamo con un modello che è evidentemente un upgrade di quello presentato pochi mesi fa ma con alcune migliorie che potevano benissimo essere inserite nel precedente. Mi riferisco essenzialmente a due cose: stabilizzazione a 5 assi sul sensore e touchscreen. Elementi che ritengo importantissimi personalmente, ma che aggiunti ora, dopo così poco tempo, risultano quasi un insulto per chi ha preso la A6300 i primi giorni a prezzo pieno. Chi invece valuta la A6500 oggi, non può che essere attratto dalle sue specifiche tecniche. Abbiamo un sensore APS-C da 24MP, un AF da 425 punti con un nuovo e più veloce processore, una stabilizzatore a 5 assi che promette 5 stop di guadagno, il touchscreen per impostare il punto di messa a fuoco anche mentre si inquadra dal mirino, raffiche da 11fps, video 4K interno, Full HD fino a 100fps, profili flat e tanto altro. Sarà disponibile da dicembre, al prezzo già anticipato di 1700€.

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Nello stesso evento è stata anche annunciata la RX100 V, ultima evoluzione della fortunata serie di compatte prosumer. Questa mantiene il sensore “stacked” da 1″ con DRAM dedicata ma ottiene un nuovo processore destinato all’AF, che promette di essere il più veloce della sua categoria con soli 0.05 secondi di reazione. Questo ha inoltre 315 punti a rilevamento di fase, con una copertura di oltre il 65% del frame e registra fino a 24 scatti al secondo, con un otturatore elettronico che raggiunge 1/32000 (e possiede funzionalità anti-distorsione). Ottimo il comparto video, con 4K e slow-motion (a risoluzioni inferiori) fino a 500fps, senza dimenticare gli immancabili profili flat. L’obiettivo è il tradizionale 24-70mm f/1,8-2,8 e non cambiamento neanche il mirino a scomparsa e il display articolato. Quest’ultimo non è ancora touchscreen, cosa che magari ci proporranno tra 6 mesi con la Mark VI… Il nuovo gioiellino tecnologico di casa Sony sarà disponibile da ottobre, ad un prezzo consigliato di 1200€.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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