In una intervista rilasciata a BuzzFeed, il CEO di Apple Tim Cook ha nuovamente rimarcato che fra la realtà aumentata e quella virtuale preferisce decisamente la prima. Il motivo è presto detto: mentre la realtà virtuale, in virtù di come essa stessa è strutturata, limita il contatto umano, quella aumentata, invece, lo favorisce. Del resto, due soggetti che si incontrano virtualmente possono trovarsi in due luoghi diversi, anche agli antipodi, e, pertanto, il loro incontro sarà solo simulato.
La realtà aumentata, invece, implica che entrambi gli interlocutori si trovino nello stesso luogo, interagendo fra loro e con gli oggetti simulati. La realtà aumentata, chiosa Cook, favorisce ed amplifica il contatto umano, anche se le prime applicazioni di massa potranno essere concretamente apprezzate fra qualche tempo.
Questa non è stata la prima esternazione di Cook a favore della realtà aumentata, anzi: già durante la call dei risultati fiscali del terzo trimestre 2016 il CEO aveva espresso il suo interesse per la tecnologia. Tra l’altro, pare che Apple sia in trattative con diverse società che si occupano di implementarla in soluzioni concrete e alla portata di tutti. Fino a che da Cupertino non ne mostreranno le potenzialità nell’uso quotidiano, chi vorrà provarne i benefici potrà acquistare a ben più 3.000 € gli HoloLens di Microsoft.