No, Apple non è come la celebre famiglia del Mulino. Per quanto grande, famosa e molto apprezzata, in fondo è un’azienda come tutte le altre, fatta di divisioni non solo gestionali, ma anche effettive con tanti microcosmi anche a un ufficio di distanza e non sempre conciliati tra loro. Lo scorso aprile era emerso un pesante report riguardo agli screzi tra i gruppi di sviluppo per Siri e iCloud, rallentando la crescita tecnica dei servizi sulla nuvola di Cupertino. Per risolvere definitivamente la questione, Eddy Cue sembra aver deciso di puntare sull’unione forzata, coinvolgendo ben più di due team.
A pubblicare i piani ci ha pensato Mark Gurman su Bloomberg, illustrando innanzitutto la situazione attuale. In aggiunta alle lotte di potere, qualsiasi collaborazione viene resa difficoltosa dal fatto che i gruppi di lavoro sono dislocati al di fuori del quartier generale, spezzettati in vari altri uffici tra Cupertino e Sunnyvale. L’unione verterà proprio nel portarli tutti nello stesso luogo, e non sarà il nuovo Campus. Col massiccio trasferimento di impiegati che si prospetta (al punto che i piani originari per gli interni del Campus sarebbero cambiati prevedendo una maggiore presenza di open space), Cue ha convinto gli altri dirigenti Apple a riconvertire One Infinite Loop come sede centrale delle iniziative cloud. Un po’ ricalcando quel che si vede nelle sfide di sopravvivenza di alcuni programmi televisivi, ciò costringerà i team sinora rivali tra loro a confrontarsi positivamente e cooperare per l’obiettivo comune, ovvero competere con gli altri grandi attori dell’ambito cloud come Amazon, Google e Microsoft.
I traslochi inizieranno nel 2017, ma questo non significa ovviamente che nel frattempo il lavoro in corso si ferma. Sta infatti procedendo lo sviluppo della nuova piattaforma cloud, nome in codice “Pie”, su cui presto si poggeranno Siri, iTunes/Apple Music ed Apple News, riducendo in modo sensibile la dipendenza da fornitori terzi. Altre aree, come Mappe, effettueranno la transizione un po’ più in là, durante i prossimi anni. Il progetto “McQueen”, già menzionato in precedenti articoli, è invece dedicato all’archiviazione delle foto. Vedremo se tutte queste mosse sia tecniche sia organizzative permetteranno ad Apple di fare un salto di qualità nella sua offerta online, ormai elemento imprescindibile per tutti i colossi del settore tecnologico.