Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Alessandro Gambogi, Alessandro Rodolico, Andrea Magnoli, Maurizio Martinetti, Alberto Bailoni, Ivan Vannicelli, Riccardo Innocenti.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Rivoluzione o evoluzione? Mettiamo da parte le etichette e parliamo degli AirPods. I primi auricolari senza fili di Apple non ne hanno proprio nessuno, neanche quello che tipicamente collega il destro al sinistro. Questo tipo di soluzione, messa in opera da diversi produttori già da qualche tempo, richiede molta più tecnologia di quanta ve ne sia nei tradizionali auricolari Bluetooth, perché ognuno di essi deve avere la propria batteria e bisogna gestire la connessione tra di loro ed il sync del segnale audio. Come già anticipato, Apple non è la prima a proporre qualcosa del genere. Noi abbiamo provato i pessimi Syllable D900S e gli apprezzabili Ear-In True Wireless Earbuds, ma i più noti sono certamente gli IconX di Samsung. Questi ultimi hanno un prezzo di listino superiore ai 200€, ma sono molto diffusi perché l’azienda li ha regalati a destra a manca con Note 7 e più di recente anche con S7 ed S7 Edge. Più avanti vedremo brevemente in cosa si differenziano, ma ora concentriamoci sugli AirPods.

apple-airpods-11

Arrivano in una piccola scatola di cartone con sezione quadrata, sul cui coperchio sono stampati gli auricolari in rilievo a dimensione reale. All’interno il primo elemento che si noterà è la custodia di ricarica, un piccolo parallelepipedo con angoli completamente arrotondati che, come suggerisce il nome, è sia una custodia da trasporto che una base di ricarica. Questa non è solo un tramite per l’alimentazione veicolata dalla porta Lightning posta in basso (il cavo è fornito in dotazione), ma contiene anche una batteria che carica gli AirPods 4 o 5 volte.

apple-airpods-15

Con un gesto che mi ha richiamato alla mente il mio fidato Zippo, si apre la custodia e si scoprono i due auricolari. Questi sono mantenuti in posizione da una precisa sagomatura e da piccoli magneti, grazie ai quali non si rischia di perderli. Inoltre l’aggancio magnetico rende semplice rimetterli al loro posto e ci restituisce un po’ di quella magia che abbiamo perso con il mai abbastanza compianto MagSafe sui portatili.

apple-airpods-5

Appena si apre la custodia vicino ad un iPhone, vedremo comparire la richiesta di abbinamento. Tutto ciò è merito della tecnologia di prossimità iBeacon, che abbiamo già avuto modo di provare nel setup della Apple TV 4G tramite iPhone e che qui risulta implementata al meglio delle sue possibilità. Il pairing avviene davvero in un attimo e siamo già pronti per indossare ed usare gli AirPods.

apple-airpods-8

La forma è quasi identica a quella delle EarPods con filo, anche se la “bacchetta” in basso è più pronunciata per contenere le piccole batterie. Non si tratta di auricolari in-ear e, dunque, non c’è il tipico gommino di diverse dimensioni che “tappa” il condotto uditivo creando isolamento acustico di tipo meccanico. Ci sono diverse scuole di pensiero in merito ed infinite orecchie con altrettanti gusti, ma personalmente tendo a prediligere gli in-ear per una questione di stabilità. Per lo stesso motivo non ho mai apprezzato davvero gli EarPods, che rimangono mobili nelle mie orecchie e basta strattonare leggermente il filo per farli cadere.

apple-airpods-16

Con gli AirPods la sensazione di base è simile, ma l’effetto diametralmente opposto. L’assenza del filo ha diverse ripercussioni positive, in quanto non c’è il rischio che si impigli da qualche parte o che lo si solleciti durante i movimenti. Inoltre è un peso in meno che grava sull’auricolare e, di conseguenza, si ha quasi l’impressione di non aver nulla nelle orecchie. Il rischio è dimenticarsi perfino di averli indosso, cosa a cui stare particolarmente attenti perché se si staccano, togliendo un cappello o un cappuccio, non si avverte quasi nulla. Stessa cosa usandoli a letto, con la testa sul cuscino, perché girando la testa si fa presto a perderli. Tuttavia li ho trovati molto più stabili rispetto gli EarPods e con i movimenti normali del quotidiano reggono benissimo. Direi anche nel caso di una corsetta, ma eviterei di usarli con attività più dinamiche.

apple-airpods-13

In questi giorni li ho indossati al mattino e tolti solo di rado fino a sera, lasciandoli accesi anche quando non stavo ascoltando musica, solo per essere pronto a rispondere comodamente al telefono o interrogare Siri. Tutto ciò è possibile poiché non danno affatto fastidio e, non essendoci il cavo, mancano anche tutti quei fastidiosi rumori che siamo abituati a sentire muovendolo. Ma c’è un ulteriore vantaggio, che è tale se si guarda la cosa in termini di praticità. Mi riferisco proprio al fatto che non occludono completamente il condotto uditivo, per cui attutiscono poco i suoni esterni che possiamo udire perfettamente se non c’è musica in riproduzione. Quindi possiamo parlare, avvertire la presenza di un’auto e persino il cinguettio degli uccelli.

apple-airpods-10

Quando si fa partire la riproduzione, invece, l’ottimo volume raggiungibile ci consente di avere il giusto distacco, tale per cui solo i rumori forti ci daranno fastidio. Il livello di immersione è sufficiente, certo non è l’effetto avvolgente che si ha con auricolari in-ear e tip memory foam, ma per molte persone questo è considerabile come un vantaggio. Mi riferisco cioè alla possibilità di portare con sé la musica, i podcast o le telefonate, senza però rischiare di non sentire il campanello o un allarme.

apple-airpods-6

Parliamo un po’ meglio di esperienza d’uso, aspetto che Apple è riuscita a perfezionare notevolmente, pur lasciando alcuni punti migliorabili. Oltre al semplice e curato abbinamento, una grande comodità è che i nostri AirPods verranno agganciati direttamente all’account iCloud e resi disponibili automaticamente sugli altri dispositivi che lo usano. Non tutti, però, infatti li ho trovati già abbinati su iPad ed Apple Watch, ma non su Apple TV. Immagino si tratti di una scelta ponderata, ma così su due piedi non ne capisco il motivo. Forse i primi sono considerati dispositivi personali ed il secondo per tutta la casa? Avrebbe senso, in realtà, ma allora dovrebbero anche consentirci la multiutenza su Apple TV…

apple-airpods-7

Passando ad aspetti più concreti, sugli AirPods non ci sono tasti di alcun tipo e neanche superfici a sfioramento. L’accensione è automatica quando si tolgono dalla custodia e il successivo abbinamento al dispositivo richiede pochissimi istanti, al punto che mentre squilla il telefono si fa in tempo ad indossarli e rispondere alla telefonata. Per altro è anche possibile usare un auricolare singolo, perché tanto i microfoni sono presenti su entrambi. Quando se ne toglie uno si mette automaticamente in pausa e queste sono tutte cose che gli AirPods “capiscono” grazie ad un insieme di sensori, ottici e di accelerazione, orchestrati dal chip W1.

apple_w1

L’unico comando attivo che possiamo impartire è quello del doppio tocco, il quale viene recepito non da una superficie touch ma dall’accelerometro. Possiamo “colpire” qualsiasi parte dell’auricolare, sia il destro che il sinistro, andando di default ad attivare Siri. Dalle impostazioni, però, possiamo anche scegliere di usarlo per il play/pausa oppure di disattivarlo completamente. Questo è il più grande limite che ho riscontrato nell’uso quotidiano, perché mancando altri tipi di controllo si dovrà troppo spesso usare l’iPhone. In primo luogo per cambiare il volume, cosa non possibile dagli auricolari, ma poi anche per richiamare il comando che escluderemo dal doppio tocco. Sembrerebbe sensato lasciare l’impostazione predefinita su Siri, perché tanto il play/pausa si può eseguire facilmente togliendo e mettendo uno dei due auricolari, ma non è così comodo come potrebbe sembrare visto che questo ci rimane tra le mani oppure lo dobbiamo mettere in tasca o poggiare da qualche parte (cosa che sconsiglio vivamente). Il vantaggio di Siri è che, in teoria, si può anche usare per modificare il volume, ma è un’operazione lunga e noiosa, al punto che si fa molto prima a prendere lo smartphone.

airpods-batteria

Allo stato attuale sto adoperando il doppio tocco per il play/pausa, così posso tenerli sempre indosso e stoppare o avviare quando necessario. Se proprio ho bisogno di Siri tento con “Ehi Siri!”,ma è tutt’altro che perfetto sia nell’attivazione che nelle tempistiche di risposta. Insomma, ho avvertito una notevole comodità rispetto ad altri auricolari, soprattutto perché si possono indossare praticamente tutto il giorno senza esserne intralciati o isolandosi dal mondo esterno, ma il controllo potrebbe essere migliore. Apple ha scartato l’ipotesi di assegnare un comando anche al tocco singolo per evitare i falsi positivi, che sarebbero stati numerosi essendo questo recepito dall’accelerometro e non da una superficie touch. Ciò significa che pur avendo il vantaggio di poterlo azionare anche con i guanti, c’è il rischio che una qualsiasi sollecitazione involontaria sia scambiata per un tocco voluto. Comunque credo che si potesse fare qualcosa in più per avere maggior controllo, iniziando da un possibile comando aggiuntivo nel triplo tocco. D’accordo, a dirlo così sembra complicato, ma se ci si prova si noterà che non lo è affatto e poteva servire per attivare la seconda opzione scartata nel doppio tocco tra Siri e play/pausa, oppure magari per avanzare di un brando nell’ascolto musicale.

apple-airpods-17

Parlando di audio l’unica sorpresa che ho avuto è quella del volume, più elevato di quel che pensassi, soprattutto considerando che Apple è molto attenta a non superare determinate soglie. Il profilo sonoro è incredibilmente simile a quello degli EarPods, cosa naturale visto che condividono struttura e schema acustico, ma che credo sia stata specificatamente ricercata anche in termini di equalizzazione. Negli AirPods avverto forse un maggior senso di apertura, per il resto condividono pregi e difetti di quelli con il filo. In particolare le frequenze basse risultano sfaldate a fondo scala, penalizzate da uno scarso controllo, e quelle alte tendono ad essere un po’ acide ai massimi regimi, però i medi non sono troppo sacrificati e il tono generale della voce, così come degli strumenti musicali, è piuttosto gradevole. Diciamo che si fanno ascoltare e non è un cattivo risultato in fin dei conti, soprattutto considerando l’incredibile autonomia.

Ieri li ho tenuti su per 14 ore, con qualche brevissima pausa qua e là, ad esempio durante la doccia (non sono resistenti all’acqua, purtroppo). Per tutto questo tempo sono stati sempre accesi e solo alle 21 li ho messi in carica. Ci ho ascoltato circa 30 minuti di musica e 1 ora di podcast, oltre ad una decina di telefonate e qualche infruttuosa chiacchierata con Siri. In riproduzione continua a volume medio sono riuscito a superare le 5 ore, che per un modello senza fili così compatto sono davvero tante. La percentuale di carica si può vedere del widget batteria del centro notifiche oppure aprendo la custodia vicino all’iPhone. Ma è anche possibile verificarla dall’Apple Watch cliccando sull’icona della batteria.

apple-airpods-19

Se su un piatto della bilancia ci mettiamo solo la qualità audio e sull’altro il prezzo, allora non c’è dubbio che gli AirPods non valgano quel che costano. Non bisogna però fare l’errore di considerarli dei semplici auricolari wireless, perché qui la complessità di realizzazione è completamente diversa. Non è un caso che prodotti analoghi e che funzionano (ne abbiamo anche visti di pessimi che si abbinano quando vogliono loro) costano in egual modo se non addirittura di più. Prendendo a confronto gli IconX, questi hanno certamente delle funzionalità in più ma, oltre a richiedere una spesa superiore, presentano aspetti negativi in termini di usabilità, come una custodia molto più voluminosa, una durata della batteria nettamente inferiore ed un vistoso battery drain che le fa scaricare anche quando riposte. Apple è riuscita con gli AirPods a centrare l’obiettivo di un sistema effettivamente molto ergonomico e pratico, che non sembra presentare difetti se non quello della mancanza di alcuni controlli.

apple-airpods-12

Conclusione

Quando ho comprato gli AirPods ero quasi certo che avrei fatto un reso per via del mio scarso apprezzamento per gli EarPods. E invece Apple è riuscita a farmi cambiare idea, perché è vero che sono simili e costano cari, ma li ho trovati molto comodi ed efficienti, cose per cui sono disposto a pagare. Non arriverò a dirvi che rappresentano un must have, visto che 179€ per un paio di auricolari con questa qualità audio possono sembrare una follia, ma usandoli ho avuto la sensazione di essere ampiamente ripagato in termini di comodità d’uso e l’ascolto è comunque piacevole. Spero che queste sensazioni positive permangano anche sul lungo periodo, ma al momento vi posso dire che ho messo nel cassetto i miei Jaybird X2 e non ho intenzione di riprenderli. Mi sento molto più libero senza quel filo dietro la nuca o sotto il mento, la durata della batteria consente di non avere l’ansia di accenderli e spegnerli in continuazione e il fatto di averli già abbinati e pronti all’uso su tutti i dispositivi è impagabile. Pensate che per non lottare con gli abbinamenti mi ero rassegnato ad avere un paio di auricolari Bluetooth dedicati ad ogni dispositivo, cosa che finalmente posso evitare avendoli sempre pronti da selezionare su iPad, iPhone ed Apple Watch. La mia recensione è stata volutamente incentrata sull’uso nell’ecosistema Apple per cui sono stati progettati, ma gli AirPods si possono usare su qualsiasi dispositivo Bluetooth, tra cui gli smartphone Android. Si perderanno solo l’abbinamento magico e le opzioni di configurazione.

In rete stanno emergendo alcune lamentele circa la disconnessione degli AirPods nelle lunghe sessioni di ascolto o telefonate. A me non è capitato, ma approfondiremo la cosa appena ci saranno notizie certe. Nel frattempo, se doveste riscontrare un problema analogo, vi consiglio di eseguire un reset. Questo si effettua facilmente tenendo premuto il tasto sul retro della base di ricarica per 15 secondi.

PRO
+ Non danno fastidio nelle orecchie anche dopo moltissime ore
+ L’assenza del filo evita rumori e migliora la stabilità
+ Si abbinano in un attimo e risultano disponibili sugli altri nostri device Apple
+ Ottima durata della batteria
+ Comoda e compatta custodia per trasporto e ricarica
+ Non isolano bene dal mondo esterno
+ Buon volume di riproduzione
+ Si possono usare anche singolarmente
+ Buona resa dei microfoni
+ Il chip W1 coordinata bene i vari sensori che le rendono “intelligenti”

CONTRO
- Pochi controlli a disposizione (in particolare si sente l’assenza di quello del volume)
- Sono così leggere che si rischia di non accorgersi di averle perse

DA CONSIDERARE
| Il prezzo è alto, ma non così tanto se si confrontano con prodotti analoghi
| Si comprano più per la comodità d’uso che per la qualità audio, ma non sono neanche così pessime

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.