In queste settimane sto provando tantissimi dispositivi interessanti e spero di riuscire a recensirne un buon numero entro fine mese, eventualmente in forma di AsSaggio per alcuni di questi. Ad esempio in camera da letto ho sostituito il TV 32″ FHD con uno 40″ 4K. È un po’ esagerato per lo spazio che ho (arriva quasi alla porta) ma ho realizzato che il mega TV del salotto fa girare prevalentemente cartoni animati, mentre l’unico momento in cui io guardo qualcosa io è la sera, in genere dopo la mezzanotte quando tutti dormono. Subito dopo il TV 4K ho deciso di provare la nuova NVIDIA Shield TV per sostituire la Apple TV. Questa non è perfetta, ma ne sono davvero molto soddisfatto, anche perché sto giocando ad alcuni titoli di Telltale che mi stanno piacendo tantissimo (come The Walking Dead) che sul box di Apple ce li sogniamo (sia per caratura che qualità).
D’altro canto la Apple TV qualche piccolo passo nella giusta direzione lo sta facendo, ma ormai anche i prodotti più economici supportano il 4K e i servizi di streaming lo stanno rendendo molto più allettante di questi tempi. Personalmente rimango dell’idea che un buon FHD sia molto meglio di un 4K super compresso via web, soprattutto quando si tratta di film, ma non si può ignorare ancora a lungo questo cambiamento. Inoltre Luca Maestri ha fatto sapere che nell’ultimo trimestre del 2016 si sono vendute meno Apple TV rispetto l’anno precedente, per cui un intervento in tal senso è prevedibile.
A darci qualche dettaglio in merito è Mark Gurman sulle pagine di Bloomberg. Il sempre ben informato giornalista, che ha contribuito a rendere celebre 9to5mac nel suo periodo migliore, afferma che entro quest’anno arriverà la quinta generazione di Apple TV, la quale supporterà il 4K e una gamma cromatica più vivida (probabilmente HDR). Non pare che vi siano altre novità rilevanti in vista, infatti The Verge definisce il possibile update come poco ambizioso. È certamente ancora presto per poterlo dire, ma è anche vero che a Cupertino non sembrano ancora aver inquadrato perfettamente questo prodotto. A mio avviso potrebbe essere una vera gallina dalle uova d’oro con il giusto supporto, perché risulta effettivamente più semplice e comoda da usare rispetto la maggior parte della concorrenza, ma non è ottimale per il gaming e non è ottimale per lo streaming visto che mancano troppi servizi locali e app. È un peccato perché le potenzialità ci sono tutte e il costo andrebbe in secondo piano, come succede sempre in questi casi, se potesse essere l’unico prodotto da usare in salotto. Spero che riescano a maturare una visione più chiara ed a caldeggiare di conseguenza lo sviluppo di contenuti, perché gli iPhone e l’App Store ci hanno insegnato che è quello il punto cruciale.