Non abbiamo mai dato molto spazio a Oppo come produttore di smartphone, da queste parti, ma non è più possibile ignorarlo. Nel mercato cinese è diventato il marchio leader, superando persino Huawei, e la sua importanza sta man mano crescendo pure in ambito globale. Buona parte della sua gamma dispositivi non nega una certa ispirazione dal mondo iPhone, né tantomeno lo fa il suo software, ma liquidare Oppo come semplice “fotocopiatrice” sarebbe ingiusto. L’azienda non di rado presenta interessanti soluzioni tecnologiche destinate ad approdare sui suoi prossimi smartphone. Questa volta al Mobile World Congress 2017 di Barcellona l’attenzione è stata sul versante fotografico, con la presentazione di un proprio sistema dual camera.
La differenza principale rispetto ai sistemi adoperati dalle altre aziende è visibile subito nell’immagine soprastante: il set di lenti per il secondo sensore non è posto in verticale come di consuetudine, ma in orizzontale con una configurazione denominata a periscopio. La luce ambientale viene catturata e dunque “ruotata” tramite un prisma, convogliandola verso le lenti. Il maggiore vantaggio menzionato da Oppo è la forte compattezza, appena 5,7 mm di spessore, che consente potenzialmente di eliminare quella protrusione verso l’esterno del comparto fotografico che non riscontra il gradimento estetico da parte di vari utenti. Lo zoom massimo garantito senza perdite di qualità arriva fino a 5x, ottenuto sfruttando un elaborato mix tra ingrandimento ottico (il sensore “teleobiettivo” offre 3x) e digitale. Un altro punto a favore su cui viene fatto molto risalto è la presenza di stabilizzazione ottica per tutto il sistema, riducendo in modo drastico gli effetti di tremolio anche durante gli scatti zoomati.
Quanto mostrato da Oppo è molto promettente per il futuro degli smartphone di fascia alta, le cui capacità fotografiche stanno conoscendo un costante crescita. Coloro che hanno potuto provare oggi il sistema su un dispositivo prototipale sono rimasti impressionati dalla qualità raggiunta, percependo come non sia mero materiale da marketing quanto vantato dagli ingegneri cinesi. Ma dal prototipo al commercio può anche passarci parecchio tanto in termini temporali quanto soprattutto tecnici, dunque occorrerà valutarlo in attività su uno smartphone di produzione per capire le reali potenzialità.