Apple Pay, ecco come essere pronti per lo sbarco in Italia

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Qualche giorno fa siamo stati lieti di darvi notizia dell’imminente arrivo di Apple Pay sul territorio italiano. Non è stata ufficializzata una data precisa per l’attivazione del servizio, ma dovrebbe essere questione di giorni, e le banche partner hanno già attivato l’informativa in merito sui loro siti web. Purtroppo al momento del lancio le banche affiliate saranno soltanto tre: Boon, UniCredit e Carrefour Banca. In questa breve guida vorrei fare una panoramica sulle offerte delle tre società bancarie, spiegandovi anche quale ho scelto per essere pronto ad utilizzare Apple Pay al momento del lancio.

Boon, la carta virtuale

Boon Payment (parte di Gruppo Wirecard) è un servizio nato proprio per integrarsi al meglio con Apple Pay. Il vantaggio di questa proposta è quello di non dover richiedere nessuna carta fisica ma, al contrario, ci verrà fornita una prepagata virtuale che potremo velocemente integrare nel Wallet del nostro iPhone, pronta per essere utilizzata con Apple Pay. In passato il servizio è stato sfruttato per poter usufruire di Apple Pay anche nei paesi in cui questo non era disponibile, ma in seguito Apple ne impose il blocco e la scappatoia ebbe vita breve.

Nel momento in cui scrivo non è ancora stata pubblicata una pagina relativa alla versione italiana del servizio, ma basta visitare quella di un Paese dell’area euro dove boon è già presente per farsi un’idea dei costi. Ho scelto di dare un’occhiata a quella irlandese, unico paese anglofono dell’area euro. Boon ha un costo mensile di 99 centesimi, che viene azzerato per i primi 12 mesi. Per ricaricare la carta virtuale è possibile operare attraverso un bonifico, in modo del tutto gratuito, oppure attraverso un’altra carta di credito, con un costo pari all’1% dell’importo caricato e comunque non inferiore ad 1€. Esistono tre piani differenti: Start, Basic e Plus. Quello che li differenzia sono i limiti operativi di ricarica e saldo massimo della carta. Boon Start è il piano che ritroviamo al momento dell’attivazione, con già un credito di 5€ precaricato, ma per effettuare una prima vera ricarica dovremo necessariamente passare al piano Basic. I limiti operativi sono buoni per tutte le necessità eccetto uno, la ricarica massima attraverso bonifico bancario è di soli 200€ al giorno (addirittura meno con carta di credito), quindi se dovessimo trovarci con la carta quasi vuota e avessimo la necessità di fare un grosso acquisto ci ritroveremmo impossibilitati ad effettuare la ricarica necessaria.

È vero, Boon nasce come carta secondaria, da utilizzare con Apple Pay per i piccoli acquisti di tutti i giorni, ma siccome il servizio di pagamenti digitale di Apple è fatto per funzionare anche online, non sarà così raro volerlo sfruttare anche per qualche acquisto più importante, e che potrebbe richiedere una ricarica più sostanziosa della carta virtuale di Boon. Se ciò non fosse possibile si dovrà ricorrere alle carte collegate al nostro conto corrente, o alla classica carta prepagata che già possediamo, perdendo la comodità del pagamento via Apple Pay. Il piano Plus alza tutti i limiti operativi, e porta quello della ricarica via bonifico a 500€ al giorno (limite che però rimane tale anche a livello settimanale). Per i pagamenti all’estero è prevista una tassa, piuttosto sconveniente, dell’1,25%.

Dal supermercato alla banca, con Carrefour

Lo ammetto, che Carrefour fosse anche una banca oltre ad una catena di supermercati non lo sapevo, e sicuramente la partnership con Apple fin dal lancio può essere servita alla società francese per farsi un po’ di pubblicità a costo zero, d’altronde il suo nome è uscito su tutte le testate che hanno parlato di Apple Pay, quindi un po’ ovunque sia online che su carta.

Carrefour Banca offre Apple Pay attraverso la sua Carta PASS. Si tratta di una carta di credito di tipo revolving, ovvero una carta su cui è caricato un fido di 1500€/2000€ da cui possiamo attingere, per poi restituire la cifra a fine mese, oppure ratealmente, con interessi (TAEG) che possono arrivare al 21,67%, insomma visti i costi meglio davvero lasciar perdere.

Conto o carta? UniCredit offre entrambi

UniCredit, sicuramente il nome più noto fra quelli proposti, pubblicizza Apple Pay sia abbinato ad una carta prepagata con codice IBAN, denominata Genius Card, sia con il suo conto corrente MyGenius. In realtà non è chiaro se anche le altre carte rilasciate dalla banca saranno compatibili con Apple Pay, ma mi sembra probabile poiché il banner informativo del servizio mostra una carta di credito Flexia, e non una Genius Card, come potete vedere nell’immagine qui sotto.

Se siete già clienti UniCredit, quindi, è probabile che la carta che utilizzate tutti i giorni sia già pronta per Apple Pay. Se invece non siete clienti del Gruppo, potreste pensare di aprire un conto a zero spese MyGenius, oppure di richiedere la carta Genius Card. Quest’ultima è proprio la scelta che ho fatto.

Essendo già cliente di altre banche non volevo aprire un’ulteriore conto corrente, sebbene senza costi di gestione, ed ho preferito dunque ricorrere alla carta prepagata. Questa, essendo dotata di codice IBAN, sarà ricaricabile gratuitamente attraverso un bonifico (avete i bonifico gratis vero? Altrimenti scappate dalla vostra banca!). A differenza di altre carte che già posseggo, questa non offre i prelievi gratuiti presso tutti gli sportelli in Italia e all’estero, ma solo presso quelli di UniCredit (e solo nelle filiali italiane). In realtà poco importa, perché per quella esigenza utilizzo il bancomat associato al mio conto principale, e questa Genius Card, una volta memorizzata nel Wallet del mio iPhone, ho intenzione di lasciarla sempre a casa in un cassetto, portandomi dietro solo la copia digitale per i pagamenti attraverso Apple Pay. UniCredit per la sua carta prepagata chiede un canone mensile di 1€, che però è azzerato per i clienti Under 30, e rientrando in questa categoria la carta è completamente gratuita eccetto il costo di emissione una tantum di 5€. A differenza della carta virtuale di Boon, i pagamenti all’estero nella zona euro sono gratuiti. Infine, una simpatica funzione è quella di poter personalizzare il PIN della carta, così da non doverne memorizzare uno nuovo (però evitate di mettere la vostra data di nascita, ecco). La richiesta della Genius Card è velocissima, e si può fare online in circa 10 minuti, firmando digitalmente i documenti del caso.

applepay-inarrivo

Quest’ultima è stata la mia scelta, la Genius Card che ho richiesto venerdì mi è stata spedita oggi e nel giro di pochi giorni mi arriverà a casa, probabilmente prima che Apple Pay sia ufficialmente lanciato. Intanto, se siete già clienti UniCredit, vi consiglio di attendere per vedere se anche le altre carte del Gruppo saranno compatibili con Apple Pay, cosa davvero probabile almeno per la maggioranza di esse. Se invece volete solo provare Apple Pay, per poi decidere se passare ad una soluzione più flessibile, Boon può essere un ottimo inizio, sebbene per maggiori dettagli bisognerà attendere il lancio della versione italiana del sito web. Vi ricordo infine che per usare Apple Pay con i POS contactless abilitati bisogna avere un iPhone 6 o successivi oppure un Apple Watch, dispositivi che sono dotati del chip NFC necessario alla comunicazione con il terminale.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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