Ecco quanto 6 aziende partner dipendono da Apple per il loro business

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Quanto può valere collaborare con Apple, se sei un produttore di componenti o uno sviluppatore di app/giochi? Tanto, davvero tanto. Dipende poi ovviamente dalla struttura del proprio business, se molto diversificato e suddiviso tra un buon numero di clienti, il che riduce o addirittura annulla la dipendenza dall’azienda di Cupertino. Ma questo è un discorso che vale per Intel, Qualcomm e Samsung, con spalle ben coperte. Realtà che invece si sono perlopiù specializzate su specifici ambiti possono invece ritrovarsi molto in difficoltà se Apple decidesse loro di dare il benservito: chiedere a Imagination Technologies. Eppure, la società britannica specializzata in GPU mobile non è tra quelle più legate alla mela. Anzi, nel grafico pubblicato da Statista è l’ultima delle 6 aziende prese in esame.

È “solo” il 48% delle vendite a dipendere da Apple, nel caso di Imagination Technologies. Una dura batosta, da cui occorrerà sicuramente tempo prima che riescano a riprendersi, ma non risulta poi così critica se comparata ad altre situazioni. Simile discorso vale per Glu Mobile, che pubblica un cospicuo numero di giochi sull’App Store e il cui volume d’affari è dovuto ad Apple per il 53%, nonché per Japan Display e Foxconn, col loro 54%. I problemi maggiori sono per il duo di testa di questa particolare classifica: il 66% dei chip audio di Cirrus Logic finisce nei prodotti Apple, così come il 74% di quelli dedicati alla gestione energetica realizzati da Dialog Semiconductor. Qualora perdessero la commessa principale sarebbero guai molto seri per il futuro, e stando agli analisti almeno per Dialog il rischio è tutt’altro che remoto.

Se da un lato vi è un notevole vantaggio economico dall’avere un partner così importante, dall’altro invece, come giustamente osserva Statista, in aggiunta al costante rischio di rescissione va considerata la capacità dell’altra azienda di sfruttare questo legame a proprio vantaggio ottenendo condizioni tecnico/commerciali molto favorevoli. Delle 6 sopra descritte, l’unica davvero al sicuro può ritenersi Glu Mobile: è artefice essa stessa del suo futuro destino, in quanto uno scenario che preveda il crollo dell’App Store è troppo catastrofico da ipotizzare oltre che poco probabile. Tutte le altre sono invece soggette alle eventuali virate di Apple, verso l’indipendenza tecnologica (il caso di Imagination e Dialog) oppure partner produttivi più convenienti (oltre a Foxconn ci sono varie opzioni, tra cui Pegatron e Quanta; Japan Display ha invece alle calcagna LG, Samsung e Sharp). Solo il lungo termine saprà indicarci se la strategia aggressiva adottata in quel di One Infinite Loop darà i frutti sperati.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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