Xiaomi presenta Mi 6, il primo top di gamma 5,15″ con dual camera

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Come da calendario, oggi è arrivata la presentazione dello smartphone Xiaomi Mi 6, nuovo flagship della casa di Pechino. L’azienda ha optato per il SoC di punta oggi sul mercato, ovvero lo Snapdragon 835 adoperato dalla stessa Samsung nel recente S8. Abbiamo dunque processo produttivo a 10nm, architettura Kryo 280 con 4 core in configurazione big.LITTLE e GPU Adreno 540. Il SoC include anche connettività LTE e Wi-Fi ac MU-MIMO con antenne 2×2. A concludere la configurazione hardware principale, troviamo 6GB di RAM LPDDR4X in configurazione dual-channel.

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Già le prime specifiche impressionano, ma Xiaomi è anche molto attenta al design. Dopo aver anticipato tutti con il Mi Mix, realizzando uno smartphone quasi completamente senza cornici, nel Mi 6 riprende un discorso evolutivo più organico e lineare. Anzi, per tanti versi sembra di assistere ad un ritorno al passato ed al primo Mi 5, scartando il successivo (e meno riuscito) Mi 5s. Ma non si tratta di un’operazione nostalgia e tra le tante novità la più evidente è l’inedita colorazione blu, che i designer di Xiaomi hanno deciso di abbinare ad una cornice di acciaio dalla tinta dorata.

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Fronte e retro sono invece di vetro, con una lavorazione 3D su quattro lati. L’azienda ha sottolineato tale aspetto più e più volte, facendo un confronto anche con il Mi 5 di cui parlavo prima (a sinistra nell’immagine in basso), ma devo ammettere che non sembra nulla di davvero nuovo o diverso. Probabilmente avrà un bel feedback al tatto, ma già il vetro 2.5D che abbiamo visto dall’iPhone 6 in poi è leggermente curvato sui quattro lati. Non leggetelo come un giudizio, è solo una considerazione in attesa di vederlo dal vivo.

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Un’ultima chicca, che credo sia una novità in casa Xiaomi, è che il Mi 6 risulta essere splash resistant. Non è venduto come a prova di immersione, ma il livello di impermeabilizzazione sembra piuttosto elevato ed abbraccia anche dettagli come il carrellino SIM (supporta 2 nano-SIM). Il sensore d’impronta è frontale, dietro quello che potrebbe sembrare un pulsante ma che in realtà è solo un delicato avvallamento del vetro, tutto in un unico pezzo.

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Da questa immagine si intravede anche un altro dettaglio importante, ovvero la doppia fotocamera posteriore. Prima, però, vorrei soffermarmi un attimo sul display. Xiaomi è una delle pochissime, forse l’unica, che continua a mettere il meglio della propria tecnologia su smarphone al di sotto dei 5,5″. Nel Mi 6 è stata mantenuta la diagonale di 5,15″ che, per esperienza diretta, considero molto comoda in base all’ampiezza dello schermo ed il contenimento delle dimensioni dello smartphone. Questo display ha una luminosità che varia da 1nit, così da non disturbare nel buio della notte, fino a 600nit più una specie di overboost sotto luce diretta, che ricorda un po’ le soluzione di Samsung con gli AMOLED. Il gamut raggiunge il 94% dello spazio colore NTSC ed ha tutta una serie di ottimizzazioni per migliorare l’esperienza di visione che Xiaomi definisce “eye care”. Altro aspetto sottolineato in presentazione è che il vetro riduce i riflessi ed il bagliore, offrendo una visione dei contenuti più confortevole e con colori realistici.

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Per la doppia fotocamera Xiaomi ha ben deciso di seguire la soluzione implementata meglio, ovvero quella di Apple. In realtà con il G6 anche LG è riuscita ad integrare un funzionamento trasparente in stile iPhone 7 Plus con la propria idea di focali (ovvero grandangolo e super grandangolo), mentre nel Mi 6 troviamo proprio la stessa soluzione di Apple, con un grandangolo ed un tele, entrambi su sensori da 12MP e stabilizzazione ottica 4 assi. In sostanza l’app fotocamera consentirà di attivare uno zoom ottico 2x (digitale fino a 10x) ed offrirà anche una modalità ritratto con sfondo sfocato.

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A completare il reparto multimediale troviamo un’altra novità gradita, ovvero la presenza di audio stereofonico, con uno speaker in basso ed uno in alto.

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Per quanto riguarda la batteria, Xiaomi ha fatto un buon lavoro includendone una da 3340 mAh. Tutti i diretti concorrenti ne hanno meno, compreso il Samsung S8, che si ferma a 3250 mAh pur avendo 5,8″ di schermo.

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Oltre a questo particolare colore blu/oro, il Mi 6 sarà disponibile nelle tradizionali tinte e con una nuova edizione Silver. Dalle immagini ricorda moltissimo la finitura a specchio del Samsung S7 e sembra molto gradevole.

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C’è poi l’edizione Ceramic, in cui la durezza di questo materiale (8 Mohs) è stata abbinata a dettagli in oro 18K, come negli anelli intorno alle due camere (che, a proposito, non sporgono).

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In definita lo Xiaomi Mi 6 non è uno smartphone estremo e non apporta nessuna novità degna di nota al settore. Tuttavia non si tratta necessariamente di aspetti negativi se si guarda alla sostanza, soprattutto se si cerca un top di gamma di dimensioni contenute. I prezzi di listino sono di circa $360 per la versione 6/64GB, $420 per quella 6/128GB e $435 per l’edizione in Ceramica.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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