Ancora su iPhone 8. Abbiate pazienza, ho qualcosa da dire

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Vi devo chiedere scusa se quest’anno sto parlando tanto sulla base dei rumor ma, se non si fosse già capito, nutro un interesse particolare per il prossimo iPhone, decisamente superiore rispetto a quello che sentivo per 6s e 7. Le persone che sanno qualcosa in merito i piani di Cupertino per i futuri smartphone sono poche, ma Mark Gurman è in contatto con una di esse e ci ha anticipato la presenza di tre iPhone. L’idea è che ci troveremo di fronte ad un rinnovo parziale con il duo 7s e 7s Plus, ma con un terzo elemento jolly che al momento tutti noi chiamiamo iPhone 8 (aka iPhonOtto). Quest’ultimo è certamente il più interessante, nonché quello che dovrebbe segnare un nuovo spartiacque, simile a quello che 10 anni fa è stato segnato dal primo iPhone. Sempre che questo sia davvero possibile, siamo sicuri che Apple stia cercando qualcosa del genere? Di certo sembra che non ne abbiano bisogno, ma in realtà potrebbe essere l’unica cosa in grado di disturbare il sonno di Tim Cook e soci. I dati del Q2 2017 resi pubblici ieri, ci hanno ricordato ancora una volta quanto l’iPhone sia essenziale per le finanze dell’azienda. Al momento non si avverte un senso di incertezza o sfiducia per il futuro, ma non si può scommettere su questo perché le cose possono cambiare rapidamente. Una delle prime regole per avere un’attività stabile è quella di non dipendere da un solo prodotto o cliente. Nell’ambiente grafico dicevamo che non si deve essere mono-commessa, ma vale per qualsiasi settore.

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Probabilmente anche solo con la vendita del minore prodotto di Apple si potrebbe tenere su un’azienda florida e le casse sono così piene che non c’è necessità di allarmarsi. Tuttavia l’attesa è che questi colossi debbano solo crescere, crescere, crescere al punto che anche vendite incredibili, come quelle di Apple, possono portare a contrazioni del titolo in borsa se solo gli analisti hanno previsto qualcosa in più. Un meccanismo aberrante e illogico, come tanti altri che il mondo contemporaneo ha saputo partorire, ma che non si può ignorare se si gioca ai piani alti. Se dovessi scommettere, direi che a questo progetto completamente nuovo ci stiano lavorando dal giorno successivo in cui è stato mandato in produzione l’iPhone 6, ma con il 7 hanno deciso di rimandarlo e prendere tempo. Non sono critico in merito questa scelta, ritengo che ci abbiano consegnato uno smartphone davvero maturo e migliorato nell’estetica quel tanto che bastava a conferirgli un nuovo appeal. Ma, ad essere onesti, sembra lo stesso smartphone di 3 anni fa. Eppure il cambiamento “tanto per” non sembra interessare al grande pubblico (e per fortuna, direi io), dal momento che negli ultimi due trimestri Apple ha venduto circa 130 milioni di iPhone. Quello che io vedo non è dunque uno scenario negativo, ma chi sta alla guida di un’azienda così grande, ha di certo molti più pensieri di noi compratori.

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Già ma allora perché non hanno rinnovato l’iPhone 7? Dire che non ce n’era bisogno non è una risposta valida, Apple non è la Porsche i cui clienti si arrabbiano se si cambia qualcosa di troppo in un nuovo modello. Parliamo di un’azienda i cui prodotti influenzano spesso l’evoluzione del mercato tecnologico e che, quando non coglie per tempo i segnali, è costretta ad inseguire, come nel caso dei modelli iPhone Plus. Quindi uno dei possibili motivi per cui non hanno rivoluzionato il design del 7 potrebbe essere semplicemente quello di riservarsi la carta più importante nel 2017, così da marcare storicamente il decimo anniversario del primo modello. Personalmente non credo che nel DNA di Apple ci sia questa spiccata vocazione auto celebrativa, però nella colonnina degli indirizzi a favore ci metterei: il recente volume Design by Apple in California, l’importanza che l’iPhone ha avuto nella crescita dell’azienda ed anche la possibilità di trasformare l’anniversario in uno strumento di marketing per spingere le vendite. Insomma, è possibile. Altra ipotesi che ritengo plausibile, è che si fosse progettato sulla carta un iPhone con caratteristiche tecniche non ancora realizzabili al tempo. Non sarebbe una novità, se si assemblano solo “pezzi” esistenti vuol dire che non si è fatto un grande sforzo di immaginazione. Difatti ad Apple è capitato più volte di dover rimandare dei prodotti perché la tecnologia non era ancora pronta. Basti pensare all’iPad, ideato prima dell’iPhone ma rimandato fintanto che non è stato possibile realizzarlo così come Jobs ed Ive lo immaginavano.

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iPhone 8 non mi sembra un grande nome visto che dovrebbe arrivare insieme ai 7s. Sarebbe come dire che quello sta avanti nella normale linea evolutiva, rendendo i 7s davvero poco appetibili, mentre le informazioni di Gurman parlano piuttosto di un modello speciale. Io credo che la cosa più giusta sarebbe chiamarlo semplicemente iPhone, come è stato appena fatto con l’iPad, riportandoci anche al punto zero per evitare di avere tra qualche tempo un iPhone 17. Ho sentito parlare anche di iPhone X, ma se fossi in Apple lo eviterei come la peste per diversi motivi.

Non ci crederete, ma mi sono appena accorto che il motivo per cui ho iniziato a scrivere questo articolo non l’ho ancora detto. Deutsche Bank ha pubblicato un report che suggerisce lo slittamento dell’iPhone 8 al 2018. Beh, potevano chiedere a me visto che lo ripeto già da qualche tempo sul sito e nei podcast. Scherzi a parte, Apple potrebbe aver ritardato troppo nel definire il progetto e identificare i fornitori, al punto che il mese o due di ritardo ipotizzati da Gurman, potrebbero tradursi in un’effettiva disponibilità nell’anno prossimo. Potrebbero anche dire che arriveranno entro la fine del 2017, ma abbiamo visto cosa è successo con gli AirPods in una situazione analoga. Se non ci fosse di mezzo l’anniversario e se non si fosse già parlato troppo di questo modello rivoluzionario, piuttosto che promettere l’impossibile per poi perdersi comunque il periodo delle festività, Apple farebbero meglio a slittarlo direttamente al 2018, magari prima della fine di marzo. Questo è il periodo in cui già da un paio di anni cercano di portare a termine manovre e manovrine per stimolare le vendite, vedi iPhone SE nel 2016 e iPhone 7 RED e iPad nel 2017, per cui un iPhone speciale nel 2018 ci starebbe bene e non rischierebbe di minare le vendite dei 7s a novembre / dicembre. Purtroppo questo farebbe mancare completamente l’anniversario, non sono nel mese ma anche nell’anno. Sembra proprio che a Cupertino abbiano più di una gatta da pelare, per cui o riescono a risolvere il problema della disponibilità al lancio, oppure l’unica soluzione potrebbe essere quella di presentarlo comunque insieme ai 7s, di raccogliere gli ordini a dicembre ma di iniziare a spedire a gennaio. La promessa sarebbe formalmente mantenuta e non vi sarebbe un’impatto troppo negativo sulle vendite, anche perché Apple prende i soldi alla prenotazione e non alla spedizione.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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