Qualcuno dice che negli ultimi anni sono stato troppo critico con i prodotti Apple, ma basta leggere la mia recensione degli AirPods per constatare che non è così: si critica se qualcosa non funziona bene o crea problemi all’utente, non certo per partito preso. Ho definito le AirPods «briciole di magia da Cupertino» e basta vedere quanto siano piccole ed usarle per qualche minuto, per accorgersi che sono effettivamente delle briciole di magica tecnologia. Qualcuno si è accorto anche di un secondo livello di lettura nascosto nel titolo, perché il termine briciola richiama alla mente anche i residui di un pasto, eco di qualcosa che è un tempo era più grande. Si trattava di un velato stimolo ad una discussione più ampia e trasversale su Apple, ma non di certo una critica sulle mie amate AirPods.
Devo confermare che l’assenza di controlli completi crea qualche disagio, perché con un solo comando non si riesce ad avere tutto sotto controllo. Tuttavia si usano che è un piacere, non pesano, non hanno fili che intralciano, la batteria dura tanto grazie alla custodia ed hanno un qualità audio abbastanza buona sia per la musica che per le telefonate. Ad oggi continuano ad essere introvabili: online sono richieste 6 settimane per la consegna e nei negozi finiscono prima di arrivare. Probabilmente Apple non ne produce una quantità enorme, ma la domanda c’è e la soddisfazione dei primi acquirenti non fa che aumentarla.
Una ricerca condotta da Creative Strategies con la collaborazione di Experian, ha rilevato una percentuale del 98% di utenti soddisfatti dalle AirPods, l’82% dei quali si sono dichiarati molto soddisfatti. Il numero di partecipanti al sondaggio è piuttosto ristretto, 942 persone, ma il risultato è comunque impressionante. In passato le stesse aziende avevano effettuato uno studio analogo per iPad (2010) ed Apple Watch (2015) ottenendo un risultato altrettanto buono ma comunque inferiore, rispettivamente del 92% e del 97%.
In generale gli acquirenti di un prodotto Apple non rimangono certo delusi e questo è uno dei motivi per cui si rimane calamitati all’interno dell’ecosistema di Cupertino, ma gli AirPods sembrano aver toccato la vetta più alta negli ultimi anni. Agli intervistati è stato anche chiesto di spiegare perché li apprezzano e le parole più usate sono state: magici, comodi, convenienti, qualità audio, batteria, amore. A quanto pare Apple ha fatto ancora centro.
Andando a leggere nel dettaglio gli altri dati, si scopre che il 4,6% degli intervistati non sono soddisfatti di come gli AirPods calzano nelle loro orecchie, che l’84% usa talvolta un solo auricolare (lo faccio anche io) e il 62% ritiene di acquistare più contenuti audio da quando li possiede. Da notare però che l’82,5% vorrebbe avere maggior controllo, confermando uno dei pochi punti deboli da me riscontrati.