Il patent troll Uniloc, non nuovo alle cause contro Apple, ha citato la società californiana innanzi alla Corte Distrettuale del Texas Orientale (che da sempre è a favore dei troll) chiedendo il classico risarcimento per la violazione di alcuni propri brevetti relativi a delle funzioni abbastanza comuni a tutti i dispositivi tecnologici.
Il primo si riferisce alla “ottimizzazione dei sistemi di ricarica della batteria in condizioni di alta temperatura” con l’implementazione di un sensore che prevenga il surriscaldamento dei sistemi di ricarica in particolari condizioni. In realtà, una simile tecnologia era stata già brevettata da HP nel 2001 ed è utilizzata praticamente da qualsiasi device dotato di batteria ricaricabile. L’altro brevetto riguarda il protocollo di trasmissione audio-video di Apple: AirPlay. Il brevetto che Uniloc assume violato riguarda infatti un “computer remoto che mostra un primitivo grafico (ossia l’unità di disegno più semplice che un sistema informatico riesce a disegnare) inviato tramite un collegamento senza cavi”. Anche questo brevetto era stato registrato nel 1995 da HP. Il terzo brevetto, invece, riguarda un “metodo e un sistema di chiamata wireless da un numero registrato in un dispositivo personale”, praticamente ciò che accade tappando un contatto in un qualsiasi cellulare Android o in un iPhone. Uniloc ha già citato Apple lo scorso mese lamentando la violazione di altri brevetti riguardanti Maps, Apple ID e gli aggiornamenti software e, prima ancora, per altri relativi ad iMessage, cercando di ottenere un qualche tipo di risarcimento pur non sfruttando mai i brevetti di cui è proprietaria per la produzione di beni da immettere sul mercato.