I CEO di Spotify, Deezer, Rocket Internet e di altre società digitali europee hanno scritto all’Antitrust UE affinché intervenga contro Apple e Google, ree di abusare della propria posizione dominante con i propri negozi per la vendita delle applicazioni e la sottoscrizione dei servizi in abbonamento.
Infatti, Apple e Google hanno assieme il 90% del mercato dei dispositivi mobili e, tramite i propri store, ne veicolano la vendita e le iscrizioni temporali, trattenendo per sé una percentuale pari al 30% sulle vendite e del 15% sui servizi in abbonamento, ma solo per le app di streaming di audio e video. Per tutti gli altri, invece, la percentuale scende dal 30% al 15% solo se un utente mantiene la sottoscrizione per più di un anno.
Per di più, Cupertino e Palo Alto hanno anche i propri servizi di streaming musicale (Apple Music e Play Music) che, spesso, vengono pubblicizzati con banner promozionali all’interno degli store. Secondo i CEO delle altre compagnie, questo comportamento integrerebbe un abuso di posizione dominante sul mercato.
Già qualche mese fa Spotify aveva dissotterrato l’ascia di guerra aumentando di 3 dollari / euro gli abbonamenti sottoscritti tramite l’app per iOS rispetto a quelli sottoscritti dal proprio sito web. Di contro, per evitare problemi, Apple presentò i tagli alle revenue, ma ora la situazione è nuovamente precipitata e chissà se le società riusciranno a trovare un accordo o se, invece, bisognerà attendere una pronuncia dell’Unione Europea che dissipi ogni dubbio e regolamenti una volta per tutte i rapporti fra aziende in caso di sovrapposizione della fornitura degli stessi servizi.