Thunderbolt, Intel riprova ad incentivarne la diffusione rimuovendo le royalties

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Tra le caratteristiche storiche che hanno contribuito ai successi di Intel si può annoverare pure la tenacia. Crede parecchio nelle sue tecnologie e cerca di spingerle quanto più possibile; spesso riesce, talvolta invece incassa un sonoro flop (penso al tentativo con le RDRAM di una ventina di anni fa, o alla recente sconfitta ammessa nell’ambito smartphone contro ARM). Thunderbolt si trova ancora in un limbo: non è scomparsa, ma nemmeno ha avuto il trionfo sperato dall’azienda di Santa Clara e anche da Apple, che ci ha creduto sin dalla prima ora. Le periferiche basate su Thunderbolt esistono, ma sono ancora relativamente poche se comparate a tutte quelle che utilizzano USB, standard appoggiato con molta maggiore convinzione dai produttori di PC. Intel resta però decisa a portarli dalla loro parte, con due nuove iniziative.

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La prima di per sé dovrebbe contribuire a far cadere parecchie resistenze: a partire dal 2018 non saranno più dovute royalties per l’uso della Thunderbolt, permettendo così ai produttori di ridurre i costi alla sola implementazione, fattibile anche congiuntamente alla USB-C nello stesso formato fisico come già dimostrato da Apple sulle ultime generazioni di MacBook. La seconda iniziativa è invece del tutto hardware, con l’integrazione del controller Thunderbolt all’interno dei futuri processori. Senza la necessità di un circuito dedicato, ciò consentirà agli OEM di risparmiare prezioso spazio interno per altri componenti, nonché ottenere soprattutto minori consumi. Non bisogna trascurare poi un altro fatto precisato da Intel, ovvero che l’eliminazione delle royalties avrà effetto pure su coloro che fossero interessati a produrre controller per conto proprio. Per quanto non esplicito, appare un chiaro invito rivolto ad AMD e Qualcomm per l’adozione della Thunderbolt.

Dalle due principali rivali di Intel per ora nessun commento, così come da Dell, HP e gli altri attori del mercato PC. Dal canto loro, invece, Apple e Microsoft hanno reiterato il loro supporto sia hardware (nei fatti soprattutto la mela, a dire il vero) sia software. Questa apertura sarà sufficiente a convincere dal prossimo anno anche i più restii? Bisognerà attendere per saperlo, tuttavia credo che la soluzione veramente ideale per il successo di Thunderbolt sarebbe quella di abbracciare la USB-C non solo fisicamente, ma pure a livello di standard con una cooperazione tra Intel e il consorzio di riferimento per creare un’eventuale interfaccia unica USB 4.0, con tutti i benefici in termini di prestazioni.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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