AirPlay 2: qualche speaker si potrà aggiornare, ma non tutti

Insieme alla presentazione del nuovo HomePod, Apple ha anche annunciato la seconda generazione del proprio standard di comunicazione audio wireless. AirPlay 2 arriverà su macOS High Sierra, iOS 11 e tvOS 11 in autunno, tagliando fuori pochissimi dispositivi. Parlando di iPhone il supporto ci sarà dal 5s in poi, per gli iPad dall’Air e dal mini 2, a cui si aggiungono l’ultimo iPod touch (6G) e l’ultima Apple TV (4G). Per i Mac la lista è più lunga e coincide con la compatibilità al futuro High Sierra. In sostanza si parte dai MacBook e gli iMac late 2009, mentre per MacBook Air, Pro, Mac mini e Mac Pro serve un modello almeno del 2010.

AirPlay2

Le novità principali di AirPlay 2 si riassumono nella funzionalità multi-room, nell’aggiunta degli speaker all’interno dell’app Home e nella possibilità di definire in gruppo cosa ascoltare. Il primo aspetto è quello forse più interessante, perché si avrà la possibilità di controllare più speaker all’interno della rete per veicolare la stessa musica su più canali o camere (cosa che altri sistemi fanno già da tempo). La seconda novità non è meno rilevante perché lo speaker visibile come dispositivo legato ad HomeKit nell’app relativa e si avrà la possibilità di adoperarlo vocalmente o in correlazione ad altri eventi generati dalla sensoristica. Un esempio: far partire la musica a tutto volume se il sensore porta rileva un’apertura. Infine un aspetto più futile ma non per questo meno gradito: grazie ad AirPlay 2 le persone nella stessa rete potranno aggiungere alla coda di Apple Music (in futuro forse anche altre app) una nuova canzone, contribuendo a creare una sorta di playlist aperta e condivisa. Apple chiama la funzione shared upnext, che mi pare una descrizione perfettamente calzante.

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Arriviamo ora alla questione aggiornabilità, di cui leggevo qualcosa su RedmondPie. Apple ha elencato una lunga serie di produttori che adotteranno il nuovo standard e che include quasi tutti i nomi più noti. Ci sono Bang & Olufsen, Bose, Beats, Bower & Wilkins, Libratone ma anche Denon, Marantz ed altri. Manca all’appello Sonos, azienda che ha praticamente inventato gli speaker multi-room e che oggi detiene una fetta di mercato molto importante per quantità e qualità. Non è detto che Sonos adotterà mai AirPlay 2, dopotutto non supporta neanche il protocollo di prima generazione, per cui Apple dovrà fare affidamento sugli altri produttori e sul proprio HomePod (che negli USA pare sia già entrato nella lista dei desideri del 19% della popolazione). Una novità davvero interessante è che Libratone e Naim hanno confermato che i propri speaker saranno aggiornabili via software e guadagneranno la piena compatibilità con AirPlay 2. Non è dello stesso avviso Bowers & Wilkins, la quale obbligherà i propri utenti ad acquistare modelli nuovi. Speriamo proprio che gli altri non si adattino a tale politica e che, nei limiti delle possibilità tecniche, ci consentano di aggiornare gli speaker che già supportano il primo AirPlay.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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