Assieme ad Assassin’s Creed Origins, la presentazione di Xbox Scorpio era un po’ il segreto di Pulcinella di questo E3 2017, soprattutto perché le sue caratteristiche erano ormai trapelate in rete già da diversi mesi. Alla fine, il marketing di Microsoft ha deciso di promuovere a nome commerciale “Xbox One X”, aggiungendo semplicemente una X alla fine del nome della “vecchia” console. Come per PlayStation 4 Pro non si tratta di un vero e proprio salto generazionale, bene di un rilascio intermedio che punta ad una maggior potenza e al supporto nativo per il 4K Ultra HD.
Infatti, in quel di Redmond non si sono di certo risparmiati, inserendo all’interno del piccolo case (dalle foto comparative sembra poco più grande del controller) una GPU a 1,172 GHz da 6 TFLOP, 12 GB GDDR5 con 320 GB/s di larghezza della banda passante. Sulla carta è molto più potente della concorrente, ma bisognerà vedere quanto gli sviluppatori sapranno sfruttarne le peculiarità. Inoltre, grazie al Supersampling, i giochi nativi in 4K HDR si vedranno meglio anche su televisori 1080p: insomma, v’è comunque un minimo salto di qualità anche per chi non ha un televisore di ultima generazione. Spicca anche l’impementazione del Wide Color Gamut e del Dolby Atomos.
Il processore è lo Scorpio Engine, dotato di ben 7 miliardi di transistor e che, per il poter essere raffreddato, è dotato di una camera di vapore ed è in grado di gestire in maniera avanzata le risorse energetiche della console. La maggior potenza migliorerà anche i tempi di caricamento dei giochi: meno attese, quindi, per passare da una zona all’altra.
Il design del case è praticamente quello di Xbox One S e molto simile al dev kit: rispetto a quest’ultimo di differenzia per la colorazione nera e per l’assenza del piccolo display che visualizza l’uso delle risorse real-time (nonostante Microsoft avesse fatto intuire che ci sarebbe stato anche nella versione commerciale). Inoltre, l’alimentatore rimane interno.
La parola d’ordine è stata retrocompatibilità: come era ovvio, Xbox One X supporta tutti i titoli di Xbox One, ma anche quelli di Xbox 360 già supportati dalla sua predecessore e alcuni della prima Xbox. Molti titoli già in commercio, invece, riceveranno un update per il supporto al 4K HDR nel corso dell’anno, proprio come già avvenuto per PS4 Pro.
Purtroppo, però, Microsoft si dimostra testarda e continua con la sua politica di esclusive temporali (Dragon Ball Fighter Z in primis, a seguire Metro Exodus, Ashen e l’interessante The Darwin Project) che, di fatto, non invoglieranno mai chi possiede una console della concorrenza a passare alla nuova arrivata. Inoltre, le esclusive come Forza 7 e Cuphead potranno essere giocati anche su PC con Windows 10.
Il prezzo di Xbox One X sarà di € 499 al lancio, previsto per il prossimo 7 novembre anche in Italia, con una conversione 1:1 con quello USA.