Il malware per macOS è in forte crescita, ma per fortuna non altrettanto i reali pericoli

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Senz’altro, all’apparenza, il titolo suona come un controsenso: come fa il malware su Mac ad essere in forte crescita e non creare seri rischi per gli utenti? Sull’argomento siamo tornati varie volte, e benché si auspicasse una maggiore attenzione alla sicurezza da parte di Apple la sensazione generale è che nonostante l’aumento di programmi malevoli non ci fosse alcuna situazione di emergenza tale da forzare l’installazione un antivirus. Del resto, ormai nemmeno su Windows si avverte più l’assoluta necessità, grazie al Defender integrato e a un’accorta gestione degli aggiornamenti (la cui poca cura è stata tra le cause più gravi del celebre caso WannaCry). Apple, nel frattempo, ha effettivamente lavorato per migliorare la sicurezza del suo sistema operativo, con strumenti appositi e assunzioni di personale esperto. Detto ciò, il nuovo report di McAfee mostra come il numero di malware per macOS cresca a ritmi sostenuti trimestre dopo trimestre.

Il grafico (la cui bassa qualità è purtroppo dovuta alla cattura dal PDF di McAfee) non lascia dubbi, mostrando come in soli due anni i computer Apple siano stati sempre più soggetti di attacchi malware. È stato il terzo trimestre del 2016, in particolare, ad avviare un trend poco piacevole, arrivando al dato del primo trimestre 2017 con oltre 700.000 infezioni totali dall’inizio del rilevamento. Preoccupante, a dirla così. Ma c’è una postilla, inserita da McAfee per spiegare meglio questo aumento: i valori sono stati di fatto gonfiati da un eccesso di adware. Questa tipologia di programmi malevoli è la meno pericolosa tra quelle esistenti, in quanto il loro scopo nocivo si limita perlopiù a mostrare alle vittime annunci pubblicitari in tutte le salse. Una seccatura, più che un autentico pericolo. Inoltre, rimane fuori portata qualsiasi discorso su un’eventuale epidemia malware nel mondo Mac dal momento che il numero delle infezioni si attesta a poco più dell’1% di quelle totali su PC.

Anche questa volta possiamo quindi riporre la sirena di allarme. Ciò non significa però che il pericolo sia totalmente scampato: al di là degli adware, ci sono anche delle situazioni molto più pericolose di cui tenere conto, come trojan e ransomware. Il consiglio è pertanto di mantenere sempre alta la guardia, utilizzando il Mac con cura ed evitando potenziali fonti di rischio, tra cui aggiornamenti non provenienti da siti ufficiali e scaricamento illecito di software o altri contenuti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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