Uno dei fattori che hanno contribuito al successo di iPhone è la particolare cooperazione tra Apple e gli operatori telefonici, che in larga parte hanno accettato una serie di restrizioni, tra cui l’impossibilità di mettere personalizzazioni estetiche e software, pur di poter sfoggiare a catalogo una grande fonte d’introiti per i piani in abbonamento. E se un gestore decidesse non solo di vendere l’iPhone, ma di dedicarvisi interamente? È l’idea della filiale statunitense di Virgin Mobile, che agisce come brand alternativo della casa madre Sprint. Dal 27 giugno tutto sarà legato a un singolo piano, denominato “Inner Circle”, e un singolo dispositivo, l’iPhone. Previo acquisto del telefono, gli utenti americani potranno aderire a una promozione interessante: $1 al mese per chiamate, messaggi e dati illimitati (anche se con cavilli in termini di bitrate per lo streaming), fino a un anno. Trascorso il dodicesimo mese, “Inner Circle” andrà al prezzo standard di $50 al mese.
Funzionerà questa iniziativa? Ci vorrà tempo per capirlo: è un azzardo, che gioca pure coi clienti preesistenti. Se utilizzano un dispositivo Android, potrebbero non accettare questa deriva pro-Apple di Virgin Mobile e passare altrove. Viceversa, utenti intenzionati al passaggio o all’acquisto di un nuovo iPhone potrebbero trovare allettante questa offerta lancio. Tecnicamente, va osservato che Virgin non è la prima a proporre un servizio per una specifica marca di smartphone. Nel mondo Android lo fa Project Fi: considerato però che è proprio di Google, lì la restrizione ai soli Pixel e Nexus è comprensibile.