Meizu è stato uno dei primi produttori cinesi della nuova generazione a sfondare nel mercato europeo. Due o tre anni fa se ne parlava molto anche in Italia, nelle community hi-tech, ed ha catturato e saputo mantenere l’attenzione di molti acquirenti oculati. I suoi top di gamma non sono economici ma hanno tanta tecnologia ad un giusto prezzo, anche se personalmente ho apprezzato di più gli entry-level. Ieri l’azienda ha presentato i suoi due nuovi smartphone di punta, ovvero il Meizu Pro 7 e il Pro 7 Plus.
Inutile girarci attorno, in un’epoca in cui l’hardware non sembra più in grado di trainare gli acquisti, l’elemento che realmente contraddistingue questi prodotto è il display secondario. Si trova sul retro, ha una diagonale di 1,9″ ed una risoluzione di 240 x 536 px (307 ppi). Grazie all’uso di tecnologia AMOLED consumerà pochissima energia e offrirà un’ottima visibilità, proponendosi come strumento ideale per inquadrare i selfie.
La soluzione ha un design interessante, con lo schermo annegato in un’area nera sulla sinistra che include anche il resto delle componenti visibili, così da lasciare interamente pulita la restante parte della scocca. Si trovano qui le due fotocamere da 12MP con sensore Sony ed obiettivo f/2, strutturate con la classica soluzione del secondo sensore monocromatico per migliorare la resa (in stile Huawei). Addirittura sono 16 i MP per la fotocamera frontale, sempre con apertura f/2 ma non Sony, e servirà per spronare ancora di più l’utilizzo dello schermo posteriore. Fin qui i due smartphone sono identici, lo schermo frontale è il primo vero elemento di distinzione: 5,2″ Full HD per il Pro 7 e 5,7″ WQHD per il Pro 7 Plus, entrambi di tipo Super AMOLED.
Non può mancare il tradizionale pulsante frontale multifunzione, che include anche il sensore d’impronta, mentre all’interno troviamo gli ultimi nati di casa Mediatek, ovvero il misurato Helio P25 nel Pro 7 (Cortex-A53 a 2.6GHz Octa Core con Mali-T880) e il potente Helio X30 nel Pro 7 (Cortex-A73 a 2.6GHz Octa Core con PowerVR 7XTP). Diverse anche le memorie, con la versione più grande che può contare su 6GB di RAM e 64 o 128GB di memoria UFS 2.1 ed il più piccolo che si accontenta di 4GB di RAM e 64GB EMMC 5.1. Per entrambi doppia SIM, un ricco set di connettività (il BT è sempre il 4.2), batterie da 3000 mAh e 3500 mAh con ricarica rapida e sistema operativo FlyMe basato su Android Nougat. Per qualche strana ragione sembra che la versione Plus non abbia la banda 20 LTE usata in Italia, ma è pur vero che sembra sempre meno importante dopo la fusione Wind Tre. Per quanto riguarda i prezzi, sono noti per ora quelli cinesi che corrisponderebbero più o meno a 365€ per il Pro 7 e 455€ per il Pro 7 Plus… anche se dopo l’importazione in Italia vedremo sicuramente salire queste cifre di un 20% circa.