Recensione: Logitech G440, qualche volta è meglio che sia duro

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Spesso ci stupiamo di quanto sia abusato il termine “professionale” in ambito informatico, mentre a me colpisce di più ritrovare praticamente ovunque la parola “gaming”. C’è una ragione che accomuna entrambe le cose: queste sono le uniche due categorie in cui oggi si spendono soldi per i computer tradizionali ed i loro accessori. La cosa assurda è che molto spesso i due ambiti si sovrappongono, perché da entrambe le parti serve velocità, precisione, ergonomia. Ecco perché, sempre più spesso, sorvolo sulla parola “gaming” e cerco di valutare un prodotto per le sue reali funzionalità. Seguendo questa logica ho trovato l’ottimo tappetino morbido Logitech G240 (recensione), con il quale mi trovo divinamente sulla scrivania di lavoro. Nella casa a mare, però, non sono riuscito ad usarlo, poiché il tavolo del giardino su cui spesso lavoro ha delle assi leggermente distanziate. Poggiarci sopra il G240 è possibile, ma si avverte un leggero avvallamento nei passaggi ed è scomodo oltre a causare reazioni imprecise del mouse. Ecco perché ho voluto optare per un’alternativa rigida: il Logitech G440 Hard Gaming Mouse Pad.

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Di norma preferisco i tappetini morbidi ed amo il G240 perché è sottilissimo e non si sente lo scalino sotto il palmo della mano. Il G440 non è così, ovviamente, ma risulta comunque comodo essendo altrettanto ampio (34 x 28cm). Basta posizionarlo nel modo giusto e non si avvertirà mai il fastidio del bordo (che comunque è rifinito in modo da non tagliare).

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Istintivamente lo si metterà in orizzontale, come nell’immagine qui sopra, ma in diverse occasioni ho trovato più comodo ruotarlo nell’altro verso, così da avere il braccio disteso ed il polso interamente poggiato sul tappetino. La superficie è rigida ma non è spiacevole al tatto. Lo dico perché l’ultimo tappetino “bello” che ho provato aveva il top di alluminio e l’ho trovato davvero fastidioso oltre che molto rumoroso. Questo, al contrario, fa scorrere molto bene il mouse (anche quello di Apple, che è una frana da questo punto di vista) e rimane davvero silenzioso.

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Il logo della serie di prodotti gaming di Logitech non mi fa impazzire, avrei preferito che fosse tono su tono, ma non mi disturba neanche. La parte inferiore del tappetino ha la stessa gradevole colorazione azzurra del G240 e crea un buon attrito contro lo scivolamento su qualsiasi superficie d’appoggio. La rigidità non è eccessiva, si può flettere leggermente la struttura, ma si riesce addirittura ad usarlo anche sulla gambe. Per l’uso che ne voglio fare io c’è solo una cosa che non mi piace, ovvero che è più alto del MacBook Pro 15″ e non riesco a metterlo nella borsa per portarlo sempre con me. Probabilmente mi toccherà cercare un ennesimo tappetino rigido per la mobilità, perché dopo anni di utilizzo quasi esclusivo di computer desktop mi sono disabituato al trackpad per lavorare su foto e video. E, ad essere sincero, oggi come oggi non lo preferisco più per nessuna attività, mentre in passato ero arrivato persino a mettere il trackpad sulla scrivania al posto del mouse. Insomma, le abitudini cambiano e la cosa migliore che possiamo fare per la nostra produttività è quella di metterci in condizione di lavorare comodamente. Qualsiasi cosa questo voglia dire per ognuno di noi.

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Conclusione

Se al G240 avevo assegnato 5 stelle, dovute alla sua assoluta efficienza e mancanza di aspetti negativi, non posso che fare altrettanto per il Logitech G440. È più spesso, cosa che non mi fa impazzire, ma è un giusto compromesso per la rigidità. Duro vuol dire anche più scorrevole, e in effetti un po’ si sente che il mouse fila meglio, ma per me il vantaggio più importante è stato quello di poterlo utilizzare su una superficie non perfettamente lineare. Il tappetino riesce a livellare anche eventuali imperfezioni tra diverse assi, assorbendole proprio grazie a quei 3mm di spessore e distribuendole uniformemente per via della superficie rigida. Non noto altri elementi di distinzione rispetto al G240 ed è solo in base a queste cose che scelgo l’uno o l’altro. Aggiungo solo una considerazione: perché non farlo della stessa dimensione dei portatili più diffusi? Io ne avrei realizzato uno da 13,3″ ed uno da 15,4″, così da poterlo affiancare nella borsa del computer e trasportarlo ovunque sia necessario. Cosa che, per altro, avrebbe un secondo vantaggio collaterale: aggiungere un po’ di protezione per il computer nella borsa. Non lo considero comunque un aspetto negativo del prodotto in sé perché nasce prevalentemente da un mio specifico impiego mentre i prodotti da gaming come questo, si sa, nascono prevalentemente per l’uso desktop. Il prezzo è di 22€ su Amazon, giusto un paio di euro in più giustificabili dalla maggiore quantità di materiale rispetto il G240.

PRO
+ Ottime finiture
+ Adesione perfetta su ogni superficie
+ Ottima scorrevolezza del mouse
+ Silenzioso
+ Rigido quanto basta per usarlo un po’ dovunque
+ Dimensione comoda per lavorare
+ Bello il fondale azzurro

CONTRO
Nulla di rilevante

DA CONSIDERARE
| Io lo avrei fatto leggermente meno alto: con l’esatta dimensione dello schermo da 15,4″ dei portatili, sarebbe stato comodo da mettere in borsa (dove quelli morbidi non mi piacciono perché tendono a deformarsi)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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