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Per certi versi io li capisco i complottisti, perché ormai non c’è modo di conoscere la vera verità. E se c’è una cosa che la storia ci ha insegnato è che a pensar male spesso si indovina. Non parlo di scie chimiche o delle torri gemelle ma di tutte quelle piccole bugie che ci bombardano ogni giorno. Il marketing si basa sul miglioramento della realtà, basta guardare le fotografie dei prodotti al supermercato e confrontarle con quello che si trova dentro la scatola. Eppure se acquistiamo un panino al MacDonald’s non lo rimandiamo indietro perché è diverso da quello che abbiamo scelto sul display. Sappiamo che funziona così e non ce ne meravigliamo. Allo stesso modo il reparto comunicazione di una grande azienda ha l’obiettivo di renderla più virtuosa ai nostri occhi. Apple è nota per la sua attenzione al consumatore e per l’impegno sociale, eppure produce grazie alla manodopera a buon mercato di esseri umani che vengono spinti al limite delle loro possibilità (e spesso anche oltre). Non voglio fare la morale a nessuno ma alla luce di tutto questo non mi sento neanche di denigrare chi pensa che i leak possano essere messi in circolazione dalle stesse aziende che pubblicamente li combattono. Si sa che le testate che si occupano di tecnologia offrono premi in denaro a chi fornisce informazioni o componenti presi dalla catena di produzione e che questi ammontano a circa un anno di salario per l’operaio asiatico. Le misure di sicurezza sono piuttosto stringenti ma si trova sempre un modo per aggirarle. Le scocche, ad esempio, vengono gettate nel water all’interno di sacchetti di plastica e poi ripescate nelle fogne. O almeno venivano, perché questo trucco è stato scoperto e quindi ora si starà facendo diversamente.

La storia di questi giorni con l’iPhone 8 è ben diversa. Prototipi se ne vedono in giro, ma le maggiori informazioni sul futuro smartphone ce le ha date Apple stessa. Non proprio a viso aperto ma con tutto il codice contenuto nel firmware dello speaker HomePod, il quale è realizzato sulla stessa base iOS 11. Durante l’anno cerchiamo di limitare al minimo i rumor perché distolgono l’attenzione dalle notizie più importanti, ma quando manca così poco alla presentazione del prossimo iPhone è difficile che si parli d’altro. E questo succede già con i modelli “normali”, figurarsi ora che c’è il ballo il più volte citato “decennale”. Anche i premi per chi riesce a trovare scocche o componenti sono aumentati e l’attenzione dei media e degli utenti è così elevata da creare un vero e proprio business per chi vive di pubblicità. Noi non rientriamo nella casistica se ve lo state chiedendo, perché i pochi banner che ci sono su queste pagine e il numero di utenti che le visitano sono ben al di sotto di quella soglia lì. Facciamo molti più numeri con una recensione ben fatta che con un articolo su un rumor di iPhone 8, anche se dovessimo cedere al clickbait con un titolo “azzardato”. Se ne parliamo, dunque, non è perché ci conviene ma semplicemente perché è l’argomento del momento e, in tutta sincerità, a noi interessa. A parte il fatto che per molti di noi sarà il prossimo smartphone, è quello che detterà le regole per gli anni a venire (almeno si spera).

Sì lo so a cosa state pensando, ognuno di voi in un nano secondo avrà deciso se è bello o brutto. Ho sentito già dire cosa va e cosa non va e fiumi di persone che prima criticavano gli angoli curvi degli schermi di LG G6 e Galaxy S8 ora iniziano a mediare… tra qualche giorno diranno che sono bellissimi. Per non parlare di chi diceva che le cornici sottili fanno schifo ma ora che le ha fatte Apple saranno ottimizzate e funzioneranno bene. Non c’è ironia, almeno su questo, perché in effetti su altri terminali ho avuto difficoltà ma confido che a Cupertino abbiano gestito meglio la cosa. E che dire del TouchID scomparso? Gli ultimi ritrovamenti dello sviluppatore Guilherme Rambo nel famigerato firmware di HomePod suggeriscono la presenza di una autenticazione biometrica multipla, ma il FaceID sarà l’elemento chiave.

Altre novità interessanti arrivano anche per la fotocamera, nella quale si trovano riferimenti per lo slow motion 1080p a 240fps e ad un rinnovato HDR. Manca un mese scarso alla presentazione dei prossimi iPhone ma tra leak di scocche e le informazioni ritrovate nel firmware dell’HomePod, rimane davvero poco da scoprire. Certo è che vederlo presentato sul palco e con foto di qualità mentre ci illustrano la tecnologia che c’è dentro e le soluzioni ideate per renderlo unico, cambierà radicalmente le cose. A me non piace il frontale chiaro, ad esempio, ma evito di giudicare per ora e aspetto di poterlo vedere in funzione per valutare. Vi consiglio di fare lo stesso: non fatevi troppe idee sulla base di quelle immagini trafugate o i mockup che girano in queste ore perché se anche cambierà pochissimo vi assicuro che una brutta foto può rendere brutta qualsiasi cosa. Di certo questo HomePod sapeva davvero troppo e mamma Apple ha deciso di farlo cantare. Si sa che gli sviluppatori fanno le pulci al codice per cui non potevano immaginare di passarla liscia, quindi facendo 2+2 possiamo dire che a Cupertino ci hanno voluto concedere una corposa anticipazione. Il perché lo lascio decidere a voi ma è carina la battuta di Tom Warren che si chiede se nell’evento di settembre Apple si limiterà a descrivere il firmware dell’HomePod.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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