iOS 11, watchOS 4 e tvOS 11 disponibili da oggi: il riepilogo delle novità principali

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È il momento dell’anno che molti utenti Apple attendono, con entusiasmo o timore a seconda di come la si percepisce. I sistemi operativi della mela vengono aggiornati alle nuove versioni major, foriere di funzionalità migliorate su tutti i dispositivi supportati (con le prevedibili eccezioni in base alle capacità hardware). iOS 11, watchOS 4 e tvOS 11 hanno ufficialmente iniziato il loro ciclo commerciale alle ore 19 di oggi. Per macOS High Sierra se ne riparlerà settimana prossima, il 25 settembre. Andiamo a fare un riepilogo sulle principali novità dei rilasci attuali.

iOS 11

L’undicesima versione di iOS porta con sé una serie di novità destinate ad avere un profondo impatto a lungo termine, specialmente su iPad che probabilmente ha ricevuto la fetta più gustosa di questo aggiornamento. Viene approfondito il rinnovamento estetico che già iOS 10 aveva accennato in alcune parti, estendendo l’uso delle trasparenze nell’interfaccia, nonché di elementi grafici e caratteri in grassetto per le sezioni principali nelle applicazioni. C’è persino un piccolo omaggio all’era pre-iOS 7, grazie al ritorno delle più compatte barre in luogo dei pallini per mostrare l’intensità del segnale, un passaggio pressoché obbligato viste le particolarità dell’iPhone X (peraltro il numero delle barre è stato diminuito da 5 a 4, nell’occasione). Il Control Center è stato modificato ancora, perdendo la visuale multi-pagina a favore di una singola con più elementi a colpo d’occhio, da riposizionare e aggiungere a proprio piacimento. Anche la schermata di blocco ha ricevuto ulteriori interventi, integrando di fatto al suo interno il Centro Notifiche: basterà infatti scorrere dal basso verso l’alto per avere un elenco di tutti gli elementi arrivati non ancora letti.

Un profondo cambiamento grafico e funzionale coinvolge anche l’App Store. Lo stile adottato si allinea a quello di Apple Music ed altre app, cogliendo l’occasione per una riorganizzazione generale delle sezioni. App e giochi sono ora tra loro separate, presentando descrizioni più dettagliate, soprattutto per quel che concerne gli eventuali acquisti in-app. In aggiunta ai contenuti scelti dal team e messi in evidenza, sono presenti contenuti redazionali, aggiunti con cadenza giornaliera. Frutto di questo redesign è inoltre File. Si tratta di un gestore di file e cartelle piuttosto duttile, atteso da parecchio tempo. Oltre ai vari strumenti di organizzazione in locale, si integra (previo supporto degli sviluppatori) con tutti i principali servizi cloud, garantendo così all’utente un singolo prodotto centralizzato su cui poter fare affidamento. È inoltre possibile gestire pure i file eliminati da poco, eventualmente ripristinandoli, così come assegnare specifici tag colorati.

Proseguendo l’excursus con Siri, l’assistente virtuale Apple fa sfoggio di una nuova icona e guadagna ulteriori capacità di predizione attraverso l’intelligenza artificiale. È in grado infatti di adattarsi meglio alle esigenze e agli interessi dell’utente, anche attraverso la cronologia dei siti visitati in Safari. Si adatta rapidamente ad eventuali cambi di contesto e presenta voci più naturali durante la conversazione, protetta anch’essa con crittografia end-to-end come nel caso dei messaggi. Sono state inoltre aggiunte funzionalità di traduzione dall’inglese verso alcune lingue, italiano incluso, e se l’utente chiederà di riprodurre un brano casuale saprà selezionare un brano quanto più affine ai suoi gusti.

Il comparto foto/video ora dispone del supporto alla registrazione H.265 sugli iPhone 7 e 7 Plus, così come di nuovi effetti fotografici. Il formato HEIF permette il salvataggio d’immagini a qualità elevata consumando anche la metà dello spazio precedentemente impiegato. Le Live Photos presentano maggiori opzioni di modifica, incluse la possibilità di creare loop continuati, fare il rewind durante la riproduzione del breve filmato ed ottenere esposizioni più lunghe. Le opzioni di riconoscimento delle foto includono più tipologie di eventi, l’orientamento verticale od orizzontale e la presenza di animali. La modalità Ritratto degli ultimi iPhone può essere sfruttata anche da app fotografiche di terze parti grazie alla nuova API dedicata. Dalla vista all’udito, Apple Music ora mostrerà quali brani ascoltano i propri contatti e metterà a disposizione degli sviluppatori terzi una API, MusicKit, per permettere l’integrazione del servizio anche in altre app. AirPlay 2 permette invece la riproduzione musicale su dispositivi collocati in diverse stanze, controllando separatamente i volumi e condividendo tra loro le playlist. Vari produttori hanno già previsto il loro supporto ad AirPlay 2.

L’app Mappe aggiunge la cartografia indoor per determinate tipologie di edifici, come centri commerciali ed aeroporti (per ora non italiani), ed è in grado di indicare sia la corsia precisa da imboccare sia i limiti di velocità vigenti su quella strada. Dedicata alla guida è anche la nuova variante della modalità Non Disturbare, che si attiva automaticamente riconoscendo il collegamento con l’impianto Bluetooth dell’automobile; eventuali notifiche importanti verranno comunque segnalate previa aggiunta del prefisso “Urgente” da parte dei contatti.

Come già detto, però, i maggiori cambiamenti di iOS 11 si vedono sull’iPad. Il sistema operativo è stato profondamente ottimizzato per l’esperienza d’uso su tablet. Ora è presente un Dock simile a quello di macOS. Si possono aggiungere le app, riordinarne il posizionamento, passare da una all’altra e visualizzare gli ultimi elementi aperti in esse. Sulla destra viene mostrata l’icona dell’ultima applicazione aperta. Trascinando l’icona di un’app su una parte libera dello schermo, nel caso ve ne fosse un’altra già in esecuzione, entrambe verranno automaticamente proposte in modalità Slide Over, con la possibilità di passare alla ripartizione 50/50 prevista da Split View. Anche il task switcher è stato modificato in accordo, presentando nella stessa schermata oltre alle app aperte anche il Dock e il Centro di Controllo. Un’altra funzionalità importante aggiunta è il drag and drop, permettendo il trasferimento di contenuti tra le app aperte in modalità Split View. Il supporto multitouch permette di trascinare anche più elementi per volta, facilitando sensibilmente operazioni quali l’aggiunta d’immagini a un testo o di allegati a un messaggio di posta elettronica.

L’Apple Pencil acquista maggiore importanza in iOS 11, con la possibilità di aggiungere velocemente firme, evidenziazioni, commenti e disegni a mano libera su una vasta gamma di elementi: note, PDF, email ed altro ancora. Il testo, dove presente, viene riposizionato in tempo reale per lasciare spazio all’annotazione aggiunta col pennino. Tutti i contenuti immessi a mano sono inoltre rintracciabili all’interno di Note, al pari di quelli tramite tastiera. Sempre in Note è stata introdotta la possibilità di fare scansioni dei documenti con la fotocamera, che saranno convertiti in formati nativi da poter modificare. Sull’iPad, inoltre, tutti i principali tasti avranno anche caratteri secondari, che si potranno inserire con un breve swipe dall’alto verso il basso sul singolo pulsante.

In conclusione, non possiamo non citare la rinnovata attenzione per il machine learning, con supporto per le reti neutrali, e soprattutto la realtà aumentata. A quest’ultima è stata dedicata un nuovo set di API, denominato ARKit, che consente agli sviluppatori di terze parti di mixare nelle proprie app elementi virtuali e reali. Tra le aggiunte più piccole degne di nota segnaliamo la lettura nativa dei codici QR, il riconoscimento dei tag NFC e l’approdo di Metal 2 come su macOS. Rinviate a un prossimo aggiornamento invece le migliorie per l’app Messaggi, come la sincronizzazione tramite iCloud con crittografia end-to-end e la possibilità di trasferire denaro ai propri contatti attraverso Apple Pay (non in Italia, per ora).

watchOS 4

Il sistema operativo di Apple Watch prosegue nel suo percorso di affinamenti, sempre mantenendo una particolare attenzione alla salute e al fitness. È presente una nuova watchface basata su Siri, che grazie alle funzionalità di machine learning mostrerà con uno scorrimento verticale tutte le attività presenti nel calendario e nelle altre app, organizzandole automaticamente. Tale modalità di visualizzazione delle informazioni è ben visibile anche nel resto del sistema, a incominciare dal nuovo Dock (molto più pratico dell’attuale) e dall’interfaccia dell’app Allenamenti, totalmente ridisegnata e in grado di gestire diversi tipi di esercizi concatenandoli tra di loro. Anche l’app Attività è stata rivista, inserendo nuove sfide da vincere e obiettivi da sbloccare. Apple Music ora sincronizza anche sull’orologio le playlist generate dal servizio stesso in base ai propri gusti. Infine, con watchOS 4 è possibile effettuare il pairing via NFC con gli attrezzi elettronici per le palestre, di modo da sincronizzare il monitoraggio dell’attività cardiaca con gli esercizi effettuati, e con i dispositivi di terze parti per il rilevamento del glucosio nel sangue.

tvOS 11

Come aggiornamento, tvOS 11 è forse quello più sotto tono tra i vari previsti quest’anno. Questo almeno in superficie: dietro le quinte rappresenta un tassello molto importante nel passaggio che Apple sta compiendo verso il 4K. Tra le novità principali visibili, troviamo il supporto AirPlay 2, la modifica delle tonalità dell’interfaccia in base all’orario e opzioni di sincronizzazione per la schermata Home se si dispone di più Apple TV. Al di fuori dell’Italia, l’aggiornamento assume maggior interesse grazie a nuove visuali espressamente pensate per la fruizione di più tipologie di contenuti in streaming, inclusi gli eventi sportivi. In arrivo entro l’anno per tutti è invece l’app per Amazon Prime Video.

Altri aggiornamenti minori

Chiudiamo questo riepilogo segnalando alcune app aggiornate oggi in concomitanza coi nuovi sistemi operativi. La prima segnalazione, curiosamente, è lato Mac. Apple ha deciso di non attendere High Sierra per rilasciare Safari 11, che da oggi è disponibile anche su El Capitan e Sierra. Quasi tutte le migliorie previste per il browser di Cupertino nella 10.13 sono state portate anche sui predecessori, incluso il blocco automatico dei contenuti pubblicitari solitamente in autoplay.

Si cambia ancora piattaforma, col prossimo ambito, e si parla di Android. La versione dedicata di Apple Music mostra i brani ascoltati dai propri contatti, come su iOS 11. È stato aggiunto inoltre un widget da aggiungere alla schermata Home che permette di riprodurre le canzoni ascoltate di recente. Ora possono cercare contenuti anche attraverso la ricerca vocale. L’attitudine a “brava cittadina” su Android di Apple Music si vede infine nel supporto alle scorciatoie da icona introdotte da Android 7.1, un’implementazione che non necessita del 3D Touch.

Infine, segnaliamo che l’editor di codice Swift Playgrounds, esclusiva dell’iPad e destinato soprattutto a bambini e neofiti dello sviluppo, ora è localizzato in italiano. È stato poi aggiunto il supporto ad ARKit così come alla nuova versione 4 del linguaggio Swift, la possibilità di richiamare la fotocamera di iPad attraverso il codice e una migliore segnalazione di errori in quanto digitato.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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