Tornano i leak, cambia l’obiettivo: si parla di Google Pixel 2 e non solo

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L’estate ormai terminata è stata senz’altro calda sul fronte Apple, con una quantità impressionante di informazioni trapelate, alcune frutto pure di errori interni all’azienda stessa. Chi sperava di avere un po’ di tregua dopo la presentazione di iPhone 8 e X, deve arrendersi alla realtà: la macchina dei leak non si ferma mai. Stavolta, però, non se la prende con Apple. A finire nel mirino è Google, che presenterà le proprie novità hardware il prossimo 4 ottobre. La redazione di Droid-Life ha pubblicato nelle scorse numerose anticipazioni, non limitandosi solo alla prossima generazione di Pixel. C’è molta carne al fuoco.

Dei Pixel 2 avevamo già avuto modo di vedere dei rendering, sostanzialmente confermati da questi nuovi leak, almeno per quel che concerne la scocca posteriore. La versione XL sarà disponibile in due tonalità: una “Just Black”, completamente nera come già suggerisce il nome, e la curiosa “Black & White” soprastante. Gran parte del corpo in alluminio del dispositivo sarà bianca, mentre l’area in vetro dove risiederà la fotocamera singola sarà nera. Strana scelta per il pulsante di accensione/blocco, evidenziato in arancione, non fosse altro per l’accostamento cromatico dato che il motivo funzionale sarebbe comprensibile (renderlo più in evidenza).

Sul piano tecnico non vengono riportate novità rispetto quanto riportato a luglio: di derivazione LG, avrà uno schermo AMOLED pressoché bezel-less da 6″ con risoluzione 1440p, SoC Qualcomm Snapdragon 835 e rilevamento della pressione ai bordi del dispositivo per l’attivazione di specifiche funzionalità. Addio al jack cuffie da 3,5 mm, benvenuti altoparlanti stereo. Parlando di prezzi, già la generazione corrente di Pixel non è venduta a cifre popolari e lo stesso varrà per i successori. Si parla di $849 per la versione da 64 GB e $949 per quella da 128. Del resto, il posizionamento previsto da Google per questi terminali è di diretto contrasto agli iPhone, offrendo un’esperienza Android più ottimizzata per la fascia premium.

Simili caratteristiche hardware dovrebbero attendere il Pixel 2, fatta ovvia eccezione per lo schermo da 5″. L’estetica mutuerà invece quasi in toto dall’attuale generazione, così come l’azienda che lo produrrà, ovvero HTC. Tre le tonalità che saranno a disposizione dei potenziali acquirenti: “Just Black”, “Clearly White” (completamente bianco, a differenza del misto su Pixel 2 XL) e “Kinda Blue”, visibile nell’immagine soprastante. La variante da 64 GB costerà $649, mentre quella da 128 verrà proposta a $749.

Nuovi Pixel, nuovi Daydream View. Anche i visori per la realtà virtuale a marchio Google verranno aggiornati, con una struttura più resistente e tre colorazioni, nero “Charcoal”, grigio “Fog” e rosso “Coral”. A parte il prezzo, $99, non ci sono altre anticipazioni riguardo eventuali cambiamenti tecnici interni.

Di maggiore interesse è il ritorno di Big G nel mercato portatili, dopo la dismissione dei Chromebook Pixel. Il nuovo prodotto, che appare con un design molto semplice e forse fin troppo classico, si chiamerà Pixelbook. Un solo colore, argento, e versioni tra loro distinte per capacità di archiviazione. Nessuna menzione da parte di Droid-Life per il processore o altre specifiche, ad eccezione di una: supporterà il pennino Pixelbook Pen, con rilevamento della pressione esercitata e possibilità di utilizzarlo anche inclinato. Anche in questo caso non ci troveremo davanti a un prodotto economico. La variante base con 128 GB costerà $1199, seguita da quella con 256 GB a $1399 e con 512 a $1749. Il pennino sarà opzionale, $99.

Infine, ci saranno nuovi ingressi nella gamma di smart speaker Google. I prossimi Home Mini si presentano nell’immagine soprastante con un aspetto compatto e piuttosto simpatico, con le medesime tonalità già previste per i Daydream View. Sulla sommità sono presenti dei LED di notifica, similmente al fratello maggiore già in commercio. Per appena $49, risulterà senz’altro il prodotto dotato di Google Assistant più economico. Vedremo fra poche settimane se almeno qualcosa di quanto discusso in questo articolo varcherà i confini italiani.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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