Recensione: Huawei Mate 10 Lite, un entry-level travestito da top di gamma

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L’Italia ha storicamente un debole per Nokia e l’ha “seguita” anche nel passaggio a Windows. Ad entrambe è stata data fiducia, forse anche troppa, e per alcuni anni le vendite nel segmento basso e medio-basso sono state decisamente buone. Il passaggio del marchio Lumia nelle mani di Microsoft è stato gestito adeguatamente in termini di immagine, ma le pessime politiche di aggiornamento, la scarsa presenza di app di valore e la sostanziale inconsistenza della piattaforma, hanno portato inevitabilmente al tracollo.

Da un paio di anni è un’altra l’azienda che sul suolo italiano sta dominando le vendite in quello stesso segmento: Huawei. Le serie Lite di P8, P9 e P10 riscuotono tutt’oggi un enorme successo perché sono degli smartphone esteticamente gradevoli, abbastanza efficienti, con una interfaccia semplice e prezzi contenuti. So che alcuni di voi stanno attendendo con ansia la recensione di iPhone X (grazie per la pazienza!) ma ho avuto modo di usare per un paio di settimane il Mate 10 Lite e ritengo che meriti un po’ di attenzione, ma cercherò di essere breve. Anzi, brevissimo.

Si presenta con una scatola bianca con il posizionamento dello smartphone in verticale tipico di Huawei, leggerente più povera nei dettagli rispetto a quella delle serie superiori ma completa di caricatore, cavo di alimentazione, auricolari, cover trasparente e una pellicola pre-applicata sullo schermo.

La cosa che ritengo più interessante in questo prodotto è il design o, per meglio dire, lo schermo. Tecnicamente ha degli aspetti persino inferiori al P10 Lite che costa di meno, ma in un mercato dominato da cornici ristrette e display 18:9, il Mate 10 Lite ha decisamente un maggiore appeal.

Non credo che si ritornerà più indietro sui 16:9, perché riducendo le cornici si recupera dello spazio in più spazio in alto e in basso che ha senso sfruttare, anche solo per barra di stato e gli strumenti di navigazione. In questo caso il display è un 5,9″ FullHD+ (ovvero sempre 1080p ma con pixel in più sul lato lungo) di tipo IPS.

La qualità è nella media, ma se si porta in alto la luminosità e si sfrutta la taratura fine dalle impostazioni per dargli un po’ di calore, offre una riproduzione dei colori davvero godibile, un bel contrasto ed un ottimo grado di soddisfazione con vista frontale.

Samsung S8 Plus e Huawei Mate 10 Lite: inclinandoli la resa dello schermo è ben diversa

Inclinandolo, invece, si perde rapidamente luminosità. Ben più di quanto non avvenga con schermi IPS premium come quelli di LG G6 o iPhone 8, ad esempio.

Per sfruttare lo spazio verticale in più, lo smartphone ci propone di adattare automaticamente le app al loro primo avvio. Può essere scocciante i primi giorni, quando si installa e configura tutto, ma alla fine è un sistema comodo e che funziona molto bene. Su LG G6, ad esempio, devo andare nelle impostazioni per selezionare una ad una le app da “allungare”, cosa non proprio intuitiva. Comunque per ora nessuna di quelle che ho usato risultava non adattabile e sfruttabile pienamente su questo schermo.

La scocca è di alluminio con nessun elemento particolarmente originale. Tuttavia è sottile, solo 7,5mm, e i suoi 164 grammi appaiono molto leggeri in mano vista la generosa dimensione (156.2 x 75.2 mm). Lo schermo non ha angoli arrotondati come va di moda adesso (se ripenso a quanti hanno criticato il G6…) ma in compenso si sfrutta lo spazio al 100% e le cornici superiori e inferiori sono decisamente più contenute rispetto la serie P. Sono quasi identiche a quelle di OnePlus 5T, come potrete vedere in fondo alla pagina, forse un mezzo millimetro più alte.

Il sensore d’impronte è stato spostato sul retro, posizione che può non piacere ma che è ben studiata per essere facilmente raggiungibile (non come su S8…). Funziona bene e velocemente, per cui nulla da rimpiangere da questo punto di vista.

I tasti di controllo sono tutti sulla destra, sia il volume che power, ed è una cosa a cui ci si deve un attimo abituare ed è un po’ scomoda per gli screenshot – che volendo si possono fare anche le nocche grazie alle gesture tipiche di Huawei.

Il SoC è un Kirin 659 octa-core (4 Cortex-A53 a 2.36 GHz + 4 a 1.7 GHz), la GPU una Mali-T830 Mp2 che non teme un po’ di gaming e la dotazione di memoria è decisamente abbondante, grazie a 4GB di RAM e 64GB di storage. È un Dual SIM in cui sulla seconda è solo 2G, ma il cassettino è ibrido e lo slot aggiuntivo può anche essere utile per espandere la memoria con microSD. In termini di prestazioni non è il primo della classe ma è abbastanza reattivo e si usa con piacere. Nei momenti di particolare impegno dell’hardware può scaldare un pochino e cedere al Thermal Throttling che riduce leggermente la frequenza, ma si riesce davvero a fare tutto con un buona scioltezza.

Tra le dotazioni accessorie segnalo la presenza di radio FM, mentre nella colonna delle mancanza la più fastidiosa per me è quella del Wi-Fi non dual-band. È un classico b/g/n che lavora solo sui 2.4GHz, cosa per altro piuttosto diffusa nel segmento basso, ma che non mi aspettavo di vedere in questo prodotto. Il Bluetooth supporta aptX, infatti con le cuffie adatte la qualità è molto buona, ed anche il DAC sull’uscita da 3,5mm funziona bene. L’unico speaker è in basso con audio mono, con una resa che direi sufficiente. Altro elemento mancante che avrebbe completato a dovere il Mate 10 Lite è l’NFC.

L’idea di Huawei con questo prodotto non è tuttavia sbagliata. Questo smartphone punta ad un segmento che non è particolarmente interessato alle specifiche tecniche e magari non è così tech addicted da pensare ai pagamenti elettronici di prossimità, alla ricarica wireless o la resistenza all’acqua (altre cosa assenti), ma che vuole uno smartphone bello, moderno, che funzioni bene ed abbia uno schermo generoso. In tal senso il Mate 10 Lite centra l’obiettivo senza mezze misure e l’ampia dotazione di memoria lo rende piuttosto longevo nell’utilizzo, anche senza optare per l’espansione con microSD.

Può incontrare i gusti di molti ma lo vedo particolarmente indicato al pubblico femminile, anche per via del comparto foto. Ci sono infatti due fotocamere sia avanti che dietro, grazie alle quali è sempre possibile sfruttare le funzionalità di riconoscimento delle tre dimensioni per la simulazione dell’apertura ampia, altrimenti detta: sfondo sfocato. Lo scontorno e la successiva sfocatura non sono precisissime, i capelli in particolare risultano facilmente sfumati verso la fine, ma la resa è complessivamente gradevole per quel che vale. Per i selfie, dunque, è un prodotto indovinato, sia per le opzioni “bellezza” di cui dispone che per una risoluzione elevata di 13MP (la seconda cam ha da 2MP).

Il comparto foto primario è composto da due moduli sensore/obiettivo, il primo con 16MP e apertura f/2,2 ed il secondo sempre da 2MP, poiché esclusivamente adibito alla valutazione dello spazio tridimensionale. Non l’ho potuto analizzare benissimo lato fotografico, ma tutto sommato non se la cava affatto male. Con buona luce la resa è gratificante, con immagini naturali e dal buon dettaglio. Anche al chiuso devo dire che non fatica troppo: è veloce con la messa a fuoco (che è di fase) e le immagini risultano ben bilanciate. Con poca luce, invece, mostra i suoi limiti, sia per l’assenza di stabilizzazione ottica che per la ridotta apertura, restituendo foto abbastanza impastate e spesso mosse. Lato video Huawei è sempre stata molto indietro rispetto agli altri big e lo conferma anche nel Mate 10 Lite. Non c’è tanta gamma dinamica ma il bilanciamento dell’immagine non è malvagio e l’assenza del 4K giustificata, però è ancora abbastanza ballerino nell’autofocus e per l’assenza di una buona stabilizzazione (almeno software).

A proposito di software, Huawei ha da qualche tempo dotato la sua EMUI della doppia possibilità di utilizzo: senza o con drawer. È stata una scelta saggia visto che la proposta di 1 app = 1 icona sulla home non piace a tutti, specie a chi utilizza tipicamente smartphone Android. Personalmente sto usando da qualche mese Nova Launcher Prime su tutti gli smartphone che non abbiano Android stock e l’ho fatto anche su questo Mate 10 Lite. Launcher a parte, il resto della EMUI è ormai molto rodato ma tendenzialmente stantio. È stata comunque migliorata la gestione delle notifiche, che ora risultano abbastanza puntuali pur dovendo sempre disattivare per le app importanti le funzioni di controllo del consumo energetico eccessivo. Mi piace la possibilità di personalizzare i pulsanti di navigazione software, la UI che si può facilmente rimpicciolire con uno swipe in basso per l’uso ad una mano e le molteplici opzioni di ottimizzazione e personalizzazione del display.

La ricezione è nella media, non ho mai avuto problemi con Vodafone, e l’audio in capsula è un po’ freddo ma abbastanza nitido. La velocità di navigazione non risente più di tanto dell’assenza della seconda banda da 5GHz mentre in mobilità il modem LTE supporta un massimo di 300Mbps in download e 50 in upload. Speedtest a parte, di problemi veri non se ne hanno.

La batteria è 3340 mAh, forse pochini in relazione alla dimensione del prodotto, tuttavia ci porta regolarmente a sera con un uso regolare. Io l’ho usato come secondo telefono e arrivo a ricaricarlo con un 40% residuo. Andando a fare un po’ di chiamate in più e sfruttando maggiormente la navigazione, ritengo che sia comunque difficile scaricarlo prima di cena. L’unica cosa da tenere d’occhio e l’uso in doppia SIM, specie se si viaggia in zone con ridotta copertura, perché la continua ricerca di rete (moltiplicata per due) può impattare molto negativamente sull’autonomia.

Conclusione

Huawei Mate 10 Lite è esattamente quel che mi aspettavo: uno smartphone solido, sia dentro che fuori. Pur mirando ad abbagliare con uno schermo grande ed un design più moderno rispetto al P10 Lite (almeno per lo schermo 18:9), non si è minata più di tanto la sostanza. Al prezzo di listino di circa 350€ non mi pare del tutto attraente, ma sul mercato si trova facilmente a 300€ e sono 50€ che pesano visto che lo spostano in una fascia diversa in cui è più difficile “aggiungere poco per fare un salto di qualità”. Nel periodo del BlackFriday Amazon lo ha proposto anche a 282€ (io l’ho preso così) ma su eBay si spunta ancora a circa 290€. A questo prezzo si porta a casa uno smartphone esteticamente moderno e che non sfigura neanche rispetto a molti top di gamma. La sostanza c’è, perché a livello hardware è veloce, offre tanta memoria ed ha uno schermo bello ampio, ma si deve essere disposti a quale rinuncia. In particolare penso al Wi-Fi a banda singola e ad NFC, ma ci sono tante altre cose che ormai troviamo nei top di gamma e che qui mancano. Tuttavia nella sua fascia di prezzo è l’unico che può allettare il palato di chi vuole un grande display 18:9 ed uno smartphone elegante e leggero. Arriverà mai l’aggiornamento ad Android Oreo? È stato pianificato da quel che mi risulta, ma così come moltissimi prodotti che costano anche più del doppio, il Mate 10 Lite è per ora fermo a Nougat (colpevolmente a 7.0 in questo caso). Io credo che abbia la possibilità di diventare molto popolare nel breve termine, perché Huawei è anche ben diffusa nelle catene di elettronica sul territorio e un prodotto del genere fa la sua bella figura se confrontato ad altri nella medesima fascia di prezzo, che spesso sono più spessi, pesanti e con i cornicioni che oggi ci sembrano antichi. Può indurre facilmente all’acquisto d’impulso quando visto e maneggiato, perché realizzato davvero con buona cura, facendoci dimenticare alcune delle sue lacune. Ma è online che si spuntano i prezzi migliori e che diventa effettivamente consigliabile.

PRO
+ Design pulito con scocca in alluminio
+ Schermo ampio con rapporto 18:9
+ Bordi ridotti rispetto la concorrenza nella sua fascia di prezzo
+ Leggero e maneggevole, non è neanche troppo scivoloso
+ Sensore d’impronta efficiente e ben posizionato
+ Doppia SIM o espansione con microSD
+ 4GB di RAM e 64GB di memoria
+ Processore e GPU dalle buone performance
+ Doppia fotocamera sia sul fronte che sul retro
+ Radio FM integrata… per chi ancora la apprezza
+ Batteria che copre la giornata con uso medio
+ Prezzo allettante se preso intorno ai 300€

CONTRO
- Wi-Fi single-band
- Manca NFC
- Con poca luce la fotocamera perde molto
- Inclinando lo schermo la luminosità scende tanto

DA CONSIDERARE
| Lato video Huawei deve ancora migliorare, in questo come negli altri smartphone
| Conquista per l’aspetto ma la sostanza non manca

L’angolo della curiosità: guardate quante similitudini tra OnePlus 5T e Mate 10 Lite

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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