Lo scorso anno iOS 11 ha portato una cospicua mole di novità nel sistema operativo mobile Apple, specialmente lato iPad. Altre funzionalità stanno arrivando man mano nei vari aggiornamenti, con la 11.3 che sarà di fatto una mini-major release intermedia verso iOS 12, seguendo un percorso già visto per i due diretti predecessori (iOS 9 e 9.3, 10 e 10.3). Sebbene manchino parecchi mesi alla presentazione, è naturale che nei confronti della dodicesima versione s’inizino a creare curiosità e aspettative. Queste ultime sono forse più alte rispetto al passato, a causa di una generale percezione dubitativa nei confronti del rilascio corrente. Nonostante sia stato High Sierra il maggior oggetto di controversie nel corso degli ultimi tempi, anche iOS 11 ha visto purtroppo il verificarsi di vari bug. A peggiorare la situazione ci si sono messe problematiche non direttamente legate a questa versione, come le polemiche sui rallentamenti in presenza di batterie e la vicenda Spectre/Meltdown. Un quadro d’insieme che Apple non intende prendere sotto gamba, modificando drasticamente i piani per iOS 12 stando alle ultime indiscrezioni.

Il primo report è arrivato da Ina Fried su Axios, seguito poi dalla conferma di 9to5Mac e dagli ulteriori approfondimenti di Mark Gurman su Bloomberg. Nelle scorse settimane Craig Federighi avrebbe comunicato al team di sviluppo gli importanti cambiamenti nelle priorità interne. I cambiamenti più significativi che avrebbe dovuto apportare iOS 12 verranno con molte probabilità rinviati al 2019: tra essi vi rientrerebbero novità di rilievo per le app di sistema come Mail e Foto, ma soprattutto interventi grafici sulla schermata home e CarPlay. Al loro posto, tanta ottimizzazione dietro le quinte, al fine di migliorare sicurezza, affidabilità e prestazioni. Non vi è solo la volontà di mantenere salda la fiducia verso la piattaforma da parte degli utenti, ma anche di aumentarla, riducendo il numero di interventi di supporto tecnico attraverso una maggiore qualità generale.

Uno Snow Leopard in salsa iOS? Non proprio. Posto che quei tempi difficilmente ritorneranno, gli obiettivi sembrerebbero più in linea con quelli che aveva High Sierra. Tanto lavoro sotto il cofano, ma anche una nutrita serie di novità medie e piccole lato utente, a compensare l’assenza di grossi stravolgimenti visibili ad occhio nudo. Benché non avrà tutte le attenzioni previste, l’app Foto riceverà comunque piccole migliorie. Arriverà il supporto multiplayer nei giochi che fanno utilizzo della realtà aumentata, aggiornamenti per FaceTime e maggiori controlli parentali che permetteranno di verificare efficacemente l’eccessivo utilizzo dei dispositivi da parte dei figli, venendo incontro alle recenti richieste in tal senso. Non si può non citare il rilancio di iBooks, anzi Books, di cui sempre Gurman aveva discusso alcuni giorni fa. A non subire rinnovi sarà soprattutto la convergenza tra le app iOS e macOS. A proposito di quest’ultimo, anche per esso i piani sarebbero stati leggermente rivisti, tuttavia il buon Mark non è per ora entrato nei dettagli di cosa sarà modificato. Nessun impatto invece per le prossime versioni major di watchOS e tvOS.

In un certo senso, se confermate queste variazioni andrebbero più o meno involontariamente incontro all’appello che lanciai ad inizio dicembre riguardo aggiornamenti più sostenibili e curati sul fronte qualitativo (non solo da parte di Apple, ma anche di Google e Microsoft). Pur essendo rimasto un po’ scottato da High Sierra, che avrebbe già dovuto rappresentare un focus verso le rifiniture, voglio avere ottimismo su ciò che Apple ha in serbo e sono contento che si stia dando forte priorità all’ottimizzazione. Stando al report di Axios, non tutti gli ingegneri del team iOS sarebbero convinti del percorso intrapreso da Federighi, ritenendo che il rinvio di grandi novità software possa avere conseguenze sulle vendite dell’hardware cui dovrebbero fare da traino. Da utente sono però convinto che questa strada sia la più giusta: anche se magari non subito, l’investimento sulla qualità si ripagherà sempre, a beneficio di tutti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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