Nintendo presenta Labo, il cardboard all’ennesima potenza

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Parliamoci chiaro: adoro Nintendo. Pensate, mi sono fatto andar bene persino il Wii U e quel pad inutilizzabile, per dimensioni, autonomia e utilità, proprio per le esclusive che solo lei è in grado di realizzare per le proprie piattaforme. Del resto, per limitarci al solo anno appena trascorso, Zelda: Breath of The Wild è stato eletto Game of The Year, mentre Super Mario Odissey è stato il gioco che ha collezionato i punteggi più alti in assoluto nella storia dei videogiochi. In tutto questo, come non pensare a titoli come l’italianissimo Mario+Rabbids – Kingdom Battle che è in grado di regalare ore di divertimento? Insomma, il nuovo corso societario sembra aver premiato le scelte fatte sino ad ora (figlie anche dei fallimenti del passato), tanto che Fifa 18 (…) ha venduto in Giappone più copie per Switch che per PlayStation 4.

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La chiave del nuovo successo, infatti, è proprio l’ultima console nata in casa Nintendo (che si appresta a compiere un anno fra un paio di mesi) che ha saputo coniugare il settore dove la grande N è protagonista indiscussa, quello del mobile gaming, con ciò che aveva fatto la breccia nel cuore di milioni di gamers, ovvero i controlli di movimento di Wii. In più, la possibilità di poter usare la stessa console sia connessa al televisore che in treno è stata determinante nella scelta di molti suoi acquirenti. Proprio per questo non si può negare che Nintendo non sia stata (forse un po’ come Apple) protagonista di alcune grandi innovazioni, cercando anche nuovi modi di interagire con le opere videoludiche.

È proprio questo suo DNA che l’ha condotta alla creazione di Nintendo Labo, un nuovo modo di intendere l’interazione utente – console. Il progetto, che per ora prevede il lancio di due Toy-Con (cioè due kit con videogiochi annessi), consiste nel costruire con il cartone fustellato degli oggetti in cui è possibile inserire la Switch o i JoyCon per poterli utilizzare come controller alternativi. Ad esempio, è possibile creare il manubrio di una moto per una simulazione di guida, un piccolo pianoforte per suonare con la console, una canna da pesca per pescare animali virtuali o, con il Toy-Con 2, costruirsi un’armatura robotica che ci faccia immergere in una simulazione che vede protagonista un androide in grado di trasformarsi in un veicolo. A giudicare dal video di presentazione, il progetto Labo va oltre il semplice cardboarding, visto che, da un lato, tutto dovrà essere costruito anche con altri materiali inclusi nella confezione (come spaghi, nastro adesivo…) e potrà anche essere colorato con i pennarelli, dall’altro, invece, v’è la scoperta di come funzionano gli oggetti e le app con le quali si interfacciano. L’unico dubbio che mi sovviene è sulla resistenza del cartone, soprattutto se manipolato dai più piccoli.

Nintendo Labo, quindi, si rivolge essenzialmente a due categorie di giocatori: i più piccoli e i fan sfegatati della grande N. Rientrando nella seconda categoria (ma, forse, sono anche bambino dentro) non mi farò scappare il 27.4.2018 la possibilità di acquistarli al prezzo di € 69.99 per il Toy-Con 1 e di € 79.99 per il Toy-Con 2.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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