Qualche ora fa la Commissione Europea ha multato Qualcomm di 997 milioni di euro (circa 1.2 miliardi di dollari) per gli accordi presi con Apple per la fornitura dei chip per le radiocomunicazioni. Come è noto alle cronache dalla vicenda che vede contrapposte le due società (e che nulla ha a che fare con questa multa), Qualcomm, approfittando della sua posizione dominante sul mercato, aveva imposto a Cupertino di rifornirsi solo da lei, prevedendo pesanti penali contrattuali in caso contrario. D’altro canto, però, il colosso dei chip ha restituito ad Apple, per circa cinque anni, parte dei guadagni a titolo di rimborso.
Tale comportamento è subito balzato ai vigili occhi della Commissione che, quindi, ha irrogato la pesante sanzione, pari a un decimo del fatturato societario del 2017, per le pratiche commerciali scorrette attuate. Infatti, pur prevedendo il riconoscimento di revenue ad Apple, Qualcomm ha di fatto formulato le clausole unilateralmente, conscia della propria forza contrattuale. Ad ogni modo, non ci saranno ripercussioni per l’azienda guidata da Cook e soci, o, almeno, non è noto se l’ente europeo si stia muovendo in tal senso. Le motivazioni alla base della decisione saranno rese pubbliche nei prossimi giorni con il rilascio di un PDF di “appena” 130 pagine. Ovviamente, Qualcomm potrà impugnare il provvedimento proponendo riscorso alla Corte di Giustizia, magari sperando in una riduzione della multa comminatale. Nel caso, vi aggiorneremo.