Broadcom-Qualcomm, Intel starebbe per entrare nella mischia

La lunga storia tra Broadcom e Qualcomm è ben lungi dall’essere finita. La prima vuole acquisire la seconda, che a sua volta è impegnata nell’acquisizione di NXP Semiconductors, con un corteggiamento che ha ben poco di romantico, anzi. Le offerte avanzate da Broadcom sono state sinora tutte rispedite al mittente dal CDA di Qualcomm, aprendo sempre più corpo all’ipotesi di una scalata ostile. In tale scenario, si potrebbe assistere ad un rastrellamento di azioni Qualcomm da parte di Broadcom fino ad ottenere la quota di controllo e poter sostituire il management attuale con uno più propenso alla fusione. Resterebbero comunque da superare i potenziali ostacoli degli enti governativi americani, che già non si sono espressi a favore, ma c’è chi non ha tempo di aspettare l’eventuale veto di Trump e deve agire ora. Si tratta di Intel, che in una fusione Broadcom-Qualcomm avrebbe tutto di che perderci, sia sul piano tecnico che commerciale.

Come battere questa superpotenza prima ancora che possa nascere? A Santa Clara sembrano avere le idee chiare: creare a loro volta una nuova superpotenza proprio con una delle altre due aziende coinvolte, nello specifico Broadcom. A rivelare l’ipotesi di acquisizione al vaglio è il Wall Street Journal. A livello finanziario, si tratterebbe di un’operazione molto pesante ma più che fattibile per Intel, avendo disponibilità di cassa sensibilmente maggiori rispetto a Broadcom. Sul piano dei prodotti, avrebbe più senso di una fusione con Qualcomm, dato che in quel caso vi sarebbero troppe sovrapposizioni di cui tenere conto e a livello antitrust si configurerebbe un’indesiderata posizione dominante. Anche con Broadcom sussistono aree in cui entrambe si pesterebbero i piedi, in particolare per quel che riguarda i componenti di rete, ma la combinazione probabilmente non creerebbe effetti altrettanto distruttivi per il libero mercato.

Si resta comunque nel campo delle ipotesi, almeno formalmente, e come prevedibile per ora Intel non vuole commentare quanto riportato dal WSJ. Il colosso dei processori afferma che le attenzioni sono nel completamento di altre acquisizioni già in corso, come quella con Mobileye avviata circa un anno fa. Il non voler confermare né smentire è però, appunto, un gioco spesso praticato nell’ambito delle pubbliche relazioni, pertanto c’è da aspettarsi che questa curiosa soap opera tecnologica a tre sia ben lungi dall’essersi conclusa.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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