iOS 11.3 non è ancora definitivo e già si preannuncia all’orizzonte la 11.4

L’abbiamo già detto in altre occasioni: l’impressione generale riguardo ad iOS 11 è che si sia trattato di un rilascio un po’ sfortunato, con numerosi bug. Ad aver attirato critiche non sono state le falle grandi – non molte a dire il vero – ma quelle più piccole, che nel loro insieme hanno condizionato negativamente il giudizio su questa versione e in parte anche l’esperienza d’uso di una buona fetta di utenti iOS. Tra gennaio e febbraio, Mark Gurman ha rilasciato una serie di rumor inerenti la dodicesima versione, più rivolta all’ottimizzazione grazie ad un ciclo interno di sviluppo spostato dalla quantità alla qualità. Salvo sorprese, la 11.3 sembrava essere destinata ad essere l’ultimo aggiornamento intermedio di rilievo, come avvenuto negli ultimi due anni, lasciando poi sino a settembre spazio a soli rilasci minori. Appunto, salvo sorprese: mentre si attende la build definitiva di iOS 11.3, Apple ha già confermato l’arrivo futuro della 11.4.

Ufficialmente, per ora, ciò che ci è dato sapere è la presenza all’interno di iOS 11.4 del nuovo SDK ClassKit, legato a doppio filo con gli altri annunci di ieri per il settore educativo. Ma è lecito pensare che, per quanto importante, non sarà l’unica miglioria, anche considerato quanto essa sarà rivolta ad una platea specifica e non a quella generale. Anche perché è la storia a suggerire uno scenario del genere: nel 2015, iOS 8.4 servì a lanciare Apple Music, senza aspettare la successiva versione maggiore. Ciò mi ha portato a riflettere su tre plausibili scenari legati all’arrivo di una quarta release intermedia.

Scenario 1 (più probabile): iBooks, anzi, Apple Books

Le prime Beta di iOS 11.3 avevano già mostrato un primo potenziale cambio di rotta per iBooks, perdendo temporaneamente la “i”. Nello stesso periodo, il solito Gurman aveva pubblicato indiscrezioni a riguardo, prospettando un rilancio attraverso una veste grafica molto simile a quella del rinnovato App Store e l’arrivo di nuove sezioni a mettere in risalto le letture in corso nonché gli audiolibri. Apple Books in iOS 11.4 potrebbe dunque stare come Apple Music in iOS 8.4, accelerandone la disponibilità in tempo per il periodo estivo, piuttosto favorevole per la lettura di un buon libro e dunque per gli acquisti. Non è da escludere poi che la rinfrescata al servizio letterario di Cupertino abbia legami pure con ClassKit, espandendone l’utilizzo nei contesti didattici. Infine, questa 11.4 potrebbe servire a completare i lavori su AirPlay 2, oggetto di un tira e molla negli ultimi mesi, comparendo e scomparendo durante le fasi Beta pure di recente.

Scenario 2 (a metà): il canto del cigno per il SoC A7

Nella mia ipotesi non lo vedo come uno scenario a sé stante, ma dipendente dal primo. Con la curiosa eccezione di iOS 9, ogni aggiornamento maggiore ha lasciato indietro una serie di dispositivi, più o meno anziani. Se iOS 12 è destinato a seguire il medesimo percorso, i dispositivi più candidati alla cessazione del supporto sarebbero tutti quelli dotati di System on a Chip A7, ossia iPhone 5s, primo iPad Air e iPad mini 2 e 3. In tale scenario, la 11.4 permetterebbe ai loro proprietari di usufruire comunque del nuovo Apple Books, dando ancora un po’ di vita utile ai terminali attraverso servizi di fresco aggiornamento. Guardando ancora alla storia passata, tuttavia, si potrebbe trovare il motivo per cui tale scenario non si avvererà: come detto poc’anzi, iOS 9 non ha tagliato nessun device di quelli supportati dalla versione immediatamente precedente, ovvero la 8.4. Un dettaglio da non trascurare provando a considerare il prossimo scenario.

Scenario 3 (meno probabile): e se quest’anno non ci fosse iOS 12?

Come spiegato da Gurman nei mesi scorsi, le priorità interne di Apple sono cambiate. Molte delle feature di rilievo previste per l’annuncio di giugno sarebbero state accantonate, rinviandole al prossimo anno. In arrivo ci sarebbero in larga parte novità di minore impatto visivo, mettendo iOS 12 più in una chiave di rifinitura, risolvendo le principali fonti di mugugni della versione corrente. Il ché apre al seguente quesito: e se iOS 11.4 fosse in realtà quella che sinora abbiamo creduto sarebbe stata la dodicesima? Considerato l’abbassamento generale di tono potrebbe starci, rimandando il salto numerico al 2019 quando ci sarà più carne al fuoco. Risulterebbe inoltre una dimostrazione della mela di voler sistemare quanto già fatto prima delle prossime grandi manovre, restituendo maggiore fiducia agli utenti.

Questo ragionamento presenterebbe però due possibili falle. La prima è sempre legata al discorso immagine: vista la non brillante reputazione di iOS 11, è probabile che non valga la pena proseguirlo. Meglio passare a quota 12, a prescindere dalla sua entità, mettendosi alle spalle il rilascio poco fortunato. Ciò fu di beneficio tempo fa nel passaggio da OS X Leopard a Snow Leopard, dove la maggior parte del lavoro è avvenuta dietro le quinte. La seconda falla riprende invece i rumor di Gurman: se davvero Apple ha intenzione per quest’anno di lanciare una piattaforma di sviluppo convergente per le app iOS e macOS, una 11.4 potrebbe non essere sufficiente a testimoniare tale grande cambiamento, a meno che non sia stato rinviato anch’esso al 2019. Più in generale, presupporrebbe che pure gli altri sistemi operativi Apple non avanzassero troppo di versione, cosa alquanto difficile.

ibooks-ios11

In conclusione, perché penso che lo scenario uno sia quello più probabile? Oltre al precedente storico di iOS 8.4 già discusso e alle motivazioni tecnico-commerciali che farebbero protendere per la spinta al rinnovo di iBooks, tendo a credere che un rilascio di ottimizzazione come potrebbe essere iOS 12 non vada a lasciare indietro i vecchi dispositivi supportati, che altrimenti resterebbero sulla versione precedente con le critiche che ne scaturirebbero. La verità però è che solo Apple sa quale sia lo scopo completo della 11.4: tutto quanto scritto qui, ClassKit a parte, è frutto di riflessioni sul possibile prosieguo della vicenda, alimentate da una naturale curiosità attorno a questo quarto, insolito, aggiornamento intermedio. Non ci resta che aspettare la prima Beta per poterci fare un’idea più precisa.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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