Apple prepara la prossima evoluzione di News, con un piano unico di abbonamento alle riviste digitali

Apple News lo conosciamo poco dalle nostre parti, come servizio. O meglio, lo si conosce poco al di fuori di USA, UK ed Australia. Considerata la diffusione più corposa dei diretti rivali come Flipboard e Play Edicola, in due anni e mezzo ci si aspettava qualcosa di meglio in termini di espansione globale. Chissà però che l’acquisizione di Texture avvenuta a marzo, e che ha portato in dote un servizio su abbonamento ad oltre 200 riviste digitali, non sia il preludio ad una strategia più aggressiva.

Secondo quanto riportato da Mark Gurman ed altri giornalisti su Bloomberg, proprio il servizio recentemente incorporato sarà il fulcro della prossima evoluzione di Apple News, che comprenderà una sorta di “all you can eat” di giornali e magazine, analogamente a quanto già si può fare per musica e film. Fatta eccezione per un esubero di 20 dipendenti, l’ex-staff di Texture è già stato riassorbito a Cupertino nell’apposito team di sviluppo, che avrà il compito di aggiornare l’app News ed approntare il nuovo servizio entro il prossimo anno. Gli editori partecipanti riceveranno la loro percentuale su ogni sottoscrizione che verrà attivata. Oltre alla similitudine concettuale della futura proposta commerciale, anche la transizione in sé ricorda quella da Beats Music ad Apple Music, con la vecchia piattaforma rimasta attiva per tutto il tempo necessario al rilancio con le insegne della mela. Vedremo se le somiglianze si estenderanno addirittura al mantenimento della versione Android.

Il tempo non gioca moltissimo a favore di Apple: come osservato ad inizio articolo, altri servizi news sono più avanti in generale e potrebbero pure decidere d’introdurre un simile modello di abbonamento unico invece di tenerli separati per le singole riviste. Bisogna considerare inoltre che Amazon è già attiva con Prime Reading e Kindle Unlimited proprio su questo versante, includendo in USA e UK sia libri che riviste. Considerato che almeno Kindle Unlimited è già presente pure da noi almeno nella sua forma base, il gigante guidato da Jeff Bezos potrà muoversi con vantaggio temporale, qualora lo vorrà. Se la fruttuosa esperienza di Apple Music è però un buon insegnamento, partire in ritardo non sarà poi un grande problema per Apple, rifacendosi a tempo debito.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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