Il nuovo Mac Pro modulare arriverà nel 2019

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Apple ha dei cuori da riconquistare. Quelli di vari professionisti, per anni fedeli ai suoi prodotti di punta ma sentitisi trascurati da qualche tempo, con l’azienda che sembrava aver rivolto la maggior parte dei suoi sforzi ad ambiti più prettamente consumer. Il nocciolo della questione non risiede tanto nel software: Final Cut Pro e Logic Pro hanno ormai messo alle spalle il difficile periodo di debutto delle versioni X, riguadagnando un’ottima parte delle funzionalità perse nonché aggiungendone di nuove. Ad aver suscitato dubbi e critiche è l’hardware, con un Mac Pro ormai da troppo tempo fermo, praticamente sin dal rilascio della generazione cilindrica avvenuto nel 2013. Lo scorso anno Apple ha intrapreso un percorso volto a recuperare la fiducia negli ambienti professionali, sia attraverso il nuovo iMac Pro sia col preannuncio di un Mac Pro completamente rivisto, con probabile arrivo proprio per il 2018.

Ci vorrà più del previsto, però. Come riporta TechCrunch a seguito di una visita ufficiale presso l’Apple Park, il prossimo Mac Pro arriverà non prima del 2019. Resta il mistero sul periodo, e verosimilmente si potrebbe scommettere attorno alla WWDC, ma perlomeno ora abbiamo un anno preciso. Non ci sono solo questioni tecniche dietro il rinvio: anche fattori commerciali contribuiscono alla scelta. Apple intende fornire un quadro più chiaro ai clienti in procinto di rinnovare il parco macchine e che pur puntando all’iMac Pro stavano attendendo novità sul modello superiore. Il messaggio proveniente da Cupertino è un invito a procedere con l’acquisto dell’all-in-one senza aspettare ulteriormente. Nessuno sbilanciamento ulteriore sulle caratteristiche hardware, è stata solo reiterata la natura modulare che caratterizzerà questo computer.

Ma il Mac Pro non è l’unica parte della rinnovata strategia Apple verso i professionisti. È stato infatti creato un nuovo gruppo di lavoro, denominato Pro Workflow Team, che avrà come compito principale quello di ascoltare le esigenze della clientela e il loro approccio lavorativo al fine di ottimizzare i prodotti. Numerosi tecnici ed artisti sono stati contattati direttamente dalla società per mettere hardware e software sotto torchio su progetti concreti, in modo da far emergere sia i punti di forza che di debolezza. Alcuni di loro sono diventati a tutti gli effetti dipendenti Apple a tempo pieno, garantendo così un feedback costante. Ogni intoppo nell’esperienza d’uso, ogni bug ed ogni carenza funzionale o prestazionale viene attentamente esaminata dagli ingegneri in modo da elaborare il corretto rimedio. Non ci resta che vedere quali frutti porterà la nuova iniziativa.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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