Un Mac touchscreen con $1? Si può, grazie al fai da te

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Prendete un piccolo specchio, un pezzo di carta rigida, una cerniera per porte e della colla vinilica. Fatto? Chi come me ha vissuto la propria infanzia a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 ricorderà senz’altro nella precedente formulazione il programma televisivo “Att Attack” (ancora oggi in onda). Ok, in realtà qui non è richiesta la vinilica, bensì della colla a caldo. Però il progetto si potrebbe definire una sorta di “Art Attack” ingegneristico molto ben fatto, già nella sua forma primordiale. Si tratta di Sistine, un sistema touchscreen per Mac realizzato da Anish Athalye, Kevin Kwok, Guillermo Webster e Logan Engstrom.

Non sarà bello a guardarsi, ma considerate le tempistiche di realizzazione ridotte a sole 16 ore e soprattutto il costo totale dei materiali attorno a $1 non ci si può affatto lamentare. Lo specchietto viene posto sopra la videocamera del Mac, in modo che possa riflettere lo schermo sottostante. Il resto del lavoro è principalmente compiuto dal software, che attiva il sensore della webcam ed elabora il posizionamento del dito sul display; il sistema si rivela funzionante sia toccando sia avvicinando di parecchio il dito al pannello. I movimenti e i tocchi rilevati vengono tradotti negli analoghi input che fornirebbe un trackpad, eseguendo dunque l’operazione desiderata. Benché creato in pochissimo tempo, è un sistema piuttosto complesso dietro le quinte e che richiede all’utente di effettuare un processo di calibrazione iniziale.

Si tratta per il momento di un prototipo e ovviamente presenta molti margini di miglioramento. A detta degli sviluppatori, uno specchio curvo può rendere in grado di far catturare alla webcam tutto lo schermo, invece di un’area centrale come la soluzione attuale. Inoltre, anche il sensore stesso contribuisce ad una maggiore riuscita, in presenza di risoluzioni più elevate. Pur nei limiti attuali, però, è un progetto affascinante, se non per l’utilità quantomeno per la tecnica nonché l’economicità, e soprattutto è open source su GitHub, dando a chiunque la possibilità di perfezionarlo nella parte software.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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