Passano i mesi, ma non si fa vedere. No, non stiamo parlando della base di ricarica wireless AirPower, anche se effettivamente sarebbe da chiedersi che fine abbia fatto. Il riferimento qui è all’Apple Watch 3 LTE, che sta gradualmente espandendo la sua disponibilità a livello mondiale. Niente buone notizie per l’Italia, però. A rimpolpare la crescente lista oggi ci hanno pensato Danimarca, India, Svezia e Taiwan, dove sono partite le vendite ufficiali dopo una settimana di preordini.
Le 4 nazioni soprammenzionate entrano dunque nel “club” che accoglie già da qualche tempo Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Portorico, Regno Unito, Singapore, Stati Uniti, Svizzera e Thailandia. L’Italia continua per ora ad essere esclusa, insieme a parecchi altri paesi. Chi, come il nostro Maurizio, dispone già di un Apple Watch 3 LTE da queste parti dovrà accontentarsi di utilizzarlo allo stesso modo della variante solo Wi-Fi, nell’auspicio che prima o poi quell’opzione inattiva nell’app Watch venga risvegliata.
La dicitura inserita da Apple è generica e corretta al tempo stesso. Confermare che l’operatore telefonico «al momento non supporta l’opzione per Apple Watch» dà speranze all’utente che prima o poi il servizio LTE sull’orologio sarà supportato, esonerando l’azienda di Cupertino da annunci a rischio disattesa. Il messaggio sposta inoltre buona parte delle responsabilità sull’operatore stesso, con l’utente che viene implicitamente invitato a spronarlo per passare all’azione.
Quest’ultima parte ci permette di ribadire anche quanto abbiamo già detto lo scorso novembre: non c’è nulla da imputare ad eventuali incompatibilità dell’orologio. Il modello in vendita in Europa potrà tranquillamente essere utilizzato pure qui, al periodo opportuno. Risulta poi difficile pensare che Apple voglia tenere tanto a lungo il Watch LTE fuori da un mercato come quello nostro, dove la penetrazione di dispositivi mobili è molto elevata. La risposta sul mancato arrivo la possono dare solo i gestori. Presumibilmente non è ancora pronta l’infrastruttura tecnica per il supporto ottimale di tali prodotti, che presenta delle differenze non di poco conto rispetto a quella per smartphone, a partire dall’utilizzo della eSIM come estensione della scheda fisica già inserita nel telefono invece che come linea ex-novo. E finché non sarà ultimata quella, non si potrà entrare nella fase più calda della pianificazione commerciale.
Possiamo dare per buono che la questione non verta sul se, semmai lo sia stata, ma solo sul quando. Un quando che, in assenza di segnali concreti, potrebbe essere domani così come il prossimo anno. Più passano le settimane più appare poco probabile che possa arrivare la generazione attuale, il cui rimpiazzo annuale avverrà dopo l’estate salvo sorprese. A questo punto, forse per tutte le parti coinvolte vale la pena attendere ancora qualche mese in modo da partire direttamente col Watch 4.